Dal mare nasce un secolare canto d'amore che tutto pervade,
dal mare salato,
mentre danzano ondine vestite solo di schiuma marina.
Non c'é fine, non c'é inizio per il ritmo.


Mariemaia,tu non conoscerai mai tuo padre. Per me, lui é morto molto tempo fa. Lui é morto durante la prima notte che abbiamo passato insieme, accarezzandomi dolcemente, e baciando le mie labbra. Lui é morto stringendomi a sé, con le sue braccia forti, e facendomi sua.
Dio solo sa se l'ho amato...
Era un uomo più gentile di quanto non sembrasse a prima vista. Però la sua anima bruciava tra le fiamme dell' inferno.

Seduta in riva al mare, ascoltando il lieve sciacquio delle onde, parlo con te, figlia mia che devi ancora nascere, nella strana lingua delle madri.

Pensa... ci siamo conosciuti nel luogo più improbabile, un asettico ospedale su una qualsiasi colonia su L3. L'ospedale di mio padre, dove io facevo da imfermiera. E lui era un malato, feritosi durante un' azione militare.
"Non ti muovere! Non fa bene alle tue ferite!", questo gli dissi mentre dentro di me già nasceva l'amore. Ma poi fu lui che mi cercò.

Ricordo le sue mani, calde e forti, e le sue labbra, ricordo tutto, come fosse adesso. Eppure sempre, in ogni momento che passammo insieme, avevo la sensazione che non potevo trattenerlo, l'irrazionale presentimento che lui avesse un destino già segnato, in cui io non avrei avuto parte.

E fu così che lo lasciai...

Sparii letteralmente, da tutti, non so se qualcosa rimase anche a lui, ma io portai con me la senzazione della sua pelle sulla mia, il suo calore, e... te, figlia mia, bambina non ancora nata, che già crescevi dentro di me. Io non lo rincontrerò più, ci sto male, ma é così che deve essere.

E tu, piccola mia?

Canta il mare l'amore in tutte le epoche dell'umanità,
l'amore di una madre per sua figlia,
l'amore di una donna per l'uomo che ha perduto,
là dove eternamente si infrangono le ore.