Era una notte buia e tempestosa. La luna brillava alta, da lontano un lamento straziante risuonò nel buio.
Un ragazzo dal fisico importante e i tratti decisi uscì veloce dalla foresta. A seguire, una ragazza diafana.
"Damon, fermati!"
Il ragazzo rallentò senza fermarsi. Lei ripeté: "Damon! Per favore!" - questa volta con un tono più dolce.
Damon sospirò e rivolse alla ragazza uno sguardo rassegnato. Ora i due si guardavano intensamente. Gli occhi chiarissimi di lui sembravano scomparire alla luce pallida della luna. Elena ebbe un sussulto. Quando i loro sguardi si incontrarono, un brivido le percorse la schiena: era bellissimo.
Gli occhi del ragazzo scorrevano sulla figura di Elena, si soffermavano sulle sue mani affusolate, sulla bocca delicata, sull'incavo del collo, così candido e caldo. 
Un lieve rossore colorò le guance pallide di Elena quando si accorse che Damon aveva iniziato a diminuire la distanza tra di loro. Un altro brivido la scosse, i loro visi erano così vicini ora, e lui aveva un profumo così dolce...
Prese fiato, ma tutto ciò che riuscì a dire fu: "D-Damon..."
Gli occhi del ragazzo si fecero più attenti, l'azzurro più intenso, ma nessuna parola venne pronunciata dalle sue labbra perfette. Elena non riusciva più a parlare, si sentiva come ipnotizzata, incatenata al suo sguardo profondo. Il suo respiro accelerò e il suo cuore saltò un battito. Damon scosse la testa piano e, con un sorrisetto rassegnato, girò le spalle alla sua interlocutrice. Elena, allora, si riscosse dal torpore e disse ferma: "Damon, mi dispiace!"
Il ragazzo continuò a camminare, non curandosi delle parole di lei.
Elena si sentiva sconfitta e le lacrime iniziarono a rigarle il viso. Trattenne il respiro per tentare di calmarsi. Sapeva di non poter parlare, altrimenti Damon avrebbe sentito che la sua voce era rotta dal pianto. Sussultò quando si accorse che davanti a lei il ragazzo era sparito. Sospirò, e con un singhiozzo si girò. Ed ecco, ancora una volta, quei magnifici occhi azzurri. Damon sorrise lievemente, posò le mani sulle sue spalle e la strinse in un abbraccio. I cuori di entrambi sembravano essere sul punto di scoppiare.
In quel momento, Damon assaporò Elena in tutta la sua umanità. Si lasciò avvolgere dal tepore del suo corpo, ne accarezzò i lineamenti, annusò i capelli, perdendosi nel suo profumo: era proprio come lo aveva immaginato.