Ciao! Premetto, questa ff NON doveva essere pubblicata..-.- ma poi grazie a quella rompi di TrecciA ho dovuto.. quindi ora sn qui!
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Baci


Avete presente quel muscolo che pompa sangue in tutto il vostro corpo? Quel muscolo che determina quel sentimento chiamato "amore"? O semplicemente quello che batte, stando sulla sinistra del vostro petto.
Tutti lo considerano forte di vita, quando una persona muore è perchè "Il cuore si è fermato".
Ma vi assicuro che sono tutte balle. Non è solo quella da un punto di vista cardiaco, la morte. Esiste anche quella cerebrale; che è di gran lunga peggio.
Come faccio a saperlo?
Semplice, sono morto.
Certo, il mio cuore ancora batte, ma non vi è attività cerebrale; lo indicano gli apparecchi ai quali sono attaccato. Encefalogramma è piatto, in questo caso non significa che sono idiota.
Ho speso tutta la mia vita sui libri di alchimia, per mio fratello. Ed adesso sono qui, solo, in un ospedale che vedrà la mia morte, esattamente come ha visto quella di molte altre persone. Qui con me non c'è nessuno. A nessuno importa niente. Le uniche persone a cui sarebbe potuto importare sono passate a miglior vita. Buffo, no?! Io, Edward Elric, l'alchimista d'acciaio, il più giovane cane dell'esercito in assoluto, colui che pur di realizzare i suoi scopi ha accettato insulti ed ha perso un braccio ed una gamba si trova in uno squallido ospedale, come una qualunque altra persona. Che amarezza. E la persona per cui io sono in questo stato? E' morta, ho detto. SOLO. Nonostante fosse praticamente inattaccabile, è morta. Mio fratello, Alphonse Elric. Lui non aveva peccato e con lui il destino è stato buono, non ha sofferto nemmeno nella morte. Ha semplicemente detto addio a questo mondo, non è più tra noi.E' con nostra madre. Trisha.
Almeno loro due adesso sono insieme. Almeno lui non ha dovuto soffrire come me. Ma d'altra parte è giusto così; IO ho peccato, IO devo pagare. Pur non volendo sento una punta di amarezza, perchè a lui sì e a me no? Lo so, l'ho appena detto. Ma, PERCHè?! Come mai sono ancora legato a questo mondo, senza un valido motivo? Quella di "vivere" è solo una scusa. Io non vivo, io sopravvivo. Sono cose differenti. Per vivere bisogna avere almeno una persona alla quale appoggiarsi, io non ho nessuno.
Nonna Pinako è morta due anni fa, Winry ora gestisce la bottega da sola.
Chissà come starà ora?
Sono...quanti anni sono che non la vedo? L'ultimo ricordo che ho di lei è sfocato. Non ricordo. Voglio lasciare questo posto, non morire; come già detto, sono già morto.
Riesco a vedermi. Sono pallido. Tanto pallido. Nonostante siano giorni che dormo due enormi ombre violacee mi circondano gli occhi ed ho un'espressione così stanca. I miei capelli sono ancora un pò sporchi di sangue nonostante mi abbiano dato una lavata completa, quando mi hanno portato in questo posto che puzza di disinfettante.
I miei automail sono ridotti in uno stato catastrofico...se Winry li vedesse..paura!
Sentò la porta scricchiolare e mi volto a guardare la porta che si apre lentamente. "Mi volto", si fa per dire. Il mio corpo è ancora lì che giace su quel letto. Siamo sinceri, è una branda. L'ospedale dell'esercito non è mai stato tutto questo gran lusso, d'altronde ci si va per "Morire con gloria".
Io sono quì, ma di gloria ne ho ben poca.
Il piede dell'automail è in frantumi.
Brrrr... solo pensare a cosa mi farebbe Winry se la vedesse mi fa scendere brividi e sudore freddo lungo la schiena. Lo sapevo, quella strega fa paura anche agli spiriti.
Appunto, me lo dicevano sempre che a forza di studiare mi sarei rincoglionito. Ma io no, per carità! Si vedono ora i risultati, mi sto concentrando talmente tanto su quella ragazza che la vedo entrare dalla porta della camera.
Aspetta, è lei sul serio! Oh mio Dio! Come ha fatto a sapere che sono qui?
Ha un espressione poco rassicurante. Moooolto poco rassicurante!
Si avvicina al letto e.. tira fuori una di quelle sue maledette chiavi inglesi!!
So già cosa succederà... come previsto.
Non so come mai ma in questo momento sono ESTREMAMENTE grato di essere in stato vegetativo. O coma, come lo chiamano i dottori.
< Brutto idiota! Te lo avevo detto! Te lo avevano detto tutti! Ma tu ascolta solo te stesso! Gli altri non conta5no niente, naaaa! " Tornerò, vedrai!"...>
Già...ha visto come sono tornato. E' stata lei a dover venire da me. Però è divertente vederla gesticolare infuriata. Certo, di una cosa posso andare fiero. Durante la mia inutile esistenza, non ho mai Winry arrabbiarsi così con nessuno se non con me.
Sta continuando la sua filippica. Forse spera che io la ascolti, forse no.
Aspetta, cosa sta facendo? Ha appena preso una sedia e l'ha avvicinata al letto. Si sta sedendo.
< Edward..> si è appoggiata sul mio petto, chissà come è calda... mi piacerebbe sentirla.
< Sei sempre stato il più basso-> COSA?! MA COME OSA?! DIO FAMMI TORNARE AL MIO CORPO!! QUESTA ME LA PAGA CARA LA SIGNORINA!!!!!
<-e sei sempre stato uno stupido testardo> CONTINUA AD INFIERIRE!!! NE APPROFITTA! NON SONO MAI STATO PERFETTO, LO SO! MA NEANCHE LEI LO è STATA!!!
< ma, nonostante tutto-> Continua a infierire.
< sei sempre stato il mio preferito...> ecco!! Lo sapevo!! Aspetta..un momento..COSA?!
< Io contavo davvero sulla tua parola Ed.> Mi sento...triste. Vorrei abbracciarla, dirle che anche lei è sempre stata la mia preferita. Ma ormai- No, per favore, non piangere.
< Ti prego Ed, torna indietro.> ha posato la testa sull'incavo del mio collo, le lagrime le solcano il suo bel viso. Ti prego, non piangere. Fa male, così male.
I singhiozzi aumentano di volume, riesco a vedere i miei capelli che si impregnano delle sue lagrime. Fantastico, ho detto prima che mi hanno già lavato.
I suoi stupendi occhi azzurri adesso hanno un colorito rossastro, sono iniettati di sangue.
Basta....
Basta..
TI PREGO!!
BASTA!!!
Che succede, è tutto nero. Non sento + niente!! DOVE SONO?!
HO CHIESTO DI SMETTERLA! BASTA, VOGLIO TORNARE!
HO PROMESSO!
HO PRO-



Una lacrima solcò il suo viso.
Ormai lei era alla porta.
La varcò, sapendo che non sarebbe mai tornato.
La varcò, piangendo lacrime amare.
La varcò..
< W...Winry...>
sapendo che lui avrebbe mantenuto la sua promessa.