Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: APhraseThatCutsTheseLips    25/12/2013    3 recensioni
Tratto dalla serie di Hurricane. Quindi nessuno di loro sa quello che stanno facendo la metà del tempo. A volte vanno in punta di piedi a vicenda, perché non sanno come agire, altre volte è facile come respirare. Come ogni altra relazione, davvero. Una serie di drabbles che variano in lunghezza e rating, come seguito di Hurricane.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
LANDSLIDES

 
A/N: assicuratevi di aver letto Hurricane, se non l’avete già fatto, perché se non lo fate questa fic avrà senso esattamente pari a zero!

Ciao a tutti! Che bello essere di nuovo qui a pubblicare. Quindi, come forse saprete, questo sarà un intero gruppo di drabbles estensive del mio precedente WIP, "Hurricane". Non posso promettere aggiornamenti costanti, ma ho un sacco di idee (e io sono sempre aperta a prompt!), Quindi dovrei essere in grado di farvi divertire per un po' :) Spero vi piaccia, grazie per la lettura! (aggiungerò  altri personaggi che appariranno in questa fic così come appaiono.)
 
Tutti gli avvertimenti di Hurricane sono ancora validi, ma questo è più un seguito di quello che è stato di quei problemi specifici. Anche così, potete aspettarvi conversazioni e flashback di autolesionismo, depressione, attacchi di panico, alcolismo, e (minore, solo una volta, del tutto perdonato) abusi domestici.
 
Rating per questo capitolo: R

Note della traduttrice: ebbene, ci sono anche dei missing moments, che sono ben lieta di tradurvi, perché sono stupendi lo stesso. In realtà non sarebbero terminate perché sono solo tre però per ora io vi pubblico queste, poi se ce ne saranno altre, sarò ben lieta di tradurvele. Intanto vi lascio anche il link alle storie .. Spero vi piacciano :) Buona lettura!
 
Non si aspettano che sia facile. Dopo tutti questi anni, questa è di gran lunga la versione più strana del loro rapporto in cui siano mai stati. Kurt ancora non sa nemmeno quello che sono – vivono insieme, svegliano Amelia insieme, escono per appuntamenti e scopano e sono così innamorati che Kurt non sa nemmeno che cosa fare a volte. Ma non dicono fidanzato o amante o partner. Nessuno di quelli descrive quanto profondamente - e complicatamente - Kurt si sente.
 
Non che sia importante, quando si riduce ad esso. Dicono ti amo ogni giorno e lo dicono, con tutto il cuore, e questo è tutto quello che conta. Kurt non ha mai amato le etichette, comunque.
 
Quindi nessuno di loro sa quello che stanno facendo la metà del tempo. A volte vanno in punta di piedi a vicenda, perché non sanno come agire, altre volte è facile come respirare. Ci sono giorni in cui Blaine è più simile a un migliore amico piuttosto che a un ragazzo o cosa cazzo sono, e questo è anche un bene. È  familiare, perché questo, almeno, è come è sempre stato.
 
Come ogni altra relazione, davvero.
 
Sì, ci sono momenti in cui l'indeterminatezza di questo rapporto spaventa Kurt. Gli piace essere un passo avanti, per pianificare e prepararsi per ogni evento. Ha bisogno di controllo. Ma questo è Blaine, che ha voltato la sua vita sottosopra ogni giorno per quasi tredici anni ormai, lo cambia in modi sia insignificanti sia strabilianti, e cambia insieme a lui. Anche quando Kurt ha paura che sarà sbagliato di nuovo, anche quando Blaine si ritira di nuovo in se stesso, dove solo Kurt può raggiungerlo e tirarlo verso la luce, almeno lo stanno facendo insieme.
 
L'inizio è tosto – non vuol dire che tutto va in discesa subito. Hanno il loro piccolo periodo di luna di miele, ed è sexy e divertente e meraviglioso, e la loro piccola famiglia è così felice che Kurt difficilmente può credere che in realtà è la sua vita. Ma è ovvio le cose non saranno mai semplici. Si sono fatti del male a vicenda anche per questo, ed è lontano il perdono. Ma ci stanno provando , e hanno attraversato il peggio. Se possono farlo, possono raggiungere qualsiasi cosa.
 
Il loro primo litigio reale è su qualcosa di stupido che Kurt non riesce nemmeno a ricordare dopo - Blaine che dimentica di preparare la cena o di fare il bucato, qualcosa di piccolo che si trasforma in qualcosa di enorme.
 
"Tu sei davvero uno stronzo a volte," Blaine grida, con voce rotta. "Solo, lasciami in pace per un secondo!"
 
"Smettila di essere così fottutamente sensibile!" Kurt scatta di rimando, e Blaine lo guarda in silenzio stordito per un attimo prima che di sbuffare, quella forte risatina che significa che lui è veramente arrabbiato, e si allontana, sbattendo la porta dietro di lui sulla via d'uscita.
 
Lascia andare Blaine, non vuole nemmeno guardare Blaine al momento. "Stronzo," mormora, accigliato davanti alla cena cotta a metà che stava cercando di preparare prima che finissero in una gara di urla. La lascia lì da sola, troppo stanco per mangiare. "Perché me ne dovrei pure preoccupare?"
 
Ma i minuti passano e Blaine non torna a chiedere scusa, e solo allora Kurt effettivamente pensa quello che aveva detto. Oh. Il suo cuore precipita. Sono io quello che ha fatto la cazzata questa volta. Kurt era quello che si sentiva stressato e cattivo, dopo una giornata passata a trattare con i suoi inutili collaboratori e una figlia ribelle che Blaine, per una volta, non aveva avuto la pazienza di affrontare cosicché tutto era ricaduto su Kurt. Era stato lui a far partire la lite. Anche se Blaine si stava comportando da stronzo, Kurt avrebbe potuto lasciar perdere in qualunque momento.
 
Blaine aveva fatto cazzate così tante volte che Kurt in qualche modo presuppone solo che sia lui nel torto, ma non è sempre così. Questo lascia Kurt con la vergogna che si contorce nel suo intestino e soprattutto vorrebbe chiamare Blaine, ovunque sia andato, e pregarlo di tornare, ma il telefono di Blaine è posato sul bancone, schernendolo.
 
E se lui non tornasse? E se Kurt avesse incasinato troppo e Blaine decidesse che non vale la pena e...
 
Ci vuole mezz'ora perché Kurt smetta di sentirsi ferito. Lo sa perché è quanto segna l'orologio, quando dei colpi incerti bussano alla porta, scuotendolo dal suo party della pietà.
 
"Kurt?" Blaine chiama da fuori, in tono timido.
 
Kurt deglutisce, la gola ancora dolorante dalle urla. Non aveva pianto, ma si sentiva come se l’avesse fatto. "Sì?" Risponde, la voce traballante in un modo che odia sentire. È solo contento che Amelia sia già a letto - lei sta male con lo stomaco per un virus che c’è in giro, una parte del motivo per cui era stato difficile averci a che fare tutto il giorno – per cui non deve rispondere alle sue domande su quello che succede.
 
"Um. Ho dimenticato le chiavi."
 
Non può fare a meno di sorridere, e non sa nemmeno il perché in realtà – è solo così da Blaine. Si alza e si incammina verso la porta. Blaine è spettinato, con gli occhi rossi, e imbarazzato, ma Kurt non gli importa. È tornato, non se n’è andato, così ora Kurt può smettere di avere paura.
 
"Ciao." Dice con voce tremante.
 
"Ciao." Blaine guarda giù verso il pavimento, fregando la punta della scarpa sul fermaporta. Si morde il labbro. "Um. Mi dispiace. "
 
Kurt getta le braccia al collo di Blaine, facendolo inciampare un passo indietro prima che riesca a raddrizzarsi e restituisca l'abbraccio con altrettanto gusto. Ondeggiano sul posto, e Blaine infila il viso nella spalla di Kurt, stringendo e rilassando i pugni nel tessuto della camicia di Kurt. Lui è qui e sta bene e lui non se n’è andato, Dio, Kurt non si è nemmeno reso conto di quanto fosse spaventato fino a che Blaine non se n’era andato. "Mi dispiace," Blaine ripete con voce roca.
 
"Va bene, va bene."
 
"Non è vero, stavo facendo un tale cazzo -"
 
"So che lo stavi facendo, così come lo stavo facendo io." Kurt chiude gli occhi. "Dispiace anche a me."
 
Blaine annuisce, alzando la testa per guardare Kurt negli occhi. "Ho solo avuto il giorno peggiore: era un po' che non stavo così male. Ma non avrei dovuto comunque urlarti contro, non è colpa tua. "
 
" invece, e avevi ragione, mi stavo comportando da stronzo. Non stavi facendo troppo il sensibile, e sono stato solo cattivo. Io..." Kurt si morde il labbro. "Per un secondo ho pensato che te ne stessi andando." Sussurra. Lui non intendeva dire così, odia sembrare così vulnerabile, ma poi, è Blaine. Se c'è qualcuno che può vederlo così, è Blaine.
 
Il mento di Blaine trema, le labbra serrate strette. Lui non piange, e Kurt è contento di questo in un modo che lo sconvolge, non solo perché non vuole che Blaine sia triste, ma anche perché non vuole vederlo. È  sopraffatto da quante emozioni nervose che stasera ha provato. Nell’enorme raggio di cose, questa litigata è così insignificante, ma ancora le detesta. "Io non lo farei. Non vorrei mai andarmene, Dio, come potrei - avevo solo bisogno di darmi una calmata, prima ho detto cose di cui sono veramente pentito. Mi dispiace."
 
Non vuole che Blaine sia dispiaciuto, però, non proprio. Prende la guancia di Blaine  coppa nel palmo della sua mano, lasciando uscire un sospiro quando Blaine gira la testa e preme un bacio su di essa. "Io non voglio litigare con te. Cazzo, lo odio." Più di questo, lo spaventa - Ma è un bene, in un certo senso. E gli ricorda che tutto questo potrebbe essere finito in un secondo, e potrebbe essere colpa sua questa volta. E gli ricorda che lui potrebbe anche spezzare Blaine, se si spinge troppo forte, e non è ancora sicuro di quale sia il limite di Blaine.
 
Kurt non suggerisce che non hanno più litigato di nuovo – non è più ingenuo. Tutti litigano e anche prima che tutto fosse andato storto, quando la loro relazione era più semplice, avevano già litigato. Ma lui non ce la fa, onestamente non ce la fa a pensare alle cose che possano finire così male tanto che uno di loro ne se vada di nuovo. Non è un'opzione, non pensa di poterlo sopportare, non di nuovo, non questa volta. Sarebbe come strappare via un pezzo di lui – i cerotti sul suo cuore sono solo quello, cerotti, e i punti che lo tengono insieme possono essere strappati via di nuovo così facilmente.
 
Blaine lo bacia, delicato e quasi casto, e Kurt si lascia sciogliere in questo, un sollievo per tutto il corpo. Sono a posto. Sono riusciti a superare tutto questo illesi e sta andando tutto bene, non importa quanto accidentata diventi la strada, non uscirà più fuori di testa come era solito fare. "Ti amo", dice sulle labbra di Blaine - e quello, proprio quello che è il motivo per cui si preoccupa, anche quando è difficile. Ecco perché ne vale la pena. Potrebbero continuare a fare pace mentre vanno avanti, ma questo non lo rende meno importante.
 
"Ti amo anch'io." Blaine bacia il collo di Kurt, il naso che strofina la pelle lì dove è ancora fredda perché è scoperta, e Kurt chiude gli occhi e pensa se ​​davvero mi avessi lasciato penso che sarei morto, c’è davvero troppo poco da portarti via di nuovo, tutto ciò che sono è tuo. Blaine è tutto di lui, ogni centimetro del suo cuore disordinatamente rattoppato. Blaine è suo e lui è di Blaine, e perderlo di nuovo? Potrebbe ucciderlo.
 
"Perché non mi hai detto che stavi avendo una brutta giornata? Avrei potuto fare qualcosa al riguardo." Kurt, dice, facendo in modo che Blaine guardi indietro verso di lui.
 
Blaine si allontana un po', ma non sposta le braccia da Kurt. La porta è chiusa dietro di lui e l'aria della notte è appena sufficientemente fredda per fargli venire la pelle d'oca, ma le braccia di Blaine sono calde intorno a lui. "Non volevo annoiarti. È primavera, hai la tua settimana della moda che si avvicina, sei sempre così impegnato in primavera e non volevo... "
 
"Blaine."
 
Lui distoglie lo sguardo. "Dovrei smetterla. Solo che odio il fatto che tu debba ancora sopportarmi."
 
"Non lo faccio. Io non sto sopportando niente, okay?" Lui accarezza il pollice verso il retro del collo di Blaine e sente il suo battito che salta. "Sono con te perché voglio esserlo. E i tuoi problemi non sono, ovviamente, qualcosa che puoi semplicemente accendere e spegnere. Quindi voglio che tu mi dica quando hai una brutta giornata, cosicché possa aiutarti, okay?" Non crede che questa cosa sia così irragionevole. Ci sono dentro insieme, quindi è qualcosa con cui entrambi devono fare i conti.
 
"Ci proverò." Blaine chiude gli occhi. "Solo... Vorrei sapere come rendere tutto più facile."
 
"Abbiamo sempre saputo che non lo sarebbe stato. Ma lo risolveremo, lo facciamo sempre. "
 
"Non ne me andrei, lo sai? Mai. Non devi preoccuparti di questo. "
 
"Bene". Dà a Blaine un rapido bacio, poi si appoggia di nuovo e aggiunge con un sorriso: "Ma tu sei ancora l'uomo più esasperante su tutto il pianeta."
 
Quello fa uscire una risata a Blaine (più del sollievo di Kurt, benché può essere difficile dire se Blaine troverà qualcosa divertente o meno da un giorno all'altro), soffocata nell'incavo del collo di Kurt. "E tu sei il più testardo." Le dita di Blaine seguirono su e giù per la schiena di Kurt, facendo sospirare Kurt e facendogli arcare la schiena ad ogni pressione più forte, petto contro petto, fianchi contro fianchi. "Ma mi ami." Blaine dice intimorito, come se ancora non fosse convinto che lui possa arrivare ad avere tutto questo. Beh, Kurt è d’accordo nel passare più tempo a convincerlo.
 
"Certo che ti amo." Perché a volte Blaine ha bisogno che glielo ricordi. Fa un passo indietro e afferra la mano di Blaine, sorridendo mentre lo tira attraverso la porta e dentro l’appartamento. "Ora baciamoci e facciamo pace."
 
A volte il litigio vale la pena perché fare pace è così bello.
 
 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: APhraseThatCutsTheseLips