Joyeux Noël
24 Dicembre
Il
pranzo era terminato da poco e i regnanti insieme alle due figliole
erano ancora intenti a chiacchierare fra loro, quando una cameriera
li interruppe.
«Regina
Elza, devo consegnarle un invito da parte della Regina Moon
Maria.»
«Grazie
Lucille.»
Aprì
la busta e ne lesse il contenuto.
«Mamma,
cosa dice l'invito?»
«Rein,
Fine, caro, siamo stati invitati nel Regno della Luna per il giorno
di Natale» annunciò felice la regina.
«Credevo
che il Natale si festeggiasse qui,al castello Solare, come
sempre»
commentò stranita Rein.
«Abbiamo
deciso, insieme agli altri regnanti, che i festeggiamenti del giorno
di Natale si svolgeranno in un Regno differente ogni anno.»
«Sarà
divertente, vero Rein?»
«Certo
Fine.»
La
principessa dai capelli blu ripensò all'ultima volta che era
stata
nel Regno della Luna e si si perse in quel ricordo.
Rein
camminava verso la sala da ballo. Pensava che, forse,il principe
Shade si trovasse lì o in ogni caso, una volta arrivata
avrebbe
chiesto gentilmente alla regina Moon Maria dove suo figlio si
trovasse.
Agitata
ed emozionata allo stesso tempo, si rigirava tra le mani un
pacchetto, osservandolo di tanto in tanto.
«Sei
così assorta nei tuoi pensieri che se qualcuno ti pedinasse,
non te
ne accorgeresti.» Come poteva non riconoscere quella voce
strafottente, profonda e ammaliante che tanto le piaceva. Come aveva
fatto a non accorgersi che lui la stava seguendo e come mai lui aveva
sempre dannatamente ragione?
Quando
si girò, lui era solamente a pochi passi da lei e non
poté fare a
meno di notare il braccio destro ancora ingessato.
«Come
va... il braccio?»
«Bene
direi, ancora qualche giorno e potrò togliere il
gesso.»
«Ti
ho portato una cosa... Ho pensato che... ti avrebbe fatto
piacere.»
Gli porse il pacchetto con la testa china e la mano che leggermente
tremava.
«Perché
tremi?»
«Cosa?
Come... io ho solo freddo.» Anche la voce tradiva il suo
tentativo
di nascondersi dietro un bugia.
«Certo»
disse ironicamente Shade con un sorrisetto sulle labbra.
Rein
aveva pensato bene al regalo da fare al principe. Sapeva che quando
era caduto da cavallo, oltre ad essersi procurato un osso rotto aveva
perso anche la sua frusta,così aveva pensato, che una frusta
nuova
sarebbe stata perfetta.
«Rein»
disse avvicinandosi.
La
blu indietreggiò e si stupì delle sue emozioni
così forti e
incontrollabili. Il muro la bloccò e Shade la raggiunse,
schiacciando delicatamente il corpo di lei con il suo.
«Grazie»
le sussurrò all'orecchio.
Le
pupille si dilatarono, il cuore sembrava volesse uscire dal petto, il
calore che si dilatò in ogni singola parte del corpo eccetto
le dita
della mani, che rimasero fredde e tremolanti come una foglia
d'autunno.
Sentì
il la mono sinistra di lui infilarsi sotto al maglione grigio che
indossava e il viso si tinse rosso sulle gote. Le loro labbra era
così vicine che solo un filo poteva dividerle e proprio
quando Rein
pensò che Shade avrebbe annullato le distanze, il principe
parlò.
«Non
ho mai rinunciato a te.» Un altro sussurro, poi la distanza
venne
finalmente annullata e gli occhi verde acqua della principessa si
chiusero.
«Fratellone...»
La piccola Milki si fermò e osservò per qualche
secondo i due che
imbarazzati si staccavano da quel tanto desiderato bacio.
«Scusami
fratellone, volevo chiederti se giocavi un po' con me... ma posso
tornare in un altro momento» disse sorridendo.
«Milki
non ti preoccupare, Shade arriva subito. Io vado a casa
che...»
«Puoi
restare se vuoi Rein. Così giochi anche tu con
noi.»
«Piccola
Milki, mi dispiace, ma devo proprio andare. Tornerò qui solo
per
giocare con te, te lo prometto.»
La
verità è che Rein non era più tornata
fargli visita dal quel
giorno. Codarda e bugiarda si ripeteva ogni volta. Ma domani, il
giorno di Natale, non si sarebbe tirata indietro.
«Rein!
Rein!» La sorella le sventolava una mano davanti agli occhi.
«Eh?
Dimmi Fine?»
«Sei
sempre nel mondo dei sogni sorellina!»
Sospirò.
«Scusami. Non mi distrarrò più, ma ora
dimmi: volevi chiedermi
qualcosa?»
«Mi
aiuti a scegliere il vestito per domani?»
«Vuoi
sceglierlo un giorno prima?»
«Così,
domani, eviteremo di arrivare in ritardo. Che ne pensi?»
«Hai
ragione, andiamo.»
25 Dicembre
Poco
volte erano vestite col medesimo colore, ma quella era un occasione
speciale. Entrambe indossavano un abito rosso e silenziose
aspettavano che la mongolfiera atterrasse al castello della Regina
Maria.
Rein
osservava il deserto. Una vista spettacolare ma altrettanto
spaventosa quando calava il buio, pensava Rein.
Arrivate
nella grande sala,tutti gli invitati erano presenti. Lui era al
fianco di sua madre che seduta al trono sorrideva ammirando la
bellissima festa. Il grande salone rifletteva i colori del Natale:
bianco, rosso e oro. Gli animi caldi e pieni di gioia riscaldavano
l'atmosfera intorno a Rein, facendola sentire a casa. Persa fra mille
cose non si accorse che sua sorella danzava con Tio, che ormai
cresciuto superava Fine di qualche centimetro. Quando la vide,
scrutò
Bright, vicino al buffet, osservare la coppia con una leggera punta
di gelosia.
«Principessa.
Ancora una volta non ti sai accorta della mia presenza.»
Rein
sussultò. «Shade!»
«Non
sei più venuta da quella volta.»
«Scusami.
Io volevo tornare ma...»
«Ma?»
«La
verità è che sono una codarda.»
Mandò giù il groppo che aveva in
gola cercando di impedire alle lacrime di scendere, ma fu tutto
inutile. Stava per asciugarsi il volto quando una mano più
svelta
della sua la anticipò.
«Tu?
Una codarda? Mi sorprendi sempre Rein. Sbaglio o in amore non lo sei
mai stata?»
«Non
sono mai stata innamorata... veramente. Per cui non puoi
saperlo.»
«E
adesso sei innamorata?»
«P-Può
darsi.»
«E
chi è il fortunato?»
«Non
sono affari che ti riguardano!» Cercò di
allontanarsi ma una presa
ferrea la bloccò e due braccia la avvolsero in un caldo
abbraccio.
«Sai
qual è l'unico regalo che vorrei ricevere da te questo
Natale?»
Rein
lo guardò e si chiese quale potesse essere.
«Ricambiare
i miei sentimenti.» Sulle gote del ragazzo comparve un
leggero
rossore, quasi impercettibile che non sfuggì alla blu. Era
in
assoluto la prima volta che lo vedeva arrossire.
«S-Sei
tu la persona di cui mi sono innamorata.»
Le
sussurrò qualcosa all'orecchio e poi la baciò
tenendo il suo viso
tra le mani.
Angolo
Autrice
Salve
a tutti!!! :)
Comincio,
con l'augurarvi BUON NATALE e tanta felicità!
Riguardo
alla storia, è un' altra Bluemoon che appunto ha come tema
il
Natale. Non mi trattengo oltre perché sono in ritardo per il
pranzo,
ma ringrazio come sempre che recensirà o anche solo
leggerà la mia
storia.
Un
bacione
Helen
Ward