25/12/2013
0 recensioni"Sveglia! Sveglia! C'è ancora così tanto da fare."
Oswin aprì gli occhi con un mugugnio mal celato. Se fosse stato per lei avrebbe già dato una lavata di testa a quella vecchiaccia che sfortunatamente era a capo del personale della casa, ma quel giorno ricorreva un'occasione speciale per la famiglia e l'ultima cosa che desiderava era deludere la sua signora.
Così si mise al lavoro, insieme a tutti gli altri, per ultimare i preparativi per il pranzo. L'abbellimento della sala la prosciugò di tutte le sue forze, lasciandole il corpo indolenzito. Tuttavia quando vide i ragazzi entrare di corsa nel salone e dirigersi verso l'albero per aprire i regali non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire un sorriso.
"Ragazzi! Quante volte vi è stato detto di non correre?" li riprese la madre,facendo il suo ingresso nella stanza.
I ragazzi borbottarono delle scuse mentre Oswin si avvicinava alla padrona di casa.
"La colpa è mia, lady Anya. In quanto loro tutrice avrei dovuto controllarli."
"Cara Oswin, oggi hai già fatto abbastanza per noi" disse poggiandole una mano sul braccio "inoltre la colpa è del loro sconsiderato padre, che dovrebbe essere un esempio di disciplina, invece che di puerilità.
E sì, stiamo parlando di te, caro."
E lui entrò nel la stanza, con le mani in tasca e il volto chino.
"Qualcosa da dire a vostra discolpa, signore?" chiese Oswin, sorridendo.
"È Natale!"
Anya scoppiò a ridere "Sei proprio un caso disperato!"
Guardando il Dottore Oswin si rese conto del motivo per il quale si sentiva legata alla sua padrona. Negli occhi dell'uomo vi era un tale amore e una tale adorazione che difficilmente potevano essere eguagliate da qualcun altro.
E sapeva, nel profondo, che lei era nata per salvare il Dottore.
Esisteva metodo più efficace per assicurarsi la sua salvezza della felicità di sua moglie?