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Autore: Vic 394    25/12/2013    5 recensioni
Hiccup Horrendous Haddock III aveva portato la pace tra draghi e vichinghi, riuscendo ad addestrare i primi e a tenerli come animali da compagnia.
Ormai a Berk tutti avevano un drago… eccetto un ragazzo.
Trouble non possedeva alcun drago e neanche lo desiderava. E la cosa lo metteva a disagio non poco.
Perché Trouble aveva, ironia della sorte, un problema da non sottovalutare.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Trouble Maker la vita a Berk era sempre piaciuta. Specialmente gli allenamenti estenuanti con la spada e vari altri tipi di armi per imparare a combattere i draghi, lo rivitalizzavano.
Tutte tecniche che si erano dimostrate, a lungo andare, del tutto inutili.
Appena un anno prima infatti Hiccup Horrendous Haddock III aveva portato la pace tra draghi e vichinghi, riuscendo ad addestrare i primi e a tenerli come animali da compagnia.
Ormai a Berk tutti avevano un drago… eccetto un ragazzo.
Trouble non possedeva alcun drago e neanche lo desiderava. E la cosa lo metteva a disagio non poco.
Perché Trouble aveva, ironia della sorte, un problema da non sottovalutare: era terrorizzato dai draghi, di ogni specie e dimensione. E la cosa più imbarazzante era soffrire di questa fobia quando proprio suo cugino Hiccup aveva addestrato una Furia Buia.

“E poi c’è il Cambia-ala, che spruzza acido ed ha la capacità di mimetizzarsi” lesse Hiccup ad alta voce.
“Ok, possiamo smettere di studiare adesso? Siamo in vacanza” si lamentò Trouble, passando una mano tra i capelli rosso fuoco.
“Ne manca solo uno” replicò Hiccup “lo Scalderone. E poi dobbiamo conoscere bene i draghi per addestrarli”
Trouble si buttò sul letto del cugino senza troppe cerimonie.
“Sentiamo questo Scalderone” sbuffò. Hiccup si sistemò meglio sulla sedia, soddisfatto.
“Lo Scalderone ha la capacità di spruzzare acqua bollente sulla preda per renderla inoffensiva…”
“E sputa anche fuoco?”
“Qui non c’è scritto, ma è probabile”
“Assassino provetto”
Il castano roteò gli occhi.
“Perché invece di fare così non addomestichi anche tu un drago come tutti?”
“Certo, ho sempre desiderato un cucciolo in grado di uccidermi” rispose Trouble sarcastico.
“Almeno trovarti una ragazza? Aura è molto carina” azzardò il castano.
“Hic, come speri che possa uscire con lei se mi tieni tappato in casa anche la vigilia di Snoggletog? Andiamo a farci un giro, no?”

No, Hiccup non aveva voglia di farsi un giro, soprattutto dopo che Astrid si era presentata alla porta con una bella brocca piena di zabayak.
Quindi Trouble se n’era andato a zonzo da solo, perdendosi tra la neve, gli alberi e i ghiacci, il cammino illuminato dall’aurora boreale.
Non avrebbe saputo dire quanto fosse stato via, ma era uscito col sole alto e ora il cielo era buio come se fosse stata notte inoltrata.
Calciò via un ciottolo dal suo cammino e lo guardò distrattamente scivolare sul ghiaccio che ricopriva un’abbondante porzione del mare sul lato nord dell’isola.
E proprio lì Trouble scorse un’ombra imprigionata sott’acqua che cercava disperatamente di venire fuori. Si avvicinò più rapidamente possibile cercando di non scivolare e tastando il ghiaccio in modo che non si rompesse sotto il suo peso.
Qualche secondo dopo lo distinse meglio: sotto di lui si trovava uno Scalderone intrappolato. Il vichingo realizzò che quel drago non sarebbe stato in grado di sfondare la lastra, ma non avrebbe mai potuto raggiungere il mare aperto in tempo per riemergere e respirare.
E poi si ricordò di un’altra cosa: le gambe gli stavano tremando spasmodicamente dal terrore.
‘Perfetto, e io sono stato addestrato per essere un guerriero’ pensò. Ma per quanto spaventato certo non poteva lasciare morire quell’animale.
Raccolse tutto il suo coraggio e sfilò la spada dal fodero che portava appeso alla cintura.
“Dovresti indietreggiare” disse allo specchio di ghiaccio. Non sapeva se il drago l’avesse sentito, ma quello indietreggiò comunque.
Con un affondo dopo l’altro Trouble riuscì a creare un buco abbastanza grande da permettere il passaggio dello Scalderone, che si precipitò fuori. Il ragazzo lo guardò soddisfatto prima di sentire un crack, forte e secco, sotto i suoi piedi.

Un secondo dopo era sott’acqua.
Morire a sedici anni non era una gran bella prospettiva, congelato per di più, ma col peso dell’armatura a trascinarlo sempre più verso il fondo le alternative non sembravano poi molte.
E perché? Per salvare le squame a un drago, ottimo.
Il freddo rendeva difficile qualunque pensiero mentre si liberava della spada, del fodero e di tutto ciò che arrivava a togliersi prima di perdere completamente quel poco di sensibilità che gli restava nelle braccia. Si chiese se qualcuno sarebbe mai uscito a cercarlo, non vedendolo a casa per festeggiare. Forse Hiccup l’avrebbe fatto. Il legame di sangue doveva pur significare qualcosa. O sarebbe diventato un tabù come i suoi genitori e sua zia Valhallarama?
Poi il gelo si impossessò del suo cervello, non prima che si sentisse afferrare per la collottola.

Quando si risvegliò, Trouble focalizzò una grotta illuminata da un fuoco debole. Ci mise un po’ ad accorgersi di non essere solo: a pochi passi da lui lo Scalderone stava spruzzando dell’acqua bollente sul pavimento per poi accucciarvisi, osservando il ragazzo.
“Bello sputo” commentò lui, tremando di freddo. Il drago allungò il collo e, prima che Trouble potesse trovare la forza di scansarsi, lo afferrò per la collottola una seconda volta.
“Allora… sei stato tu a tirarmi fuori da lì, giusto?” dedusse Trouble, ancora intorpidito, mentre il bestione lo adagiava contro il suo fianco caldo.
Il rosso lo tastò per un attimo.
“Ma è pieno d’acqua, come fai a contenerne tanta senza esplodere?” chiese esterrefatto “per la gloria di Thor, avrei davvero dovuto leggerlo quel manuale” aggiunse abbandonandosi al calore del drago.
Lo guardò meglio: era di un bel verde smeraldo con delle scaglie cremisi sul muso, sul dorso e sulle punte delle ali.
“In ogni caso grazie. Sai, per avermi salvato la vita e tutto il resto” disse, smettendo gradualmente di tremare.
Il drago si riempì la bocca di acqua calda con un gorgoglio sommesso e appoggiò il muso in grembo al ragazzo, guardando interrogativo.
“Stai pur certo che se fossi morto senza aver finito di studiare Hiccup mi avrebbe ucciso… e pensare che sono di un anno più grande” ridacchiò Trouble.

Cominciò a parlare per tenersi impegnato con qualcosa; raccontò di Hiccup, di Sdentato, di Berk e della sua rinnovata pace e proseguì con i suoi problemi.
“… e quindi sono l’unico scemo del villaggio a non avere un drago da compagnia perché voi ragazzi mi spaventate a morte. E mi sono anche perso la spada” concluse, per poi accorgersi che il drago si era beatamente addormentato da chissà quanto tempo.
“Guarda tu in che guaio mi sono andato a cacciare” borbottò tra sé.
Improvvisamente si rese conto della situazione: aveva un drago avvinghiato attorno come una sciarpa di Snoggletog e non ne era spaventato.
“Piuttosto sorprendente” disse chiudendo gli occhi e lasciandosi sopraffare dal sonno.

La mattina dopo Hiccup era nel panico.
Trouble era sparito da quasi un giorno e il castano non sapeva più che dio tirare giù dall’apprensione.
“Dove diavolo si sarà cacciato?” si chiese sorvolando l’isola in groppa a Sdentato.
Atterrò dietro casa e tornò a controllare se il cugino fosse rientrato.
Niente: Trouble Maker era scomparso.
‘Ok la paura dei draghi, stavolta però ha esagerato’ pensò il quindicenne, unico al corrente della fobia di Trouble, alzando gli occhi al cielo. Si bloccò alla vista dello Scalderone che puntava verso il villaggio.
Nessuno ne aveva mai addomesticato uno, non sapeva cosa aspettarsi.
E infatti per poco non gli venne un infarto quando scorse nientemeno che Trouble, intento ad indicare al drago dove atterrare.
Hiccup corse verso il cugino seguito da Sdentato.
“Vorresti spiegare?” chiese incrociando le braccia.
Trouble smontò dallo Scalderone e alzò le spalle.
“Ti presento Sputo” annunciò, dando una pacca all’animale che gongolò in risposta.
Hiccup e Sdentato si guardarono perplessi.
“Non avevi paura dei draghi? Io ti avrei consigliato al massimo un Terribile Terrore” disse il ragazzo più giovane, stupito.
“Dimmelo di nuovo quando avrò finito di raccontarti che mi è successo” ghignò Trouble avviandosi con Hiccup verso il villaggio, seguito da Sdentato e dal suo nuovo amico: Sputo.







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Angolo Vic
Dunque, tanto per cominciare Buon Snoggletog a tutti e scusate se non mi sono fatta più viva *cri cri cri*
Vi presento Trouble Maker, cugino di Hiccup da parte di Valhlallarama :) che ho creato con CodaViola, rimasta però all'oscuro di molte cose che ho scritto in questa fic.
Tanto per cominciare mi piace pensare ad Hiccup come un buon amico per Trouble, mi fanno tenerezza (non osate shipparli o vi strozzo con le mie mani, pace) e mi piace l'idea che sia proprio Hiccup a prendersi cura dell'altro frenando la sua indole combinaguai e mettendolo in riga... quasi sempre.

"Ho sempre desiderato un cucciolo in grado di uccidermi" è una citazione di Monsters Inc, l'unica battuta del film che mi abbia fatta morire dalle risate, ho voluto inserirla perché sì.
Un'altra cosa: Aura è un personaggio originale creato dalla mia amica Symphonia, protagonisa della fanfiction Aura Luminosa, che vi consiglio di leggere (
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2076902&i=1)
L'ho inserita per farle un piccolo regalo, visto che data la distanza non ho potuto fare molto altro ma volevo sapesse che la penso *attimo smielato*
Questa storia la regalo a CodaViola e la dedico anche a Flavia, che ha cominciato a leggermi da poco ma che adoro :D
A presto

Vic

 
   
 
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