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Autore: clarissaj    26/12/2013    4 recensioni
Jace dopo qualche secondo d'indugio, prese la lettera tra le sue mani e l’ aprì, Clary gli mise le braccia intorno alla vita come per dargli coraggio e insieme iniziarono a leggere la misteriosa lettera
Attenzione spoiler da Città di Vetro
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Jace si trovava seduto su una poltrona del salotto di casa, tra le mani teneva stretta la scatola degli Herondale.

Erano passati ormai dieci anni da quando Amatis gliel’aveva consegnata, dentro c’erano alcune cose che erano appartenute a suo padre Stephen : delle lettere, la sua pietra di stregaluce, delle foto e un albero genealogico.

Jace ricordò che all’inizio non aveva provato niente, nel leggere quelle parole scritte da un uomo che per lui non era nessuno, solo uno sconosciuto, poi con il passare del tempo pensieri ed emozioni diverse e contrastanti avevano iniziato a prendere vita dentro di lui : rabbia, dolore, odio, tristezza, comprensione, compassione e molte altre….

Il rumore della porta d’ingresso che si apriva fece tornare Jace alla realtà, dalla porta fece capolino Clary  con i suoi soliti riccioli rossi e gli occhi verdi Smeraldo, l’ unica cosa che la contraddistingueva era il suo ventre ormai rotondo.

Jace e Clary erano in attesa del loro primo figlio, il giorno che lo scoprirono si erano messi entrambi a piangere e a gridare per la gioia , stringendosi in un abbraccio stretto e soffocante.

All’inizio questa bella novità li aveva un po’ preoccupati, non perché non volessero il bambino, ma perché non erano molto convinti di potere essere dei genitori perfetti, entrambi non potevano certo dire di provenire da delle famiglie modello.

Il padre di Clary era un pazzo fanatico preso solo dalle sue smanie di potere e dal desiderio di essere superiore, sua madre non aveva fatto altro che raccontargli bugie su bugie ( anche se l’ aveva fatto solo per proteggerla ) e suo fratello invece era solo un essere malvagio, per colpa di suo padre, che non conosceva né l’ amore né la pietà con l’ unico scopo di distruggere il mondo e uccidere chiunque lo ostacolasse.

I genitori di Jace invece erano morti ancora prima che lui nascesse e per dieci anni era stato cresciuto da un uomo che aveva solo fatto finta di essere suo padre, e che lo aveva amato a modo suo.

Gli unici che si salvavano erano i Lightwood, l’unica famiglia in cui Jace aveva conosciuto l’ amore e il calore che questa era in grado di donare.

Piano piano le preoccupazioni svanirono e i due giovani amanti iniziarono a vivere serenamente la gravidanza di Clary.

<< Ciao >> salutò Clary mentre si avvicinava sempre di più a Jace

<< Ciao >> rispose Jace prendendola tra le sue braccia e dandogli un piccolo e delicato bacio sulle labbra << Allora tutto bene ? >> chiese abbassando il suo sguardo verso il ventre di Clary

<< Si. Tranquillo, ho solo fatto una passeggiata >> rispose la giovane cacciatrice accarezzando dolcemente la guancia del suo amato

<< Lo so, ma ricorda cosa ha detto il medico : Devi stare a riposo >> le ricordò Jace cercando di imitare al meglio il dottore

 Clary sospirò alzando gli occhi al cielo << Si, si d’accordo >> lo sguardo di Clary si spostò verso la scatola degli Herondale << Che cosa stavi facendo con la scatola di tuo padre ? >>

<< Oh, niente. Stavo solo dandogli un' occhiatina >> disse Jace mentre con una mano aprì il cofanetto di metallo <<  Sai ogni tanto mi viene voglia di dare una piccola occhiata, per scoprire qualcosa di nuovo sulla mia famiglia d’ origine >>

Clary rimase in silenzio per qualche secondo poi gli posò delicatamente una mano sulla spalla << Certo, capisco. È normale >> sussurrò

Jace non disse niente, il suo sguardo era fisso sul contenuto della scatola, finché qualcosa non attirò la sua attenzione

<< Ehi guarda! Che cos’ è ? >> domandò alla giovane donna

Clary guardò con più attenzione l’interno della scatola e notò una piccola fessura sul fondo di quest’ ultima

<< Sembra una fessura. Proviamo ad aprirla >>  e detto questo infilò un dito sulla piccola fessura e tirò forte

La scatola rivelò un doppio fondo con dentro una lettera

<< Per l’ Angelo! Non mi ero mai accorto, che questa scatola avesse un doppio fondo >> disse Jace sbalordito

<< Già, e guarda c’è anche una lettera. Chissà di chi è ? >> domandò Clary

Jace dopo qualche secondo d'indugio, prese la lettera tra le sue mani e l’ aprì, Clary gli mise le braccia intorno alla vita come per dargli coraggio e insieme iniziarono a leggere la misteriosa lettera

 

Figlio mio,

Chissà se ho ancora il diritto di chiamarti così visto il gesto che sto per compiere.

Ti scrivo questa lettera perché voglio chiederti perdono.

Io ho provato ad andare avanti, ma è stato tutto inutile.

Credimi figlio mio, ho cercato di essere forte, di combattere, di vivere per me,

per te, per tuo padre.

Ma non ce l’ ho fatta.

Tuo padre mi manca troppo, il solo pensiero di non rivederlo più.

Di non rivedere più i suoi bellissimi occhi.

 Di non sentire più le sue braccia forti che mi stringono a lui.

 Di non sentire più la sua voce calda e familiare.

Tutto questo mi fa impazzire.

Voglio che tu sappia che io ho amato tantissimo tuo padre.

Lui forse mi amava, ma non nello stesso modo in cui  amava Amatis, la sua prima moglie.

Io me ne accorgevo sempre, sono ingenua si, ma non stupida.

Ti prego di non giudicarlo per questo, figlio mio.

Stephen, tuo padre, era un uomo meraviglio coraggioso, altruista e gentile sempre pronto a difendere i più deboli e ad aiutare chi era in difficoltà.

L’unica nota negativa era la sua lingua lunga e tagliente e la sua incredibile ironia.

Ho sempre desiderato avere un figlio con lui, e quando ho saputo di te, il mio cuore è esploso per la gioia.

Ma ora che tuo padre è morto, io sono rimasta sola.

Non riesco a pensare a una vita senza tuo padre.

Il solo pensiero di vivere sola o cercare di rimpiazzare tuo padre, la semplice idea di cercare un po’

di felicità, per quanto piccola, con qualcun altro sarebbe una bugia.

Solo una bugia.

Per questo ho deciso di raggiungerlo.

Solo così potremmo essere felici.

Solo così  potremmo essere una famiglia.

Essere di nuovo insieme.

Lo so che tu sei solo un bambino innocente, che non ha ancora avuto il tempo di venire al mondo.

Non voglio mettere subito fine alla tua vita, ancora prima che questa cominci.

Ma cosa posso fare figlio mio?

Non voglio lasciarti solo.

Ma se Raziel deciderà di salvarti in qualche modo, allora voglio che tu sappia, che  ti amo.

Ti ho sempre amato.

Lo so, penserai sicuramente “ Che razza di madre è? Una che decide di suicidarsi insieme al proprio figlio piccolo e che dice poi di amarlo “

Ma se ho fatto questo, è stato per amore.

Solo per amore.

Perdonami, perdonami mio piccolo William

Ti voglio bene

Tua madre Celine

 

 

 

Non appena finì di leggere la lettera, Jace cadde pesantemente a terra sulle ginocchia , il corpo aveva iniziato a tremargli  e gli occhi gli si riempirono di lacrime.

Non si aspettava una lettera simile da sua madre, ma soprattutto non si aspettava che sua madre lo amasse nonostante quello che ha fatto.

Jace spostò il suo sguardo verso Clary, che continuava a stringerlo forte a se, i suoi bellissimi occhi verdi erano umidi di lacrime.

Il giovane cacciatore poggiò le sue labbra a quelle della sua amata e la baciò.

Un bacio che sapeva di tristezza.

Le prese il viso tra le mani << Promettimi >> le disse con una voce che era poco più di un sussurro << Promettimi che  non sarai mai come mia madre >>

Clary scosse la testa << Te lo prometto >> sussurrò  annuendo vigorosamente

Ti perdono mamma. Ti perdono disse dentro di se Jace singhiozzando mentre abbracciava Clary

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice

Ciao! Spero che la storia vi sia piaciuta, se vi state chiedendo il perché ho messo il nome William è perché una volta un fan ha chiesto a Cassie come si sarebbe chiamato Jace se Stephen e Celine non fossero morti e lei ha risposto William

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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