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Autore: Bethany_    26/12/2013    0 recensioni
ATTENZIONE: SPOILER
- Tornerò presto! Lo prometto! -
- Ti amo! –
- Ti amo anche io! –
Furono queste le sue ultime parole.
Parole dette velocemente ma intense di sentimento… Come il dolce bacio che ci congedò.
Un congedo eterno.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair, Katniss Everdeen
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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L’EREDE DEI MARI.





- Tornerò presto! Lo prometto! -
- Ti amo! –
- Ti amo anche io! –
 

Furono queste le sue ultime parole.
Parole dette velocemente ma intense di sentimento… Come il dolce bacio che ci congedò.
Un congedo eterno.
L’ultima cosa che vidi furono i suoi occhi oceano che mi sorridevano. Non lo dimenticherò mai.
Dopo mesi dalla sua morte ho ancora gli incubi. Mi perseguita l’immagine del suo corpo dilaniato da bestie feroci con il sottofondo delle sue urla…
Solitamente mi sveglio urlando; questa volta, invece, è il pianto del mio dolce bambino che mi sveglia.
Mi alzo subito per raggiungerlo alla culla regalatami da Katniss e Peeta.
Lei  si sente ancora colpevole per l’accaduto. Pensa che sia tutta colpa sua, che se non fosse stato per lei, lui sarebbe ancora vivo. Pensa che se non gli avesse chiesto di far parte della sua squadra, lui sarebbe ancora in vita. All’inizio le davo ragione e la incolpavo… Poi mi sono resa conto che Finnick non mi avrebbe permesso di pensarla così: lui ripeteva sempre che, se prometteva qualcosa, avrebbe mantenuto quella promessa a costo della vita. Combattere fu una sua decisione.
Lui promise di combattere per la salvezza degli abitanti dei Distretti.
Per tutti loro.
Per Katniss.
Per me.
Per suo foglio.
Per lui.
Ha combattuto da eroe ed è morto da eroe.
E per tutto questo io non smetterò mai di amarlo e di essere orgogliosa di lui.
- Ssshh! Non piangere piccolo Noah! La mamma è qui! –
Appeso sopra la culla c’è un pendolo con ciondoli a forma di conchiglie e pesci. Il preferito di Noah è quello a forma i tridente… Come se avesse capito che quel simbolo alludeva a suo padre.
Allungò le sue manine paffute nel tentativo di prenderlo.
- Dolce Noah… Così piccolo e già segui le tue orme di tuo padre… -
Lente e calde lacrime mi rigano il volto mentre il mio piccolo mi sorride giocando con il ciondolo-tridente.
- Non ti lascerò mai! –
Lo copro con una coperta verde prima di tornare a letto…
Dormo poche ore prima che gli incubi ritornino a tormentarmi.
 
 
***
 

Noah cresce in fretta. Già a due anni e mezzo aveva imparato ad intrecciare un semplice nodo da rete.
Ogni giorno somiglia sempre di più a Finnick. Sta diventando un ometto: occhi blu oceano, capelli dorati sempre ribelli. E’ proprio il suo ritratto.
Oltre a somigliargli sempre più nell’aspetto esteriore, inizia ad acquisire anche la curiosità per qualsiasi cosa…
Sapevo che il giorno in cui mi avrebbe chiesto dove fosse il padre sarebbe arrivato… Speravo solo non arrivasse così presto…
Successe in una calda giornata di Agosto.
Avevamo passato il pomeriggio in spiaggia e io lo guardavo mentre correva sul bagnasciuga con in mano un bastoncino.
Fu una domanda spontanea… Non avrei mai pensato che arrivasse proprio in quel momento.
Eravamo seduti sulla spiaggia ad ammirare l’imminente tramonto. Lui seduto in grembo.
Dopo qualche minuto girò verso di me il suo viso da angioletto.
- Mamma?! –
- Dimmi piccolo! –
- Dov’è papa? Perché non è mai casa? –
In quel momento il mio cuore mancò un battito e le lacrime iniziarono a risalire agli occhi.
 
Non piangere! Non ora! Noah ha bisogno che tu sia forte! Ha bisogno di saperlo! Finnick… Amore mio… Dammi la forza di non cedere!”
 
- Noah… Il tuo papà è andato via… -
 
E’ così dura la verità! E tu sei così piccolo…
 
- Dov’è andato? Tornerà presto? – i suoi occhi scrutarono il mio volto.
- Il tuo papà non tornerà… - le lacrime iniziarono a bruciarmi gli occhi.
- Perché non tornerà? Non mi vuole?! – Noah iniziò a piangere.
- No piccolo… Lui ti voleva tanto, tanto bene! Lui ti amava! E lo fa anche adesso… Solo… Oh, piccolo mio… Lui è andato molto lontano… -
Ormai le lacrime presero il sopravvento ed iniziarono a scendere silenziose.
- Se è partito per un viaggio perché non ha portato anche me?? –
-Perché… -
 
Non ce la faccio… E’ troppo doloroso…
 
Inizio a singhiozzare quando Noah mi poggia una sua manina sul viso.
- Lui mi voleva bene?? – disse con gli occhi lucidi.
- Oh, piccolo mio! Lui ti amava! Ti amava tanto! Più di chiunque altro! –
Lo stringo in un forte abbraccio.
Mentre le sue braccine mi circondano il collo disse le parole più dolci del mondo… Parole troppo profonde e veritiere per essere dette da un bambino di nemmeno quattro anni…
- Non mi ha portato con lui perché voleva che rimanessi a prendermi cura della mia mamma! - 

















NOTE AUTORE:

Ok.. sono decisamente masochista... 
Questo capitolo è stato molto difficile da scrivere per i miei feels D:
Ho pianto scrivendolo!!
Spero di essere riuscita a trasmettervi i sentimenti di Annie.

Beh.. non mi dilungo e vi lascio proseguire nella lettura :P
Continuate a seguirmi e a lasciare recensioni!
Un bacione,


Bethany_

 
   
 
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