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Autore: avengedsevenfoldxxx    26/12/2013    9 recensioni
Forse penserete che sia una fan fiction come tutte le altre, e molto probabilmente lo è ma è la prima ff che scrivo quindi vi prego... Siate clementi c: Ecco qua un pezzo del primo capitolo: "... tra poco tempo partirò per un tour mondiale, l'etichetta della nostra band ha fatto in modo che aprissimo tutti i concerti dei 30 seconds to mars e credo che sia una cosa molto buona anche se non provo molta simpatia nei confronti del cantante, Jared Leto, anche se conosco sia lui che suo fratello Shannon da quando ero una bambina."
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 15

"Starò con te Hayls, per sempre"

Quelle parole continuarono a riecheggiarmi nella mente fino a quando Jared disse:

"Che ne dici di fare una bella dormita? Così ti rilassi e ci godiamo questo periodo di pausa dal tour e da tutto il resto"

Risposi a Jared dicendogli che era una buona idea, così mi feci forza e andai in bagno per farmi una doccia calda per poi indossare il pigiama. Cominciai a far scorrere l'acqua della doccia e iniziai a sfilarmi la maglietta ed i pantaloni, rimanendo in intimo. Una volta che l'acqua diventò calda mi sfilai anche quello ed entrai nel box doccia. Mentre mi insaponavo fui assalita da una serie di ricordi strettamente legati a mia madre, pensai a quando eravamo andate per la prima volta a disneyland. Quando mia madre aveva annunciato a me ed a mia sorella che ci saremmo andate eravamo le bambine più felici del mondo, quella giornata fu una delle più belle della mia vita; andammo su tutte le giostre che c'erano, mangiammo di tutto e di più e comprammo un sacco di souvenir per far in modo di non dimenticarci mai di quella splendida gita fuori porta. Fui distolta dai miei pensieri dalla voce di Jared che mi chiedeva se avevo fame, così gli risposi dicendo che non ero affatto affamata. Uscii dalla doccia e dopo essermi avvolta nel candido asciugamano lo raggiunsi nella stanza, lui mi accolse con uno di quei sorrisi che ti mozzano il fiato, che ti fanno capire quanto tu possa essere fortunata a conoscere ed a frequentare un ragazzo come lui. Mi avvicinai al letto e presi dal mio borsone il pigiama, che consisteva in una canotta beige a costine ed in un paio di pantaloni della tuta neri, dopo aver preso i vestiti Jared mi prese dolcemente la mano e mi avvicinò a se, facendo aderire il mio petto contro il suo, nonostante lui fosse più alto di me di qualche centimetro; gli sorrisi timidamente e lui mi stampò un piccolo e casto, almeno credo, bacio sulle labbra. Avrei voluto che quel momento durasse per sempre ma qualcuno bussò alla porta, così io sgattaiolai in bagno e mi infilai il mio adorato pigiama, dopodiché mi sciolsi i capelli rossi e dopo averli pettinati tornai in camera da Jay. Notai che mentre io ero in bagno era arrivato il ragazzo del servizio in camera che aveva portato qualcosa da mangiare per Jared, così, mentre lui cenava, io mi misi sotto le coperte e accesi la televisione per guardare il notiziario.

Appena Jared ebbe finito di cenare vidi che mise una bustina all'interno di una tazza piena di acqua bollente e dopo pochi minuti me la porse, mi disse a bassa voce:

"Visto che non hai cenato ho pensato che questo potesse in qualche modo tirarti un po' su di morale"

Io gli sorrisi e lo ringraziai.

"Vado a mettermi il pigiama anche io e arrivo subito, tra qualche minuto dovrebbe venire qui Shannon che vuole sapere come ti senti." "Okay. Jared, devo dirti una cosa" "Dimmi amore"

Amore. Era la prima volta che mi chiamava in quel modo e sentii le mie guance diventare rosse, quasi come la mia chioma.

"Ti amo" "Ti amo anche io Hayls, davvero tanto".

Gli sorrisi mentre lui si chiuse alle spalle la porta del bagno. Dopo qualche istante qualcuno bussò alla porta, così andai ad aprire e feci entrare Shannon.

"Allora Hayley, come stai?" "Un po' meglio, grazie" "So che è una situazione difficile da gestire, ma tu sei una ragazza forte e sono sicuro che ce la farai benissimo a superarla" "Grazie per la tua fiducia Shannon, ma a me non sembra affatto di essere forte." "Fidati di me Hayley, lo sei. Hai dato prova della tua forza in moltissime occasioni, e poi ricordati che non sei sola. Ci siamo io, tomo, ma soprattutto c'è mio fratello. Lui ti ama alla follia Willy, farebbe di tutto per farti superare questa situazione senza soffrire così tanto, sarebbe disposto a tagliarsi un braccio o una gamba pur di non vederti soffrire così." "Lo so, e sinceramente credo di non meritarmi tutto questo da lui." "Perché?" "Perché non mi sono mai comportata bene con lui, quando eravamo piccoli l'ho sempre trattato di merda e stavo sempre con te escludendolo totalmente.. Non sono stata affatto una buona amica con lui, e forse non lo sono stata e non lo sono nemmeno tuttora con te. Non faccio altro che assillarvi con i miei problemi.." "Hayley, non dire stronzate." "Shan, pensaci un attimo. Da quando io e Jared stiamo insieme ci sono stati sempre e solo casini. Prima il mio ex, poi mio padre e adesso mia madre. Ammettilo, sono un problema che cammina." "Hayley, no. Non sei un problema che cammina e non lo sarai mai. Per quanto riguarda a come hai trattato mio fratello negli anni passati.. Non devi preoccuparti, ormai per lui è acqua passata. Tu devi solo pensare che adesso lui è la tua nuova famiglia, che per te ci sarà sempre qualunque cosa accada, ma soprattutto devi pensare che lui ti ama davvero tanto e che per te farebbe di tutto."

Ero commossa da queste parole, Shannon era il mio migliore amico da sempre e fare queste chiacchierate con lui mi faceva sempre stare bene. Avevo le lacrime agli occhi, così al posto di rispondergli lo abbracciai e lo ringraziai per tutto.

Dopo pochi minuti Jared rientrò nella stanza e passammo l'ora successiva a chiacchierare del più e del meno, dopodiché Shannon ci diede la buonanotte lasciandoci da soli.

Dissi a Jared:

"Credo che seguirò il tuo consiglio e che mi farò una bella dormita"

Lui mi sorrise ed io mi sdraiai comodamente sul letto. Dopo che ebbi appoggiato la testa sul cuscino, Jay si sdraiò e dopo aver coperto entrambi cominciò ad accarezzarmi il braccio, soffermandosi sul polso dove avevo più cicatrici. Io lo fissavo intensamente mentre compiva quel semplice gesto, fino a quando lui sollevò leggermente il mio polso e lasciò una scia di baci lungo la cicatrice più spessa; una serie di brividi mi percorse la schiena per poi scendere lungo le gambe, socchiusi leggermente le labbra, quando lui mi disse:

"Promettimi che non ti farai più del male, che quando ci sarà qualcosa che non va ne parlerai con me e che non ti danneggerai così" "Te lo prometto Jared"

Lui per riposta appoggiò la mia mano sul suo petto, in corrispondenza del cuore, e mi diede un bacio sulle labbra, era uno di quei baci capaci di dimostrare quanto una persona possa amarne un'altra, uno di quei baci che ti scordi difficilmente.

Quando il bacio terminò mi avvicinai un po' di più a lui e appoggiai la testa sul suo petto, mi concentrai sul battito del suo cuore estremamente regolare mentre lui seguiva la mia colonna vertebrale con un dito. Dopo pochi minuti caddi in un sonno profondo.

La mattina seguente fui svegliata dal profumo di brioches presente nella stanza, così aprii gli occhi e Jay posò un vassoio proprio sopra le mie gambe e mi disse:

"Buongiorno dormigliona"

Io gli sorrisi e gli chiesi:

"Che ore sono?" "Le 10.00"

Mi misi a sedere sul letto a cominciai a fare colazione mentre io e Jared chiacchieravamo. Avevo finito di fare colazione da pochi minuti quando qualcuno bussò violentemente contro la porta. Solo una persona bussava in quel modo e in quell'istante mi si gelò il sangue nelle vene e mi sentii impallidire. Jared si accorse della mia reazione, così andò lui ad aprire la porta.

"LEI dov'è?"

Appena sentii quella voce mi alzai in piedi in preda al panico e Jared disse mantenendo la calma:

"Lei chi?" "Secondo te chi? Sto cercando Hayley, dov'è?" "Perché vuoi sapere dov'è?" "Perché lei è mia figlia" "So benissimo che lei è tua figlia, ma non hai risposto alla mia domanda"

Ormai era palese che mio padre si stava irritando e che da li a pochi istanti avrebbe "attaccato" Jared, così mi avvicinai a lui e dissi a mio padre:

"Cosa vuoi?" "Fammi entrare"

Guardai per un attimo Jared negli occhi, per poi spostarmi e fare entrare mio padre nella stanza.

"Allora, cosa vuoi?" "Sempre la stessa cosa." "Ovvero?" "Voglio, anzi, ESIGO il totale affidamento di tua sorella"

Mi sentii mancare a questa affermazione, avrei tanto voluto sbattergli in faccia la verità ma avevo paura della sua reazione. Guardai Jared per un tempo infinito, fino a quando lui mi fece capire che dovevo dirgli tutto, così feci un respiro profondo e gli dissi:

"Forse non hai ancora capito che non otterrai mai l'affidamento di Lzzy" "Che cosa?!" "Beh, pensaci un attimo. Non ti sei mai presentato alle udienze per ottenere l'affidamento, quindi lei adesso è sotto la tutela di Dean, visto che io con il mio lavoro non potrei seguirla"

Lui si avvicinò pericolosamente a me e disse, quasi in un ringhio:

"Dimmi che mi stai pigliando per il culo." "No, mi dispiace. È la verità."

Da li a qualche secondo mio padre avrebbe avuto uno scatto, uno di quelli forti, in grado di fare del male serio ad una persona, così Jared venne vicino a me.

"NO, NON PUÒ ESSERE VERO." "Ma lo è"

Mio padre mi afferrò per le spalle e dopo avermi fatta sbattere contro il muro disse urlando:

"Mi era rimasta solo lei, solo lei! E tu e quella stronza di tua madre me l'avete portata via per sempre!"

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, mi liberai dalla sua presa e dissi sull'orlo di una crisi isterica:

"Non osare parlare così di mia madre. Noi non te l'abbiamo portata via per sempre, sei tu che hai fallito nel tuo ruolo di padre! Sei tu che hai rovinato questa famiglia, sei tu quello che ha causato tutti i nostri problemi, sei solo ed esclusivamente tu!"

Non appena finii di parlare mio padre accorciò la distanza tra me e lui, Jared non fece in tempo ad avvicinarsi che lui mi aveva già colpita facendomi uscire il sangue dal labbro, disse in un sibilo:

"Avrei dovuto ucciderti quando ne ho avuto l'occasione, sei una delusione continua."

Continuò, riferendosi a Jared:

"E guarda che razza di gente frequenti, sei diventata la puttanella di questa rockstar da quattro soldi"

Stavo per rispondergli per le rime, ma Jared fu più veloce di me e lo colpì proprio come lui aveva fatto qualche istante prima con me, facendolo cadere, dopodiché si avvicinò a lui e gli disse a denti stretti:

"Mettiamo in chiaro un paio di cose. La prima è che se ti azzardi ancora ad avvicinarti ad Hayley, ma soprattutto se anche solo dovessi lontanamente pensare di sfiorarla, giuro che ti ammazzo, al costo di andare in galera. La seconda è che prima di dire che sua madre è una stronza dovresti informarti su come sono andati realmente i fatti, perché a me sembra che l'unico stronzo qui dentro sia tu."

Mio padre si alzò a fatica e ritornò da me e nonostante Jared fosse davanti a me riuscii a colpirmi un'ultima volta prima di andarsene.

Notai con piacere che Jay gli aveva lasciato un bel segno. Appena se ne andò Jared si girò verso di me allarmato e mi accompagnò in bagno. Mi avvicinai al lavandino e sputai il sangue che avevo in bocca, mi girava la testa e facevo fatica a rimanere in piedi. Sentivo che la mia bocca si era riempita ancora di sangue, così aprii il rubinetto per far scorrere un po' d'acqua e poi sputai ancora il sangue che avevo in bocca, Jared appoggiò una mano sulla mia fronte ed io, avvertendo il contatto tra la sua mano fresca e la mia fronte calda, chiusi gli occhi e cercai di non pensare a nulla se non a quanto mi facesse sentire meglio il contatto con la sua mano. Purtroppo questa sensazione durò ben poco perché la mia bocca si riempì ancora di sangue e, dopo essermene liberata e dopo essermi sciacquata la bocca con l'acqua fredda, dissi a Jared:

"C'è qualcosa che non va Jared, non è normale che continui a perdere così tanto sangue" "Vado a prendere la giacca, ti porto in ospedale"

Non fece in tempo a finire la frase che io mi sentii mancare e mi accasciai contro di lui.

Jared's P.O.V

Stavo finendo di parlare quando Hayley impallidii vistosamente per poi svenire, fortunatamente riuscii ad afferrarla in tempo, evitandole una caduta rovinosa. La presi in braccio per poi farla sdraiare sul letto, giusto per avere il tempo di infilarmi la giacca di pelle, dopodiché aprii un armadio, presi una coperta di lana e dopo avergliela messa addosso la ripresi in braccio per poi uscire dalla stanza. Bussai alla porta di mio fratello, bussare si fa per dire, e gli chiesi di accompagnarmi all'ospedale. Durante il tragitto gli spiegai quello che era successo e lui disse:

"Giuro che lo ammazzo quel figlio di puttana" "Credo che adesso la lascerà in pace, sai?" "Jared, cosa cazzo hai fatto?" "Gli ho solo dato la lezione che si meritava"

Nel frattempo Hayley aveva mosso leggermente una mano, così cominciai ad accarezzarle i capelli, sperando che si riprendesse presto.

Dopo circa un quarto d'ora di macchina arrivammo in ospedale, ripresi Hayls in braccio ed entrammo nell'edificio bianco, per fortuna incontrammo un'infermiera, così le spiegammo quello che era successo e dopo averle fatto vedere il tesserino sanitario di Hayley la donna ci accompagnò in una camera e, prestando la massima attenzione, mi aiutò a far sdraiare Hayley. In meno di dieci minuti ci raggiunse il medico, il quale ci disse che Hayley aveva perso parecchio sangue e che quindi era necessario farle una flebo per reintegrare tutto quello che aveva perso, ci disse anche che, grazie alla flebo, nel giro di cinque minuti avrebbe dovuto riprendere conoscenza, altrimenti la situazione si sarebbe complicata, e anche molto. Dopo che le infermiere ebbero fatto quello che dovevano fare, mi avvicinai ad Hayley e le presi la mano, cominciai a dirle sottovoce, sotto gli occhi preoccupati ed increduli di mio fratello:

"Ti prego Hayls, riprenditi. Fallo per me Hayley. Tu sei forte, sei la ragazza più forte e coraggiosa che io conosca, ti prego svegliati"

Avevo le lacrime agli occhi, non volevo nemmeno prendere in considerazione l'ipotesi secondo la quale Hayley non si sarebbe ripresa. Non volevo nemmeno pensarci, volevo solo che lei si riprendesse.

Strinsi la sua mano, che era così pallida e fredda, tra le mie e continuai a dirle, mente le lacrime cominciavano a solcarmi il volto:

"Hayley, so che riesci a sentirmi, ti supplico, non lasciarmi così. Non voglio sapere quello che rischieresti se non ti svegliassi nel giro di due minuti, ti prego apri gli occhi. Hayley, io ti amo" Avevo appena finito di parlare quando lei si riprese, ed in quel momento ricominciai a vivere, ricominciai a sentirmi vivo.

Hayley's P.O.V

Era come se qualcuno avesse cercato di strangolarmi fino a qualche istante prima che io mi svegliassi. Non appena ripresi i sensi respirai a pieni a polmoni e vidi Jared che stringeva la mia mano tra le sue e vidi che il suo volto era solcato dalle lacrime. Dissi con voce flebile:

"Jared.."

Mi bastò dire il suo nome per fargli sollevare lo sguardo, appena realizzò che mi ero ripresa mi strinse in un abbraccio ed io mi lasciai scappare un gemito, dovuto al dolore provocato dall'ago della flebo e dai lividi che si stavano formando sul mio corpo. Mi prese dolcemente il volto tra le mani e mi stampò un bacio sulle labbra, mentre un'altra lacrima gli rigava il volto, così gli dissi per sdrammatizzare:

"Perché piangi Jay? Non sono mica morta"

Lui rise e mi disse:

"Non hai idea di quanto io ti possa amare"

 

 

 

Dopo pochi minuti un'infermiera entrò nella stanza, e dopo aver visto che mi ero totalmente ripresa mi staccò la flebo dal braccio e dopo avermelo disinfettato mi mise un cerotto.

 

 

 

 

“Signorina Williams, tra pochi istanti verrà qui il medico e le dirà se potrà tornare a casa oppure no”

“Ma io sto bene, non ho più nulla e non mi gira più la testa”

“Lo so, ma purtroppo non sono io che decido”

 

 

 

Appena l'infermiera uscii dissi a Jared:

 

 

 

“Ma io non ho più nulla”

“Lo so Hayls, vedrai che il dottore dirà che possiamo tornare a casa”

 

 

 

Nel giro di cinque minuti entrò nella camera il medico di cui ci aveva parlato l'infermiera pochi istanti prima.

 

 

 

 

“Allora, come ti senti Hayley?”

“Molto meglio, grazie”

 

 

 

Mentre rispondevo al dottore, lui controllava i risultati del mio elettrocardiogramma, per poi dirmi:

 

 

 

“I valori sono perfetti, sembra che tu non abbia più problemi. Sei libera di tornare a casa.”

 

 

 

 

Così mi alzai dal letto e, con l'aiuto di Jared, mi misi sulle spalle la coperta di lana che avevo addosso quando ero arrivata in ospedale; nel frattempo il medico disse:

 

 

 

 

“Signor Leto, Hayley adesso sta bene ma è possibile che nelle prossime ore cominci ad avvertire una sensazione di nausea e che faccia fatica a rimanere in piedi, è una cosa normale.”

“Va bene, grazie per avermelo detto. Posso farle una domanda?”

“Certamente”

“Come mai c'è il rischio che abbia la nausea e che faccia a fatica a rimanere in equilibrio?”

“Per le percosse che ha ricevute, queste hanno provocato diversi traumi in diverse parti del corpo, per questo motivo”

 

 

In quello stesso istante l'infermiera che mi aveva assistito si avvicnò al dottore e dopo avergli sussurrato qualcosa lui mi chiese:

 

 

 

“Hayley, scusa la domanda indiscreta e poco educata ma.. Sei per caso incinta?”

 

 

 

Io sbiancai e dopo aver guardato Jared dissi:

 

 

 

“No, no non sono incinta”
“Sei sicura?”

“Beh.. Si. Perchè?”

“Perchè alcuni risultati degli esami del sangue che ti abbiamo fatto prima sono superiori a quelli prestabiliti. Usa per caso degli anticoncezionali?”

“Fino a due anni fa usavo la pillola, ma poi ho smesso perchè mi faceva stare male”

“Quindi adesso non assume nessun tipo di anticoncezionale?”

“No”

“So che sono domande personali e che non ti senti a suo agio a rispondere ma.. Il tuo ciclo è sempre stato regolare?”

“Si.”

“Anche questo mese?”

“Si.”

“Perfetto, quindi è da escludere l'ipotesi secondo la quale tu sei incinta, Bene, allora credo che tu possa andare tranquillamente a casa, poi ti chiameremo per farti sapere perchè alcuni risultati sono 'sbagliati'.”

“Okay, grazie mille dottore”

“Figurati Hayley, rimettiti presto.”

 

 

 

 

Uscimmo dalla stanza e dopo essere usciti dall'ospedale Jared mi mise un braccio intorno alle spalle, mentre Shannon andò a prendere la macchina.

Salimmo sulla vettura e nessuno parlò per tutto il viaggio, io appoggiai la testa sulla spalla di Jared e fissai fuori dal finestrino fino a quando arrivammo all'albergo.

Dopo essere scesi dalla macchina Shannon ci salutò ed io e Jared ritornammo nella nostra stanza, una volta entrati io andai a sdraiarmi sul letto e Jay si sedette vicino a me.

La sua vicinanza mi faceva sentire mille volte meglio rispetto a come mi sarei sentita se lui non fosse stato accanto a me.

Cominciò ad accarezzarmi i capelli, mentre mi chiese:

 

 

 

“Come ti senti?”

“Un po' meglio, solo che il dottore mi ha fatto prendere un colpo.”

“Ho visto, si è impallidita parecchio.”

“Lo so, è solo che l'idea di rimanere incinta mi terrorizza”

“Perchè?”

“Non so nemmeno io perchè, ho solo paura.”

 

 

 

 

Lui mi sorrise teneramente e dopo avermi dato un bacio sulle labbra mi disse:

 

 

 

 

“Non devi avere paura Hayley, qualunque cosa accada la affronteremo insieme”

 

 

 

 

Gli sorrisi e lui fece per alzarsi dal letto, così gli afferrai la mano e lo tirai leggermente verso di me, per poi stampargli un bacio sulle labbra.

 

 

 

“Ti amo Jared”

“Ti amo Hayley”

 

 

 

 

Spazio per l'autrice:

 

 

So che non ho aggiornato per moltissimo tempo, ma la scuola mi sta letteralmente uccidendo e non ho mai il tempo per mettermi a scrivere un nuovo capitolo; per fortuna adesso ci sono le vacanze ed ho più tempo libero.

Scusate gli eventuali errori di battitura.

Come sempre ringrazio coloro che hanno recensito i capitoli precedenti, che mi hanno aggiunto agli autori preferiti e che hanno messo la mia storia tra le preferite. Grazie di cuore.

Credo di avervi rubato abbastanza tempo, al prossimo capitolo <3.

 
  
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