Grazie al suo ingegno e alla scienza, l’uomo ha illuminato le città e le abitazioni, scacciando le tenebre e relegandole ai margini della propria esistenza.

Eppure questo sforzo non fa altro che mostrare una semplice verità: egli sa, dal profondo del proprio cuore, di dover temere l’oscurità, il buio impenetrabile dietro cui si cela l’ignoto. E sa anche che, qualora dovesse caderci, niente lo potrebbe salvare.

Anche tu che stai leggendo, come tutti gli uomini, rischi di finire nelle tenebre e di scomparire per sempre. Probabilmente adesso non ci credi, pensi che siano solo un mucchio di sciocchezze o che sia qualcosa che può accadere agli altri, ma a te sicuramente no. Lascia che te lo dica: ti sbagli.

Basta poco per caderci: magari tornando a casa prenderai una via più breve, poco illuminata, dicendoti “ma sì, cosa vuoi che succeda?” e nessuno sentirà più parlare di te. Oppure sovrappensiero lascerai il sentiero abituale e, senza quasi accorgertene, scivolerai nell’oscurità. Potresti persino decidere di entrarci per tua stessa volontà, attirato dal fascino misterico delle tenebre, dal desiderio di sfidare l’ignoto. Ma lì, nel buio, scopriresti presto che la ragione umana è impotente, la sua forza è nulla e che ha decidere della tua salvezza non è né Dio né il Destino, ma solo il Caso.

 Quindi stai attento quando cammini nella notte. Sii conscio che ti stai muovendo sul filo del rasoio e che proprio lì, nell’ombra che la luce non illumina, potrebbe celarsi l’orrore nascosto che ti trascinerà in tenebre senza fine.