Sangue e veleno tra i denti. E un petalo di rosa che si scioglie sulla lingua.
C’è qualcuno che suona e il tamburo sei tu. Questa musica non ti piace, ma non siamo noi a dirigere l’orchestra.
Vago tintinnio di cannoni in lontananza. Come perle in una collana.
Una per me. Una per te. Una per me. Una per te.
E c’è una casa coi vetri rotti dove abito io. Nella mia stanza senza le tende.
Talvolta è giorno, talvolta è notte e fa sempre paura.
E piovono fiori e pioggia, aghi e sigarette come cadono le stelle.