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Autore: marchisia ___    27/12/2013    0 recensioni
Non ancora 16enne lei, quasi 40enne lui, un'amore impossibile coltivato nelle viscere dell'anima e destinato ad esplodere.
Tutto ebbe inizio nel Marzo 2010, quel giorno Luca e Gabriella si incontrarono per la prima volta, ma non fecero caso l'uno all'altra, ignari di ciò che il destino gli stava riservando. Quando poi, circa un anno e mezzo dopo, cominciarono a guardarsi con occhi diversi, non ci volevano credere. Nessuno dei due voleva ammettere la verità: si erano perdutamente innamorati ma, una moglie, una figlia e il lavoro, per lui e la scuola, i genitori e l'età per lei, gli impedivano di stare insieme e, soprattutto di dichiararsi. Ma si sa, l'amore vince su tutto e finalmente, il bel Luca, dopo averci riflettuto tanto tanto tempo e dopo aver capito di amarla come mai aveva fatto, si dichiarerà.
< Dovevo correre da lei per dirle che l'amavo, per confessarle quella verità che avevo nascosto a tutti, soprattutto a me stesso. >
Riusciranno a vivere felici insieme? Beh, sta a voi scoprirlo!
Questa è la mia prima storia, spero vi piaccia e che la leggerete in tanti! E' ispirata ad un mio amore, per questo è molto importante per me.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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*PARLA LUCA *

Non sapevo cosa mi stesse succedendo, qualcosa in me stava cambiando. Non riuscendo a capire decisi di parlare con Ian, lui mi avrebbe saputo aiutare. Ian era ed è il mio migliore amico, riguardo ciò di cui dovevo parlare potevo fidarmi solo di lui e di Andrea, forse, ma per lui non ero ancora pronto, non avrebbe capito. Erano le 15:00 circa, sarebbe arrivato a momenti. Come previsto, ecco il campanello.
<< Ciao Simona, io vado con Ian. >> Stavo salutando mia moglie.
<< Ok tesoro, a dopo. >> mi rispose dandomi un bacio. Si, bacio del quale non sentivo la necessità. STRANO.
<< Ciao Luca! >> mi salutò il mio amico.
<< Ciao Ian ! >> dissi.
Eravmo diretti ad un bar, una volta arrivati ci sedemmo e ordinammo:
<< 2 caffè lunghi, per favore. >> esordì Ian.
<< No, per me un bicchiere di vodka. >>

Le parole mi uscirono senza pensarci due volte….. che mi stava succedendo?? Non toccavo un alcolico dal mio addio al nubilato.... Che stessi bevendo per dimenticare? Ma dimenticare cosa? Ah…si. LEI. Peccato che l’alcool aiuta a sollecitare aree del nostro cervello dedite al ricordo e all’apprendimento di informazioni.

<< Luca, che ti succede? Sei la persona più sobria di questo mondo e adesso ordini della vodka alle tre del pomeriggio?>>
<< Le persone cambiano.>> risposi
<< Ehi amico, cosa c’è che non va? >> mi chiese.
<< Scusami , ascolta. So che mi posso fidare di te, ma devi promettermi che non dirai niente di quello che sto per dirti a nessuno, nemmeno alla tua coscienza. Ok? >>
<< Puoi starne certo!>> mi rassicurò.
<< Non so neanche come cominciare…>> ero agitatissimo.
<< Luca, stai calmo, rilassati, io non ti giudicherò mai, qualsiasi cosa sia! >> ancora lì, a rassicurarmi, non lo avrei mai ringraziato abbastanza.
<< E’ una cosa assurda che ti sembrerà scema e ridicola…>>
Feci una pausa e anche se sapevo non sarebbe servito a nulla bevvi la mia vodka tutta d’un sorso.
<< Sto cominciando a provare qualcosa di strano per una ragazzina di non ancora 15 anni. >> non sapevo come avessi fatto a dirlo, ma lo dissi, d’un fiato. Grazie vodka.
<< Scusa?>> mi guardò stranito.
<< Inavvertitamente, credo di aver iniziato a volerle bene. Certe volte, basta distrarsi un attimo e il cuore prende decisioni di sua spontanea volontà , senza pensare a quello che dice il tuo cervello. Penso stia andando così.>> stavo difendendo qualcosa che in realtà non esisteva.

Si, io, forse, me ne stavo innamorando, ma lei? Per lei era la stessa cosa? Non lo sapevo, ma morivo dalla voglia di scoprirlo, consapevole che il nostro amore non sarebbe mai potuto sbocciare, comunque.

<< Ook. Spiegami bene. >>

<< Si chiama Gabriella, è una delle ragazze che balla con Maia, ma lei fa parte del gruppo delle grandi. Qualche giorno fa mi ha chiesto l’amicizia su Facebook , all’inizio non sapevo chi fosse, ma al saggio della ginnastica quando hanno chiamato il suo nome, lei si è alzata e ho collegato. Sono andato a guardare il suo profilo e ho cercato informazioni su di lei, non so perché, ma l’ho fatto. Compie 15 anni il 14 agosto, è del 1997. Non l’ho notata subito ma con il tempo mi sono accorto che mi guardava e io non potevo fare a meno che ricambiare gli sguardi cercando di non farlo notare: la fisso poi quando lei si volta verso di me distolgo lo sguardo… Mi sembro un liceale… L’altra sera, in piazza, mentre andava via è passata davanti a me e si è fermata a salutare Maia, io , spontaneamente e stranamente, ho sentito il bisogno di dirle “ciao”, non so se per educazione o altro, ma ho voluto farlo. Lei ha alzato lo sguardo da mia figlia, mi ha guardato, mi ha risposto “ciao “ e mi ha sorriso. Quel sorriso mi ha mandato in tilt, non ho capito più niente fin quando non è intervenuta Simona a portarmi sulla terra. E’ tutto così assurdo! >>
<< Wow, Luca, Ti stai sentendo? Ha 15 anni, potrebbe essere tua figlia ! >>
<< Lo so, ho fatto dei piccoli calcoli e sono arrivato alla conclusione che ha 23 anni  6 mesi e 5 giorni meno di me…>>
<< Madonna, ti sei risposto da solo! E poi, scusa, tu hai Simona, ami tua moglie giusto? >>
<< Non lo so. Da quando Gabriella mi ha guardato la prima volta sento dentro di me un vortice di emozioni pazzesco, ogni volta che penso a lei o che c’è qualcosa che riconduce anche lontanamente a lei, praticamente ogni momento. A questo punto comincio a mettere in dubbio il mio amore per Simona, forse a lei ho sempre voluto solo del bene, mentre con LEI, con Lei è tutto diverso.>>

Cercavo di trovare delle attenuanti,ma non era facile: l’età, il lavoro, mia moglie, mia figlia, la scuola e la sua famiglia, che non avrebbe mai approvato, ovviamente, non lo farei mai neanche io se mi ritrovassi in una situazione del genere con Maia.

<< Ma, andiamo. Sei sicuro? >>
<< Certo che lo sono, credi che avrei mai parlato di una cosa così delicata, complessa e impossibile, se non lo fossi stato! >> replicai
<< Bravo, hai detto bene, I-M-P-O-S-S-I-B-I-L-E !! >> disse scandendo bene l’ultima parola.
<< Lo so.>> Furono le uniche parole che mi uscirono dalla bocca. Alzai lo sguardo e vidi che Ian aveva una faccia più dolce.
<< Che c’è? >> chiesi.
<<  Ti stavo guardando gli occhi, non te li avevo mai visti così. Luca, gli occhi raccontano mentre gli uomini mentono.>>
<< Ecco bravo, i suoi occhi mi hanno raccontato qualcosa che non so descrivere, che non riesco a descrivere. >>
<< E lei? >>
<< Lei cosa?>>
<< Lei cosa pensa di te? >>
<< Secondo me? Non lo so: mi guarda spesso, ma forse è solo la mia immaginazione. Figurati se una ragazzina appena adolescente si mette a guardare un uomo sposato, di quaranta anni, con una figlia! Ma alle volte mi sembra tutto il contrario. Non so. Che mi consigli di fare? >> domandai.
<< Io dico di rifletterci tanto, devi capire cosa senti davvero, anche se è una cosa molto assurda. Devi capire i tuoi sentimenti verso Simona, gli atteggiamenti di Gabriella, cosa pensa lei, magari trovando un modo per conoscerla meglio. Ma devi anche ragionare, perché non hai la sua età, sei un uomo, con dei doveri e se tutto finisse male non so cosa accadrebbe. Devi stare attento Luca, molto attento, a ciò che deciderai fare. Ma sappi che qualunque sia la tua scelta io ti sosterrò. >>
<< Grazie Ian, sei un amico. Ma come mai hai cambiato idea? Prima eri arrabbiato.>> gli chiesi.
<< E’ stato il tuo sguardo, non l’avevo mai visto così, cercavi di difendere questa…. “cosa” non so come chiamarla. >> rispose sorridendo . << Si è fatto tardi, devo andare Lù , ci sentiamo o vediamo! Ti accompagno?>>
<< No, grazie preferisco fare una passeggiata, devo schiarirmi le idee e riflettere tanto. Grazie ancora di tutto, Ian.>>
<< Di niente. Ciao! >> mi diede una pacca sulla spalla e andò via.

Feci la mia passeggiata e alle 18:00 tornai a casa con una conclusione: avevo deciso che avrei seguito i consigli di Ian, avrei provato a capire cosa pensasse lei e a conoscerla meglio. Sapevo che stavo iniziando a provare qualcosa di  forte per lei, ma che era sbagliato. Sapevo che, se fosse successo, saremmo rimasti feriti entrambi. Lo sapevo che andavo incontro al dolore, ma continuavo a sbattere la testa contro il muro. Non c’era niente da fare…

Arrivai a casa e Maia mi corse incontro gridando “Papiiii”.
<< Ciao piccola Principessa!>> Le risposi. Al contrario di come facevo sempre quando rientravo a casa, non le chiesi dove fosse la mamma, non mi interessava. Avevo LEI nei miei pensieri.
Simona uscì dalla cucina dicendo “ ciao amore”  “ ciao” risposi freddo.
<< Papà mi fai andare su Facebook?>>
<< Si Maia, ma prima devo fare una cosa io d’accordo? >> fece di si con la testa.
Andai sul suo profilo , trovai uno stato particolare e lo lessi: “Piccola mia   ( si fa per dire) riprenditi presto, senza di te non so stare... Mi raccomando che quello a mare ci aspetta         ( sappiamo io e te ;) ... Ti voglio bene Bì mia !! " 
Capì subito che una sua amica o parente a cui teneva molto non stava bene, non sapevo quanto male stesse, fatto stava che io avrei voluto starle accanto, consolarla e farle sapere che ci sarei stato per qualsiasi cosa.

Ma non potevo, ovviamente e questa cosa mi stava facendo male. “quello a mare ci aspetta ( sappiamo io e te ;)” questa frase continuava a rimbombarmi nel cervello, cosa voleva dire? Io volevo sapere, DOVEVO sapere. No, che stavo dicendo? Io non ne avevo alcun diritto, purtroppo. Ero geloso, tanto.

Ogni volta che la vedevo, anche solo in lontananza, il suo sguardo, il suo semplice “ciao”, mi provocavano qualcosa di un’intensità che non sapevo descrivere. Ho imparato sulla mia pelle che quello che si dice in giro è vero: per affezionarsi ad una persona non bisogna conoscerla da una vita, può bastare anche un solo attimo.

Giorno dopo giorno arrivò il 16 luglio,giorno del saggio. Maia era molto agitata ed emozionata. Io non vedevo l'ora di rivederla.


AUTRICE:  Ciao a tutti :) sono tornata come vedete. Personalmente questo capitolo mi piace molto...spero sia così anche per voi :)
P.S: Tanti Auguri a tutti di buone feste ;)
A presto
-G-

  
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