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Autore: Naech98    27/12/2013    1 recensioni
"devi baciarmi, bambolina." vidi che si stava avvicinando a me, e un "oooh" in tutta la sala si espandeva, deglutii vedendo le sue labbra a cuoricino, farsi spazio nell'aria, per toccare le mie.
"i-io..devo and-are.." strizzai gli occhi balbettando.
"BASTA LA SERATA E FINITA." senti una voce troppo familiare, fin troppo. JUSTIN.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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La stanza era illuminavata solo dal lucetta che era posizionata per far luce ai miei libri, che avevo sulla scrivania di camera mia, era venerdì sera si, invece di divertirmi e scatenarmi, ero qui a studiare. I miei vogliono che io sia tutta perfettina. Io in verità voglio fare tutt'altro. Mi ritengo una ragazza fornutata e non mi lamento e soprattuto a me non manca niente, ho una villa che tutte le ragazzine arrapate della mia età vogliono, i miei lavorona notte e giorno, praticamente sono solissima a casa, tutto il tempo, accettò che c'è la domestica, Isyria, è una donna di una 50 d'anni,fa la domestica ai miei da quasi 30 anni. 

Fui interrotta dai miei pensieri dal mio cellulare, vidi lo schermo illuminarsi "Marco." sbuffai leggendo il nome e rifiutai la chiamata. Marco è il mio ragazzo, anzi, ex. Ci siamo lasciati due mesi fà perchè non prendeva seriamente la relazione, gran figlio di indrocchio che non sei altro, ti faccio una fossa e ti butto lì vivo.

Risi nella mia mente scuotendo la testa, spensi il lumetto, mi alzai dalla sedia provocando un tonfo, e scesi giù per le scale andando in cucina, trovandoci Isyria.
"Ehi bellezza." mi sorrise porgendo il piatto sul bancone.
"Ciao cocca." rise per il mio nomignolo guardandomi.
"Ti ho fatto il chili con la carne." 
"Ohw, che carina, grazie." sorrisi, sedendomi al mio posto, cominciando a mangiare.
"I miei sfasera non tofnano?" prosegui guardandola con la bocca piena.
"Ehi signorinella, non parlare con la bocca piena." rise leggermente porgendomi un bicchiere d'acqua, che io subito lo digeri.
"Scusami..dicevo, i miei stasera non tornano?" finì di mangiare andandomi a sedere sul divano accendendo la tv.
"No..impegni di lavoro, ma sta venendo mia figlia dal Nevada, vuole conoscerti."
"Ohw, intendi Isabella?" feci zip con telecomando.
"Si, ti dispiace se vado a riposare? domani è una giornata lunga, i tuoi hanno ospiti."
"No tranquilla, vai pure, io vado a prendermi una boccata d'aria." gli sorrisi spegnendo la tv.
"Notte signorina." se ne andò in camera sua.
"Notte cocca." urlai e la sentì ridacchiare.

Presi il mio capotto e misi l'Iphone in tasca, aprì la porta e un venticello si fece spazio tra i miei capelli, chiusi la porta di spalle, iniziando a camminare. Arrivai vicino a una panchina e mi posizionai su di essa guardandomi intorno. Ok era deserta, e io inizio ad avere npò paura. 

Sbuffai alzandomi quando sentì una cosa fredda sulla mia tempia, mi immobbilizai strizzando gli occhi e le mie gambe iniziarono a tremare. Mi girai e incontrai due occhi color nocciala, delle labbra a cuoricino e dei capelli tirati su in una cresta.

"C-chi sei?.." strizzai nuovamente gli occhi guardandolo.
"Piccola, non ti voglio fare niente tranquilla." un ghigno si fece spazio tra il suo viso. "voglio solo divertirmi un pò..." prosegui.
"M-mi dispiace, m-ma devo t-tornare a casa." mi girai e inizia a camminare per poi correre, senti dei passi dietro di me e delle braccia avvolgermi la vita, urlai per lo spavento e mi mise le mani davanti alla bocca.
"Shh, non urlare, o dovrò ammazzarti." lo sentì sorridere ed io abbrividì.
"L-lasciami per f-favore.." iniziai a singhiozzare, muovendomi cercando di liberarmi.
"Sta npò ferma, che dianim.." non lo lasciai finire che gli diedi una gomitata sotto ai gioellini che si ritrovava.

Iniziai a scappare e appena arrivai davanti casa mia, cacciai velocemente le chiavi dalla cappotto prendendo la chiave. Quando presi la chiave esatta, la misi dentro alla porta facendo avanti e indietro, entrai in casa e mi accasciai alla porta, chiudendomela alle spalle. 
Respirai a fatica portandomi una mano sul cuore, vidi un ombra davanti a me e inziai ad urlare, mi alzai e corsi su in camera, certo che sto diventando proprio scema..
Mi chisi a chiave poggiandomi sul letto e sentì bussare.

"Amy, apri..sono io." sentì la voce di mio fratello.
"Oh santo cielo, sono davvero scema." aprì la porta portando le mani ai capelli.
"Credo proprio di si..hai corso per tutto il corridoio urlando come una pazza, che succede?" mi accarezzò i capelli e mi abbracciò.
"Niente..un pazzo maniaco mi ha seguito." lo vidi stringermi, mi mancava l'aria.
"Jas-son..ehi..m-mi stai strozzando." risi e mi lasciò.
"Scusami piccola ahah, vado buonanotte." mi stampò un bacio sulla guancia sorridendo.
"Notte cowboy." rise facendo "ciao" con la mano per poi andarsene.

Mi sedetti sul letto, guardando il soffitto, ho paura seriamente, da oggi in poi Amy devi rimanere a casa a cuccia ok..no devo ricoverarmi. Risi mentalmente sbuffando, chiusi piano piano gli occhi, addormentandomi. 
  
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