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Autore: NightWatcher96    27/12/2013    3 recensioni
Mikey ha un cruccio... parlandone con Leonardo, però, riesce a superare una paura da dodicenne. (LxM)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ti prego, baciami, Ronald! Sentirai il mio amore per te!-.

-Josephine... ti ho aspettato così tanto!-.


Una dodicenne tartaruga con la bandana arancione fissava estasiato l'immagine di un vecchio film romantico, stringendo al petto il suo orsacchiotto bianco. I suoi occhi non potevano staccarsi dall'imprimere nella mente quelle labbra premute fortemente di quell'uomo mentre stringeva al petto la donna.

Su uno sfondo con un lago e Londra in lontananza, i titoli di coda iniziarono la loro corsa sullo schermo con una dolce colonna sonora. Mikey era rosso e il suo giovane cuore batteva fortemente. 

-Chissà come si fa a baciare...- mormorò, fissando il suo orsacchiotto: -Magari potresti aiutarmi tu, Rich!-.

La tartaruga sorrise alla sua idea e pensò di imitare le scene più romantiche del film che aveva appena visto: si mise frontalmente, con la tv che emanava lampi bianchi e colorati, per poi avvicinare e poggiare le sue labbra sul muso del pupazzo.

-Mi fai il solletico, Rich!- rise il dodicenne, sospirando un po': -Vorrei provare con una persona vera, però...-.

Avvilito, l'arancione si strinse le ginocchia al petto, incurante che l'ora della nanna era arrivata da un pezzo. Erano le 01.20 di una fredda notte di dicembre e lui era molto triste. Aveva visto Raphael che si vantava di saper baciare; Don aveva già capito come farlo avendolo semplicemente letto.

Non voleva chiederlo a Splinter perché si vergognava.

-Uffa...- borbottò, rannicchiandosi maggiormente sul divano: -Oh... credo che papà mi ucciderà se mi trova ancora sveglio! Ma il film era troppo cool per essere abbandonato!-.

Mikey raccolse la coperta di lana e se la mise addosso, stringendo anche il suo orsacchiotto Richard, detto "Rich". La sua giovane mente era ancora in riproduzione del bacio e fu allora, per la prima volta anche, che sentì qualcosa di strano proveniente dalle sue parti basse.

Accigliato, Mikey si sporse oltre il bordo del divano, assicurandosi che nessuno lo stesse vedendo. Avendo campo libero, deglutì e si concentrò nuovamente sulla specie di palpitazione non affatto dolorosa ma formicolante. Mikey era del tutto ignorante in materia.

"Che cosa mi sta succedendo?" pensò: "Forse ho esagerato con la pizza!".

Involontariamente si appoggiò la mano sulla parte formicolante, sobbalzando come fosse stato punto da un insetto. Sbattendo più volte le palpebre, sfruttò la luce della tv per guardare il suo cruccio. Notò chiaramente un rigonfiamento fra i piastroni che ricoprivano l'inguine.

-Oh, cavolo!- espirò impaurito, sentendo una pressione aumentare sempre più in contemporanea al pensiero del bacio: -Sto morendo?-.

Michelangelo aveva una paura folle ma cercò di concentrarsi piuttosto sul batticuore che stava provando. Qualcosa gli portava a credere che no si trattava di un comune mal di pancia, ma qualcosa che aveva vagamente capito in una spiegazione di Donatello, sulla materia della sessualità.

"Aspetta... Don ha detto che quando abbiamo questa sensazione, significa che siamo eccitati!".

Con questo pensiero, annuì e cercò di concentrarsi su un fumetto o un pizza. Chiuse gli occhi e s'immerse profondamente nei suoi pensieri e stava funzionando, perché l'eccitazione cominciava a diminuire... sino a quando.

-Mikey, sei ancora sveglio?-.

Il dodicenne sobbalzò e cadde dal tavolino, picchiando duramente il suo mento. Gemendo, si ritrovò stretto al petto di un calmo fratello dai profondi occhi ramati.

-Leo?-.

-Mi dispiace averti spaventato- gli sussurrò nell'orecchio, con estrema dolcezza.

L'altro arrossì e distolse lo sguardo: -N... non importa... ma non dirlo al sensei, ti prego!-.

Il quasi quindicenne sorrise e lo prese in stile sposa, poggiandolo sul divano, per poi sedersi accanto. I due rimasero senza parlare sino a quando un colorato annuncio di un nuovo prodotto di patatine emanò lampi colorati nel salotto.

-Che film stavi guardando, Little One?-.

Mikey chinò la testa, arrossendo ancora per la voce sensuale che aveva appositamente marcato il nomignolo utilizzato da bambini. Il dodicenne strinse i pugni sulle cosce, sapendo che se avrebbe rivelato il contenuto del film, non sarebbe scampato a una presa in giro.

-Ehm...- farfugliò: -Se te lo dico, prometti di non ridere?-.

-Sicuro. Puoi fidarti di me, Little One-.

Mikey prese un bel respiro e narrò del film, notando quanto Leo sembrasse estremamente sexy con quella gamba accavallata sull'altro e il lieve sorriso sulle labbra, che indicava la sua massima attenzione. Fu allora che egli si accorse nuovamente della palpitazione localizzata nel membro.

-Mikey, c'è qualcosa che ti preoccupa, non è vero?-.

L'arancione gelò appena ma costruì un finto sorriso, malgrado le sopracciglie inclinate verso il basso lo stessero distorcendo. Scosse nervosamente il capo in negazione e pensò bene di squargliarsela.

-Si è fatto tardi e il sensei mi punirà se mi trova alzato! Beh, buonanott...-.

La mano di Leo gli aveva appena bloccato il polso. Mikey deglutì e si lasciò condurre nuovamente sul divano, seduto e piuttosto vicino all'altro. L'azzurro sorrise ancora e gli prese il mento molto delicatamente, voltandogli il capo per guardarlo negli occhi.

-Little One, cosa nascondi?-.

-Non sono piccolo, anche se tu hai quindici anni, Raph e Don quattordici!- protestò dolcemente Mikey, imbronciandosi teneramente.

Leonardo sorrise con un'espressione che chiedeva "davvero?" e si avvicinò un po' di più con il viso. Ora i loro fiati caldi si abbattevano sulle bocche, annullandosi quasi a vicenda. Mikey deglutì sperando che suo fratello non adocchiasse il rigonfiamento intimo piuttosto evidente.

-Ho capito, forse- emise, infine, l'azzurro: -Hai visto la scena del bacio, vero?-.

Con un flebile gridolino, Mikey si tirò indietro, cercando di negare. Sentì la sexy risata di Leonardo e il suo batticuore aumentò. Un piccolo sorriso crebbe ugualmente sulle sue labbra, però.

-Penso che si possa rimediare al tuo dubbio, Little One-.

Mikey aggrottò la fronte al suo nomignolo: -Guarda che io... umph!-.

Senza parole... il mondo era come fermato. Mikey necessitò di una manciata di minuti affinché si rendesse conto che le labbra di Leo erano dolcemente premute sulle sue, in un bacio appassionante e anche famelico, in un certo senso.

Mikey era rigido, ma gli venne in mente la scena del bacio. Si sciolse alla dolcezza che suo fratello gli stava donando e si lasciò sedurre. Le mani di Leonardo gli si appoggiarono sulle guance, mentre i pollici accarezzano la pelle morbidamente.

"Dove ha imparato a baciare così bene?" pensò Mikey.

La lingua del quasi quindicenne danzava nella bocca del fratellino non più spaventato dal non saper baciare, accarezzando quella del tutto inesperta di Michelangelo, che lasciò fare. Il sapore di tè si mischiò perfettamente alla camomilla che il sensei aveva dato al minore per calmarlo un po' con tutta quella iperattivita.

Il giallo del fiore della camomilla viaggiava con le foglie di tè in un cielo azzurro, con un background infinito di altri mille fiori solleone. Il desiderio di far durare quel magico bacio era intenso.

Leonardo rise, premendo la fronte contro quella di un Mikey che leccò le labbra. I due inghiottirono aria e si guardarono. L'azzurro tirò dolcemente l'arancione fra le sue braccia, lasciando prevalere la posa da sposa.

-Leo...- mormorò Mikey, assonnato beatamente.

-Shh, Little One. E' ora di dormire- zittì dolcemente Leonardo, guardandolo tra le sue braccia.

Spense il televisore e premette un altro bacio sulla fronte del fratellino addormentato, dirigendosi silenziosamente nella zona notte, fermandosi tra un bivio. Leonardo guardò la camera di Mikey parallela alla sua...

"Sogni d'oro, mio piccolo angelo. Scoprirai che un semplice bacio può portare a molto più...".

Leonardo sorrise ancora, dirigendosi con Mikey nella sua stanza, per chiudere dolcemente la porta dietro al suo guscio, felice di aver alleviato il cuore del suo piccolo angelo...

The End


Angolo dell'Autrice

A quanto pare, una camomilla è un toccasana per le mia vena di scrittrice! Non potevo non scrivere questo shounen-ai.

  
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