Titolo: Reach the bottom
Fandom: Real - People / Thirty Seconds to Mars
Personaggi: Shannon Leto, Jared Leto
Autrice: sakura_kinomoto
Raiting: G
Avvertimenti: Commedia, Parodia
Note: Flashfic {velato accenno Slash}
Disclaimer #1: i 'personaggi' appartengono a loro stessi, anche se credo che siano tutti sottomessi a Jared Leto, e questa storia non è scritta a scopo di lucro, principalmente perché se lo fosse, riceverei parecchie denunce.
Disclaimer #2: il tutto è nato durante la deliziosa ora che i suddetti ragazzi ci hanno fatto attendere prima di iniziare il concerto, in cui quattro pazzi [ovvero io, mia sorella, Faith e Davide] hanno formulato le più disparate ipotesi su questo ritardo.
Disclaimer #3: {prometto che è l'ultimo xD } questa è per Faith, My Darling, per le ore su msn a parlare della Diva. Per mia sorella, per le cinque ore di fila al freddo e al gelo. Per i Thirty, anche se loro non lo sapranno mai, perché hanno permesso la realizzazione di un sogno, e perché hanno aumentato la nostra capacità di insultare in inglese.

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Reach the bottom.

Era irrequieto. Molto irrequieto.
Il concerto sarebbe iniziato tra un'ora soltanto e i loro strumenti non erano ancora arrivati.
Era irrequieto. Troppo irrequieto.
Com'era stato possibile? Con chi avrebbe dovuto prendersela? Con gli organizzatori? Con le strade italiane? Con il traffico dell'ora di punta di un freddo martedì di febbraio?
Chiunque passava davanti a quel camerino avvertiva distintamente un'aurea di profonda arrabbiatura, dei continui passi avanti e indietro e una specie di nenia formata da un'unica parola: fuck.
Se avesse continuato così alla fine sarebbe esploso, con conseguente annullamento del concerto, la pre-listening era già irrecuperabile.

- Devi fare qualcosa! - Il chitarrista lo guardò male.
- E cosa dovrei fare? Sai che quando qualcosa incasina un concerto diventa intrattabile! -
- Lo sai benissimo cosa devi fare! - Lo sguardo del Croato non lasciava scampo. Il batterista si maledisse per aver scelto un ragazzo così cocciuto. Si avvicino alla sua borsa e ne estrasse l'unico mezzo che avrebbe potuto calmare suo fratello.

- Posso entrare? -
- Sono arrivati gli strumenti? -
- Non ancora Jared, ma calmati, il gruppo di supporto ha acconsentito a suonare due canzoni in più per farci recuperare un po' di tempo. -
- Tempo?! Come posso fare un concerto in queste condizioni? Senza strumenti! E non trovo neanche più la borsa con i trucchi! -
Gli occhi del cantante percorrevano febbrilmente qualsiasi mobile della stanza.
- Calmati Jared, penso che questo possa aiutarti a tranquillizzarti. -
Estrasse dalla tasca il calmante perfetto. Gli occhi del front man si illuminarono di gioia. Il batterista non avrebbe mai pensato di cadere così in basso pur di tranquillizzare il fratello. Ma vederlo felice non poté che rincuorarlo, almeno non si sarebbe più lamentato.
- Sai Shannon, ho sempre pensato che tu saresti stato un ottimo truccatore, da artista quale sei. Perché non mi trucchi tu, dopo che mi avrai piegato le ciglia? -
Shannon Leto si sbagliava di grosso.
Ora aveva raggiunto il fondo.