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Autore: Paperback White    29/12/2013    1 recensioni
Ambientata nella 9 stagione
*SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER*
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Dopo la morte di Kevin, Cas lontano con una grazia non sua, Sam posseduto da Gadreel e angeli e demoni che lottano sulla terra, Dean ha bisogno di schiarirsi le idee, si rintana in un luogo isolato, ascoltando quello che trasmette la radio.
Pensieri di Dean mentre ascolta La linea sottile di Ligabue.
NB: Consiglio l'ascolto della canzone La linea sottile di Ligabue, mentre si legge la fanfiction.
Genere: Introspettivo, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più stagioni
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Non sono tipo da concedermi momenti di relax. In verità non nè ho proprio l'occasione. In questa occasione meno che mai. Mi trovo in angolo sperduto della vasta America, uno spiazzo libero vicino ad un boschetto.
Fermo l'Impala, deciso a riposarmi un pochino. Basta guidare senza una meta, cazzo ho bisogno di riposo. Scendo dall'auto e mi dirigo al bagagliaio, dove mi attende una bella birra ghiacciata, dentro la mia borsa termica. 
Tolgo il cd che stavo ascoltando e lascio la radio accesa, in realtà nemmeno ho molta volta di ascoltarla ma sarebbe peggio stare in silenzio. Il silenzio fa male, ti permette di pensare, anzi ti ci obbliga quasi. E io non ne ho l'intenzione. Mi appoggio vicino alla portiera dalla parte del guidatore, con la birra in mano. Sospiro beato, mentre un leggero vento mi rinfresca la fronte sudata, entrando piacevolmente sotto la mia maglietta e dandomi sollievo dalla calura estiva. Finalmente un momento di pace, attorno a me non ci sta nulla, solo la tranquillità di quel momento e quella gustosa bevanda che scivola lentamente lungo la mia gola. Mi merito di godere quegli attimi di serenità, se così posso definirla.
Alla radio annunciano una canzone di un cantante che nemmeno conosco, ma la mia pigrizia mi impedisce di andare a cambiare stazione e la lascio andare. Meglio qualsiasi canzonetta che non valga un cazzo, rispetto all'odiato silenzio.

"A mia volta mi fido del mondo, non ti dico le botte che prendo" 
anche io ne ho prese parecchio, amico. Se ci fosse un trofeo per chi ha preso le maggiori inculate del mondo lo vincerei senza alcun dubbio. Quindi fammi largo, bello.
Ridacchio, ancora ho del sarcasmo.
"Non c'è modo di restarsene fuori da ciò che lo rende tremendo e stupendo" 
no ma grazie tanto cojone. Sottolineami il fatto che non ho nemmeno la possibilità di evadere da questa situazione di merda. Ti sei quasi meritato di venir zittito da un altro qualsiasi sostituto, pure la pubblicità radiofonica delle piastelle per il bagno potrebbe essere una valida alternativa al tuo farneticare inutile.
"La canzone rimasta nel tempo, le sorprese che fa il firmamento, ed i primi che mangiano tutto e gli ultimi pagano tutto quel conto" 
credo che tu ti sia perso per strada. Non sapevi come continuare la canzone. Sam avrebbe detto che devo andare oltre le parole che ascolto. Ma tanto ora lui non c'è. Bah, non voglio pensarci, scuoto la testa sempre più convinto di dover cambiare canale.
"Per il cielo è un pò presto"
purtroppo è dannatamente troppo presto. Quanto vorrei farla finita, a volte. Spero che il mio angolo di riposo sia simile a quello di Ash, un bel pub o magari un ristorante dove mangiare torte a vita. Sarebbe un sogno. Ma non mi illudo, il paradiso non ha un posto riservato al sottoscritto.
"Per l'inferno non c'è posto"
magari fosse così, mi avrebbero sbattuto fuori a calci in culo subito, senza subire 40 anni di torture. Di posto ce ne sta pure troppo.
"Per qualcuno è solo buio pesto"
tipo per me? Non ho la minima idea di cosa cazzo fare. Nuovamente solo, senza nessuno, a dover salvare tutta la baracca.
"A mia volta ti apro la casa, e ti trovi davanti un vampiro"
in quella situazione saprei cavarmela alla grande. Fai saltare la testa con un coltellaccio e hai risolto la questione. Non sono proprio loro, il mio problema.
"A mia volta devo succhiare tutto l'amore che riesco a rubare, per me"
in effetti arranco non poco, nel trovare affetto. Qualsiasi persona che ho intorno e che me ne dimostra un poco, se ne va o muore. Mamma, Papà, Jo, Ellen, Bobby, Kevin. Oppure Sam, Charlie e Cas. 
"La linea sottile fra baciare e mangiare"
sono diventate un lusso persino quelle due cose. E dire che sono le cose che preferisco...
"La linea sottile fra venire e partire"
non so nemmeno io so se me ne sto andando o mi sto preparando per il prossimo viaggio, la prossima avventura. Il mio ennesimo tentativo di salvare il culo a tutti. Sorseggio la mia birra, non vorrei pensare ancora ma devo affrontare la realtà. Perchè a quanto pare solo io posso fare qualcosa anche se non voglio. Non ce la faccio ancora ad andare avanti.
"C'è una linea sottile, fra star fermi e subire"
senti lo so. So che se non faccio nulla io nessuno farà nulla. Per me star fermo vuol dire veramente subire tutte le conseguenze con i relativi sensi di colpa. Gli altri possono permettersi questo lusso, io no. Voi potete stare fermi perchè tanto non sapete nulla, e anche se sapeste non potreste fare nulla. 
"Cosa pensi di fare, da che parte vuoi stare?"
non basto me stesso, anche il mondo mi chiede cosa devo fare, mi chiede di prendere una decisione. Non è facile sacrificarsi per tutti ogni volta, non mi concedete un momento di respiro? E' tutta la vita che lo cerco e lo chiedo, e più sembra che finalmente posso smetterla di sbattermi per tutti, più le cose peggiorano. Non voglio stare in questo ruolo di salvatore, non l'ho chiesto io, è questo fottuto destino di merda che mi ha incatenato in una vita orrenda.
"Qualche volta non smetto d'andare, anche se non si sà ancora dove"
infatti non sapevo dove stavo andando, e mi sono fermato. Sentivo il bisogno di farlo, e speravo non avrei dovuto mettermi davanti alla situazione. Ma una volta fermi, è impossibile non guardare in entrambe le direzioni, avanti e indietro.
"A mia volta invecchio alla svelta perchè non rinuncio ad una certa illusione"
di vivere tranquillo? è un illusione? forse il desiderio di serenità mi porterà alla tomba prima del tempo? la mia fretta di sbrigare tutte le faccende per farla finita? Non l'avevo mai vista da questo punto di vista, e naturalmente sto tizio nemmeno ha pensato a me quando ha scritto queste parole, ma mi stanno scavando talmente dentro che ormai ho bisogno di sentirla fino alla fine questa fottuta canzone.
"Una faccia che sembra destino, ed un vecchio che torna bambino"
quando mi hai salvato dall'inferno Cas, non avrei mai immaginato che il tuo volto fosse parte del mio prossimo cammino, che mi avresti accompagnato così a lungo. Un uomo adulto con l'innocenza di un bambino. Quanto mi fai tenerezza e fastidio al tempo stesso. Io non ho mai potuto essere così. Cioè che viaggi mentali mi sto facendo con questa canzone? Passo da un pensiero all'altro con una tale facilità che non riesco a seguire il filo. E' forse questo l'effetto che può produrre la musica? Creare una corrente di pensieri che vaga come un fiume in piena da una parte all'altra ogni riga in modo diverso e imprevedibile. E ci sono dentro, navigo sopra questo fluire continuo.
"E traguardi che sono come partenze ed un tramonto che è come un mattino"
quanto è vero. Ogni volta che risolvo qualcosa immancabilmente peggiora o si muta in altro. Le mie vittorie sono solo l'inizio della prossima battaglia in questa guerra che non ha mai fine.
"Per il cielo è un po presto, per l'inferno non c'è posto, per qualcuno è solo l'antipasto"
io sono arrivato al dolce ormai. Sento che la fine è vicina, e avrà un sapore amaro. Sulla tomba scriveteci -Dean Winchester al servizio dell'umanità dal primo vagito all'ultimo respiro-. Ormai mi manca solo da prendermi il caffè per concludere questa disperata corsa chiamata vita.
"A mia volta mi lascio un po stare, e mi faccio un periodo di mare"
mai, non mi lascio mai stare. Sono il primo a torturarsi e consumarsi, ho una coscienza da masochista, mi tamburella e fustiga ogni minuto. Potessi stare in pace con me stesso almeno un secondo...
"A mia volta non è che mi cerco che non si sa cosa si possa trovare da me"
non mi cerco perchè non ne ho bisogno. Sono sempre pronto e scattante, da bravo soldatino. Esattamente come mi ha insegnato mio padre, sempre pronto a fare il mio dovere. Anche se mi chiedo che cazzo posso fare io da solo sinceramente, sono solo un'uomo. Ma devo compiere la mia missione fino in fondo... vero papà? Hai sempre voluto solo questo per tuo figlio?
"La linea sottile, fra il tuo bene e il tuo male"
il mio bene sarebbe vivere una vita normale fino a che mi è concesso, godere della quotidianità di tutti i giorni e basta. Ma sarebbe il mio male anche, perchè non proteggerei nessuno, nemmeno le persone che amo. E già mi torturo ora che provo a fare qualcosa, figurati. Esatto, il mio bene è esattamente il mio male.
"La linea sottile, fra dormire e sognare"
non mi è concesso sognare. Riposare si, ma non trovo conforto in sogni consolatori, ne ad occhi chiusi, ne ad occhi aperti.
"C'è una linea sottile, fra tacere e subire"
dopottutto si dice che ci tace acconsente no? Quindi standomene in disparte, consapevole della situazione, do il mio assenso a qualsiasi altro dolore vogliano provocare angeli e demoni. Do il mio si alla loro apocalisse, e dovrei stare zitto e subirla.
Uhm, ho la lingua troppo lunga per fare che questo avvenga.
"Cosa pensi di fare, da che parte vuoi stare?"
mi sto schierando sempre di più ormai, sto prendendo la decisione.
"Vuoi vedere che non era niente?"
mi piacerebbe.
"Vuoi vedere che era già tutto lì?"
si, in effetti, ho la risposta già davanti.
"Vuoi vedere che è venuto il tempo"
è il momento di scegliere.
"E che è facile così?"
è facile perchè è l'unica cosa che posso scegliere.
"Fra la voglia e il piacere"
la mia volontà e il mio piacere non contano nulla.
"fra la noia e il bicchiere"
bevo l'ultimo sorso per suggellare la fine della mia riflessione.
"C'è una linea sottile, fra aspettare e scoppiare"
stavo per scoppiare, aspettando di ammetere a me stesso la decisione che già so da tempo, l'unica cosa che devo fare.
"Cosa pensi di fare, da che parte vuoi stare?"
Non vi sono parti in cui schierarsi, ho un mio preciso posto che devo tornare a ricoprire, perchè solo io posso farlo.
"La linea sottile, fra baciare e mangiare, la linea sottile fra venire e partire, c'è una linea sottile fra sta fermi e subire, cosa pensi di fare da che parte vuoi stare?"
Perchè, non lo sai già?

Salgo a bordo della Baby e torno indietro. Stavolta non mi accontento di vincere una battaglia, devo vincere la guerra o morire nel tentativo. 

*****
Piccole note della White.
Buone feste Readers, sono mancata molto è vero... ma nel frattempo ho creato ;)
Questa serie di pensieri, anzi di confronto tra Dean e Liga mi è uscita ieri sera mentre ascoltavo il suo cd... che dirvi, l'ho trovata adatta!
Vi chiedo di tralasciare il fatto che Dean parli ovviamente americano e non possa conoscere l'italiano, concedetemi questa mia piccola fantasia ;P
Ho voluto parlare di un Dean diverso, che analizza se stesso, senza piangere di continuo sugli altri. Non un Dean che dice "mi manca Sam", ma che analizza la sua voglia di fuggire via da tutto questo. Perchè ne sono convinta, con tutto quello che ha passato ormai vorrebbe solo scappare. Ma Dean non è così, e infatti trova la solita forza che conosciamo, ancora una volta <3
Non ho fatto grandi spoiler, è il contesto in cui si trova che potrebbe essere uno spoiler per chi non è arrivato al finale di metà 9 stagione XD
Quindi, detto questo... aggiungo solo che spero tanto che vi piaccia, ho cercato di rendere Dean al meglio, linguaggio "da strada" e sbruffonaggine annessa!
Baci
La vostra White
PS: Il "perso" quando accenno a Sam, Charlie e Cas è perchè appunto sono vivi ma non sono con lui ovviamente XD Mi sono immaginata un Dean solo, come finisce appunto il finale di metà stagione, mentre piange su Kev ç_____ç 
  
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