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Autore: SunBeat    29/12/2013    0 recensioni
-... Finn è morto.- aveva detto senza troppi giri di parole.
Il telefono mi era scivolato dalle mani, non riuscivo a dire niente, non riuscivo neanche a piangere talmente ero incredula.
Da quel momento io avevo smesso di vivere. Non mangiavo, non dormivo e tanto meno cantavo: avevo perso il mio "muso inspiratore".
La maggior parte di noi erano riusciti ad andare avanti, o per lo meno, avevano rièpreso la loro vita a scuola, al college o a lavoro.
Io no.
Io avevo passato l'intero mese a letto, a piangere e a guardare le nostre foto, una più bella dell'altra, ma di andare avanti non se ne parlava proprio.
Lo "stare male" era l'unica cosa che mi restava di lui, insieme ai ricordi, ed io non volevo perdere niente. Io non volevo dimenticarlo.
Genere: Drammatico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Finn/Rachel, Kurt/Rachel
Note: Movieverse, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Era passato poco più di un mese dalla morte di Finn, ma io soffrivo ancora come se fosse ancora quel giorno, quando la sua mamma, Carol, mi chiamò in lacrime.
-Rachel, tesoro, devo dirti una cosa. Forse è meglio che ti siedi...-
Io senza dire una parola l'avevo fatto, mi ero seduta, fortunatamente.
-... Finn è morto.- aveva detto senza troppi giri di parole.
Il telefono mi era scivolato dalle mani, non riuscivo a dire niente, non riuscivo neanche a piangere talmente ero incredula.
Da quel momento io avevo smesso di vivere. Non mangiavo, non dormivo e tanto meno cantavo: avevo perso il mio "muso inspiratore".
La maggior parte di noi erano riusciti ad andare avanti, o per lo meno, avevano rièpreso la loro vita a scuola, al college o a lavoro.
Io no.
Io avevo passato l'intero mese a letto, a piangere e a guardare le nostre foto, una più bella dell'altra, ma di andare avanti non se ne parlava proprio.
Lo "stare male" era l'unica cosa che mi restava di lui, insieme ai ricordi, ed io non volevo perdere niente. Io non volevo dimenticarlo.
Dopo il funerale ero rimasta qualche giorno a Lima insieme a sua mamma, non potevo abbandonarla, e tanto meno farle mettere via le cose di Finn da sola, quindi io e Kurt ci eravamo canditati per fare noi il lavoro sporco.
Quella era stata l'esperienza più difficile che io avessi mai dovuto affrontare.
Io non volevo buttare via niente, perchè ogni cosa che vi era in quella stanza aveva un ricordo di lui: dai vestiti, alle foto, al suo profumo.
Ricordo ancora quella sensazione di vuoto e di rotto che sentivo dentro di me, quei pezzi frammentati del mio cuore che tanto mi facevano male e che facevano male tutt'ora.

-Rachel?-
Kurt aveva, fortunatamente, interrotto i miei pensieri.
-Mmh..- avevo risposto in mezzo alle lacrime.
-Come stai oggi?-
Come risposta avevo iniziato a piangere.
Lui mi abbracciò forte, e mi strinse a se mentre le sue lacrime mi rigavano le guance.
-Andrà tutto bene, Rachy, vedrai- aggiunse anche se sapeva che non sarebbe mai stato così.
-No, non è vero. Avremmo dovuto sposarci Kurt, a mesi, avevamo progettato tutta la nostra intera vita. E la sua morte si è portato via con sè anche quella attuale. Non voglio ricominciare, nn voglio riprendere la mia vita da capo, senza di lui. E' una cosa che mi rifiuto di fare.-
Lui non disse niente e mi strinse ancora più forte a sè, cullandomi fino a quando non dovette uscire per fare delle commissioni.
-Sei sicura che starai bene?- mi chiese.
Io annuii soltanto.
Quando sentii la porta chiudersi mi alzai e girovagai un po' per casa senza una vera e propria direzione, avrei solo voluto accartocciarmi nelle braccia del mio gigante...
Kurt aveva lasciato un flacone di pastiglie sul tavolo, con un'etichetta con su scritto: ANTIDEPRESSIVI.
Così tornai a letto con l'intenzione di prenderne un paio, almeno avrei potuto dormire quasi serenamente.
Con un bicchiere d'acqua ne buttai giù una piccola manciata e mi addormentai secca.
 
-Rachel, amore-
-Finn, sei vivo?!-
-No, tesoro. Sei bellissima, mi sei mancata tantissimo.-
-Anche tu, da morire. Perchè lo hai fatto? Perchè mi hai abbandonata?-
Lui in risposta pianse.
-Non te ne dovrai più preoccupare ora.-
Io lo guardai mentre piangeva, mi sfiorò la fronte e allora capii.
 
"In un momento in cui ero sotto la prima piccola manciata di farmaci uscii di testa, e senza accorgermene buttai giù un'altra dose di medicine, e poi un'altra ancora. Avevo intossicato il mio corpo. In quel preciso momento vidi Kurt rientrare a casa con delle buste della spesa urlando: -Rachy sono a casa!-, ma io non risposi.
Poi assistetti ad una scena addiacciante. Kurt entrò in camera mia, ed io ero rovesciata a terra, con il flacone di medicine accanto a me vuoto. Mi strinse e mi scosse, e allora capii che ero morta, che inconsapevolmente mi ero uccisa."
 
Finn tolse le mani dalla mia fronte mentra continuava a piangere.
-Io non volevo farlo, Finn, io volevo solo dormire, lo giuro!-
-Lo so piccola, lo so.-
Mi cullava e mi baciava la fronte, quindi io smisi di piangere e lo guardai.
-Adesso staremo insieme per sempre?- gli domandai.
-Si- rispose.
Gli accennai un sorriso e ci alzammo.
-Dobbiamo andare.- disse
-Dove?-
-Ti faccio conoscere mio papà-
Allora capii che eravamo in paradiso.
Mi dispiaceva per tutti coloro che avevo lasciato, ma ero con Finn, e tutto si sarebbe sistemato.
  
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