Mi svegliai, aprì lentamente gli occhi e vidi soltanto la bottiglia di Vodka liscia vuota sul pavimento.
Mi alzai e mi investì un grande mal di testa, i miei vestiti e il mio alito puzzavano di alcool, il mio trucco era colato, sentì il rumore della doccia, mi girai e vidi che il letto della mia amica era vuoto, tra tre ore sarebbe partito il nostro treno per Roma.
Quel treno era l’unica nostra via d’uscita da questa vita che ci opprimeva e che ci aveva reso delle ragazze senza futuro che ormai avevano provato qualsiasi tipo di sballo.
Roma era soluzione per rifarci una vita nuova e lasciare il nostro passato disastroso a Firenze.
Le valige erano già pronte sulla soglia di casa, la mia amica uscì dal bagno, ancora stordite dall’alcool ci salutammo, entrai in bagno e guardai allo specchio la mia faccia pietosa, non volevo più finire così.
Mi feci una doccia veloce e mi vesti di corsa, una maglia della Doomsday con un serpente attorcigliato su un teschio , dei jeans grigi e delle Jordan rosse e bianche, la mia amica invece si mise i leggins, i suoi inseparabili anfibi e la sua maglia preferita, quella dei Ramones.
Chiamai un taxi, ci truccammo e, con tutta l’adrenalina in corpo che avevamo per colpa dell’alcool, prendemmo le valigie e salimmo sul Taxi, destinazione Firenze Santa Maria Novella.