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Autore: telesette    30/12/2013    1 recensioni
[Ti voglio bene Denver]
Ormai era passato diverso tempo, da che Denver era entrato a far parte delle loro vite, e il simpaticissimo cucciolone verde aveva imparato a leggere fin troppo bene nel cuore delle persone. Il dinosauro era un puro, sia nei modi che nella semplicità, e questo forse lo rendeva una preda fin troppo facile nel mondo attuale: nessun tirannosauro può essere più vorace nell'appetito, rispetto alla fame di denaro degli industriali, o dei capisaldi d'azienda desiderosi di imporre il loro marchio dovunque; nessuno pterodàttilo potrà mai dirsi più elevato dell'ambizione umana, specie quella di chi vuole fare carriera a tutti i costi; così come nessun velociràptor potrà correre più svelto del progresso tecnologico, o della smania di innovazione, a danno dei valori fondamentali e al sapore stesso della vita...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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***

Ti voglio bene Denver ( Denver, the Last Dinosaur ) è un cartone animato francese/statunitense, creato dalla "World Events Productions" nel 1988, e trasmesso in onda in Italia per la prima volta su Italia1 nel 1989.
Un gruppo di ragazzini californiani: Wally, Mario, Casey, Jeremy, Talpa e Margot, rinviene per caso un grosso uovo preistorico. Dall'uovo sbuca fuori un cucciolo verde di dinosauro che, simpatizzando subito coi ragazzi, viene affettuosamente chiamato da questi col nome della città capitale del Colorado. Denver si scopre essere un provetto skater e un chitarrista eccellente, affetto da un'ossessione morbosa verso le patatine fritte, oltretutto è in grado di comprendere e parlare in certa misura il linguaggio umano.
Purtroppo diverse persone, tra cui anche scenziati e zoofili, cercano con ogni mezzo di mettere le mani su un dinosauro in carne ed ossa. Soprattutto il multimilionario Morton Fizzback, il quale vorrebbe farne un'attrazione commerciale, compare più volte nel corso della serie per impadronirsi di Denver. Senza contare poi i tiri mancini, e le prepotenze ai danni dei nostri amici, per mano del bullo Nick e dei suoi scagnozzi.

 

clicca qui per vedere la sigla originale:
http://www.youtube.com/watch?v=Xl1DTcY_6uE

 

 

Denver torna a casa
( immagini tratte da internet )

 

Jeremy e gli altri non potevano credere alle loro orecchie.
Da che i frammenti dell'uovo di Denver avevano preso a brillare inspiegabilmente, in un modo molto diverso dal solito, sembrava quasi che quell'involucro dai poteri straordinari stesse ora parlando con loro con una voce umana.
In breve, l'uovo intendeva spiegare ai ragazzi che la situazione si stava facendo oltremodo pericolosa: con tutti gli affamati di conoscenza, nonché gli speculatori del calibro di Morton Fizzback in circolazione, era pressoché impossibile riuscire a mantenere il segreto sull'esistenza di Denver.
L'uovo spiegò loro anche che, riunendo assieme i pezzi del guscio, era possibile trasformarlo in una capsula spazio-temporale per viaggi di sola andata. Cioé, in pratica, stava chiedendo loro di aiutarlo a rimandare Denver a casa e in modo definitivo... troncando del tutto i ponti con la civiltà moderna, lontano sia dagli amici che dai nemici.

- Ma non è giusto - obiettò subito Mario. - A Denver piace qui, perché dovremmo mandarlo via?
- E' persino più figo di me... con gli occhiali, intendo - fece eco Talpa.
- Ragazzi, parliamone - mormorò Wally debolmente. - Tutti noi vogliamo bene a Denver ma, se diamo conto ai fatti, dobbiamo ammettere che i rischi per lui sono aumentati...
- Sono d'accordo - annuì Jeremy. - E' triste a dirsi ma, se noi non abbiamo da nascondere la nostra esistenza al mondo e Denver invece sì, è ovvio che la società non permetterà mai a un dinosauro di vivere tranquillamente per quello che è!
- Ehm, fratello, ti spiacerebbe spiegare in modo "comprensibile" per noi poveri mortali ?!?
- Intendi tipo: spiegazione-ultra-semplificata-per-bimbominkia-deficiente?
- Ah, parli troppo da scienziato - borbottò Mario, grattandosi la nuca. 
- Io credo che la cosa migliore da fare sia parlarne con Denver - tagliò corto Wally. - E' giusto che lui capisca, perché è più sicuro per lui tornare definitivamente a casa, anche se a noi dispiace... dobbiamo pensare prima di tutto al suo bene!

Gli altri si dissero d'accordo, seppure a malincuore.
Ormai era passato diverso tempo, da che Denver era entrato a far parte delle loro vite, e il simpaticissimo cucciolone verde aveva imparato a leggere fin troppo bene nel cuore delle persone. Il dinosauro era un puro, sia nei modi che nella semplicità, e questo forse lo rendeva una preda fin troppo facile nel mondo attuale: nessun tirannosauro può essere più vorace nell'appetito, rispetto alla fame di denaro degli industriali, o dei capisaldi d'azienda desiderosi di imporre il loro marchio dovunque; nessuno pterodàttilo potrà mai dirsi più elevato dell'ambizione umana, specie quella di chi vuole fare carriera a tutti i costi; così come nessun velociràptor potrà correre più svelto del progresso tecnologico, o della smània di innovazione, a danno dei valori fondamentali e del sapore stesso della vita...

- Baciosauro - fece Denver commosso, quando Wally e gli altri gli spiegarono la situazione.
- A tutti noi piacerebbe tenerti qui, Denver - disse Wally sincero. - Purtroppo non possiamo nasconderti per sempre: gente come quel Morton, e come lui tantissimi altri speculatori, cercheranno sempre di metterti in una gabbia!
- Oh mamma saura! Perché, che ho fatto?
- Niente, Denver - sorrise Jeremy per tranquillizzarlo. - Purtroppo esistono persone molto più cattive di altre, a cui non interessa del male che possono fare agli altri, e noi vogliamo solo proteggerti da queste persone!

Pure con una certa difficoltà, Denver capì istintivamente il senso del discorso. 
Wally e gli altri impiegarono diverse ore, per mettere assieme i pezzi dell'uovo, ma con pazienza ( e vari flaconi di colla ) il guscio era di nuovo integro... salvo l'ultimo pezzo da chiudere, una volta richiuso Denver al suo interno.
Purtroppo era arrivato il momento di salutarsi.
Niente più corse sfrenate sullo skateboard, assòli spaccatimpani di chitarra elettrica, e neppure le risate e la gioia di stare assieme...
Anche le code al supermercato, per procurarsi la scorta industriale di patatine fritte, sarebbero state motivo di nostalgìa.

- Ci mancherai molto, Denver - fece Wally, affondando il volto nel petto morbido e caldo del dinosauro.
- Cerca... sì, cerca di non fare indigestione con le radici - aggiunse Jeremy, soffiandosi il naso.

Mario e Talpa singhiozzarono, abbracciando l'amico in partenza, allorché Denver si sciolse in lacrime a sua volta.

- Per tutti i fossili, che tristezza!
- No, non va bene piangere - osservò Wally, sforzandosi invano di asciugarsi gli occhi. - Non è giusto per Denver... dobbiamo essere felici per lui, perché torni a casa sereno!
- Fai presto a parlare - scattò Mario furibondo.
- Tu non devi lasciare il cuore della California, per un mucchio di sassi preistorici - aggiunse Talpa.
- Piantatela - intervenne Jeremy severo. - Non è facile, per nessuno di noi, ma è la cosa giusta da fare: Denver deve vivere libero a casa sua, dinosauro tra i dinosauri, non come una bestia rara!

Piangendo sommessamente, i ragazzi convinsero Denver ad entrare nell'uovo e sigillarono il pezzo per chiuderlo. La navicella era pronta a partire e, brillando intensamente di luce propria, Wally e i suoi amici capirono che il viaggio di Denver era appena iniziato.
A quel punto, però, accadde una cosa imprevista.
Sfondando il guscio dall'interno con le zampe posteriori, Denver saltò fuori giusto un attimo prima che l'uovo scomparisse nel suo luogo d'origine. A quanto pare, il caro cucciolone verde non voleva proprio saperne di fare il dinosauro qualunque.

- DENVER - urlarono in coro i ragazzi, correndo ancora una volta ad abbracciarlo.
- Ehilà, ciao - sorrise Denver, lasciandosi fare le feste. - Casina casetta, mamma sauretta... ma questa che ho è proprio perfetta!

FINE

***

Angolo Comico

Chiuso nel suo ufficio intanto, Morton Fizzback stava leggendo il giornale, quasi divertito da ciò che vi era scritto.

- Questa poi - esclamò beffardo. - Un pazzo italiano ha inteso scrivere delle fanfiction su Denver... Come se potessero interessare a qualcuno, mah! Figuriamoci: vecchia com'è, la serie del dinosauro verde ha già fatto il suo tempo; bisognerebbe puntare oltre, magari posso convincere gli animatori giapponesi con un contratto!

In quella squillò il telefono.

- Pronto? Sì, sono Fizzback, mi dica... COOOSAAA ?!?

Al cinico aguzzino, per poco non cascò di mano la cornetta, quando l'autore gli comunicò la notizia che la gente era ancora interessata a Denver.

- Mi prendi in giro, telesette - urlò. - Vogliono ancora quel muso verde? Ma è grandioso, splendido, meraviglioso! Urge una campagna pubblicitaria: cartelloni, volantini, radio, televisione...

E mentre Morton fantasticava nuovamente su qualcuno dei suoi sporchi piani, per costringere Denver ad entrare a far parte dei suoi loschi affari, un urlo sommesso di adulti col cuore di bambini levava al cielo un caloroso augurio di...

BUONE FESTE !!!

   
 
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