TOKIHA TAKUMI

 

«Tu lo sapevi?»

   In piedi accanto alla finestra dell’aula, durante l’intervallo fra un’ora di lezione e l’altra, il ragazzino annuì, e tutti i suoi compagni lo fissarono con tanto d’occhi, in un perfetto mix di invidia e ammirazione.

   «Tutte agli altri, le fortune!»

   «No, dico, hai vissuto gomito a gomito con una ragazza per un intero anno?!»

   «Vergogna, Tokiha-kun! Avresti dovuto dircelo!»

   «Non potevo, mi spiace» si scusò lui. Akira aveva avuto ragione, pensò, quando aveva detto che non appena la verità sarebbe venuta a galla, sarebbero entrambi stati presi d’assalto dagli altri studenti per la loro scandalosa, fortunata ed invidiata convivenza dell’anno passato al dormitorio maschile del Fuuka Gakuen.

   «E ci credo, altrimenti, se si fosse sparsa la voce, vi avrebbero divisi all’istante» convenne qualcuno.

   Takumi si astenne dal rivelare che, con tutta probabilità, l’allora direttrice sapeva ogni cosa.

   A quel punto, però, com’era prevedibile per chiunque, meno che per quell’anima pura del giovane Tokiha, uno dei suoi compagni pose la prima delle domande più scomode.

   «Di’, ma almeno vi siete divertiti?»

   Lui corrucciò la fronte. «In che senso?» Gli altri esibirono il più eloquente dei sorrisi e Takumi, rosso in volto per l’agitazione, dovette affrettarsi a ribattere: «No, no! Che vi salta in mente?!»

   «No?» ci rimasero male in due.

   «Non avete nemmeno fatto quello?»

   «No!» esclamò il poveretto, senza voler indagare sull’esatto significato di “quello”. «E comunque anch’io all’inizio non ne sapevo nulla» precisò, ond’evitare nuove maliziose insinuazioni. «L’ho scoperto per caso solo all’inizio del secondo semestre.»

   Calò il silenzio per qualche attimo. Poi: «“Per caso”?»

   «Non te l’ha detto lei?»

   «E com’è che l’hai scoperto?»

   Takumi divenne rosso fino alla punta delle orecchie. «N-Non ha importanza…»

   «Non ti è mai venuta voglia di spiarla mentre era in bagno?»

   «No!» scattò di nuovo, ormai sul punto di andare a fuoco per l’imbarazzo. «Per chi mi avete preso?!»

   «Ci avrei scommesso che non era il tipo» commentò un ragazzo insieme ad un altro.

   Un terzo scosse il capo con aria scoraggiata. «Che fesso…»

   «Non sarebbe stato corretto nei confronti di Akira-kun» dichiarò Takumi, giustificando così la propria mancanza di iniziativa e difendendo al contempo l’onore della fidanzatina.

   «Vi sarete almeno baciati, voglio sperare.»

   Il ragazzino tacque, chiudendo la bocca di scatto ed abbassando d’istinto lo sguardo, rivelando così la propria colpevolezza.

   «Lo sapevo che non era del tutto tonto!» concluse qualcuno di loro, risollevato.







Sono partita da Takumi per pura praticità: mi veniva più semplice parlare di lui.
Non so ancora su chi verterà la prossima, ma qualche vaga idea ce l'ho già. Quel che è certo, però, è che mi piacerebbe tantissimo analizzare singolarmente ognuna delle dodici HiME ed i loro comprimari.
Detto questo, ringrazio tutti i lettori e mando un bacio alle mie fedelissime NicoDevil (che mi ha ispirato questa raccolta), Chiarucciapuccia, Hinata_chan e Atlantislux. ^^
Alla prossima,
Shainareth