LA
VITA SEGRETA DI UN FIGLIO DI MARTE
PROLOGO
Un altro giorno
pacato; inizio a rimpiangere la guerra, la sete di potere.
Sono rimasto in
Italia, dove tutto è cominciato; dove sono nati Romolo e
Remo.
È passato molto
tempo, dopo che i gemelli si sono uccisi a vicenda; uno a colpi di
spada e l’altro
per rimorso, ho deciso, come tutti gli altri dei che la natura umana
andava
frenata e messa sotto controllo.
Gli uomini hanno
imparato a non sfidare noi dei, sono cresciuti hanno sviluppato una
tecnologia
degna di essere definita moderna. E nel mentre di questa crescita noi
siamo
rimasti a riposo.
Ma le armi potenti
che stanno sviluppando ci hanno ridestato dal nostro lungo sonno.
Abbiamo ripreso ciò
che ci apparteneva in pochissimo tempo.
Ma il tempo cambia
le cose e dopo questo lungo sonno di tempo ne è passato
moltissimo; ci siamo
imposti con facilità e gli uomini sono tornati a venerarci
con terrore.
Uomini e dei. In
cosa differiamo?
L’immortalità è un
bene prezioso è questo che ci ha
cambiato così tanto…
Essere immortali fa
in modo che su di te passino migliaia di anni e dopo tutto questo tempo
non si
è uguali; anche gli umani dopo tante generazioni sono
cambiati, non hanno più
il sangue combattivo di Roma, ora sono molli e remissivi.
Oggi è nato un
altro figlio di Roma, sono andato a fargli visita; mettere fine alle
sue
sofferenza da uomo.
Sono arrivato
tardi. Era sparito; sua madre era furba, lo aveva capito.
Aveva capito quello
che avrei fatto al bambino; non mi preoccupo molto della sua
sopravvivenza, non
resterà vivo a lungo, ci penseranno i mostri.
Ma ho dovuto punire
la ragazza, non devo dimostrarmi molle; sono il dio della guerra.
Credo che andrò al
suo funerale.
Ma la cosa che mi
preoccupa è che nonostante tutto gli uomini non si sono
arresi, resta in loro
la speranza.
Me lo ha dimostrato
quella madre che ha nascosto suo figlio dal mio dono. È
morta per suo figlio.
Si può definire
stupidità? O è qualcosa di più grande?
Speranza.
Credo che avvertirò
gli altri dei, non ci possiamo permettere pigrizia; non ora.
Non ora che abbiamo
appena consolidato il nostro potere.
Nel mondo perfetto che abbiamo creato basta solo una scintilla per scatenare un incendio.
NOTA DELL'AUTRICE: Salve,
questo prlogo è dal punto di vista di Marte, una spece di
diario; ma dal prossimo capitolo ci sarà la narrazione della
vita del figlio del dio della guerra. Spero che la mia idea vi sia
piaciuta; lasciatemi un commento con dei consigli e/o correzioni.