Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Mirkodancer    23/05/2008    5 recensioni
Perché non sono lì con te? Perché non sono lì da te? Devo pensare che è come se fosse stata solo un’avventura, forse tornerò da te , prima o poi. Lo spero. O forse no. La ferita si riaprirebbe nell’istante in cui dovrei lasciarti ancora e non voglio soffrire, anche se so che mi accoglierai sempre a braccia aperte.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lady L
Lady L.
Di Mirko T.

Sto andando via.
Ancora una volta lascio tutto alle spalle. Viaggiano con me i ricordi che domani si trasformeranno in nostalgia e poi malinconia. Nostalgia di te. Nostalgia dell’aria fredda, nostalgia di quel sole oscurato dalle nubi. Già , anche adesso il sole non è visibile. E’ sera e dall’alto io ti guardo con le tue lucci soffuse che ti circondano, ti abbracciano. Ho assaporato neanche la metà di te , ma so che ogni ponte sarà libero per quando io sarò pronto a tornare.
Quante cose si possono ammirare dall’alto, di sera , quando la luna prende posto tra il cielo eclissando il sole che tu ,quasi mai, vedi.
Luci rossi delle auto sono ancora ben visibili. Sono tante le auto che viaggiano su quei ponti , che fanno parte di te. Chi sa quante persone adesso stanno tornando dalla propria famiglia , troveranno una cena appena sfornata. Ed io? Io non sono su nessuno di quei ponti. Io li so supero, li sorvolo ma so che in te almeno un pezzo della mia anima è restata e sempre sarà lì, anche se dovesse sprofondare nel profondo di quelle acque che ti accarezzano perennemente.
Sono stato con te così tanti giorni e potrei parlare di tutte le cose che ho visto, ma adesso ho solo voglia di notare ciò che sotto i miei occhi è presente. La tua magia, con le luci chiaro scure, gli edifici che si ergono attorno a te, gli amici ponti , i quali vogliono saldare i legami con ogni parte della tua terra. Fratello fiume ti abbraccia e ti accompagna , di notte, di sera e di giorno.
Perché non sono lì con te? Perché non sono lì da te?
Devo pensare che è come se fosse stata solo un’avventura, forse tornerò da te , prima o poi.
Lo spero. O forse no. La ferita si riaprirebbe nell’istante in cui dovrei lasciarti ancora e non voglio soffrire, anche se so che mi accoglierai sempre a braccia aperte.
Prendiamo sempre più velocemente quota ed inevitabilmente alcuni particolari diventano sbiaditi e confusi. Provo ad immaginarli ma non ci riesco. Sei così unica che neanche un ragazzo pieno di fantasia , come me, può creare nella sua mente. E’ un fascino che non posso eguagliare né scrivendo, né pensando.
Parlerei per ore e ore, starei sveglio con te tutte le notti per scoprire cose nuove , per conoscere ogni angolo della tua anima. Sì, tu ne hai una. O almeno io sono sicuro che tu ce l’abbia. Anche nell’angolo più remoto di te, so che c’è ed è felice quando altre persone, come me, provano lo stesso affetto nei tuoi confronti.
E non sono geloso, tu sei di tutti. Così come sei appartenuta a me , appartieni ad altri e sarai ancora di tutti coloro che ti vorranno conoscere.
So che presto qui, dall’alto , vedrò padre oceano e mi rimbocco le maniche perché non voglio perdere l’ultima occasione che ho per osservarti.
Adesso sono esattamente sopra di te, e tu al di sotto non ti accorgi che io sono sempre più in alto. Vivi tranquillamente la tua frenetica vita, perché sai che milioni di persone come me verranno e poi dovranno , anche se non per scelta loro, lasciarti.
Un poco ti capisco , ormai è un poco come una routine per te, sei abituata. Chi sa quanto male doveva farti tanto tempo fa. Sicuramente neanche la metà del dispiacere che provo in questo momento per il mio necessario abbandono.
Sono davvero stanco, privo di energie dopo così tanti giorni vissuti pienamente, ritmi frenetici ai quali tu sei ben abituata, do un ultima occhiata al grande occhio[*] che gira lentamente in un punto ben preciso. Chi sa quante persone stanno godendo da lì le tue meraviglie. Ma io sono sempre più in alto di loro, di te. Sempre più lontano dalla tua terra e sempre più prossimo alle cattive nuvole che mai ti permettono di giocare con il sole.
Ecco che esse mi inghiottono , si chiudono come una saracinesca davanti a miei occhi sbarrandomi la vista.
Ora non mi resta altro che dirti un caloroso arrivederci. Caloroso saluto, così il perenne freddo che ti fa compagnia possa andare un po’ in vacanza.
Mentre le nuvole mi accompagnano verso la strada di casa, chiudo gli occhi, pensando a te , a quanto sei affascinante. Penso a quanto il tuo nome sprigioni in me entusiasmo , ammirazione, gioia. Quanta storia che porti con te, e sono il ragazzo più onorato di averti vista, conosciuta, apprezzata così come sei. Semplicemente fantastica.
Arrivederci casa dolce casa.
Arrivederci Lady London.

Fine

* Il grande occhio è la metafora della ruota panoramica situata a Londra.

Nota dell’autore : Una breve storia dedicata ad una città che , purtroppo, ancora non ho avuto l’onore di conoscere, di ammirare e di apprezzare. Penso di amare questa città, sarà per la lingua che si parla ma sono quasi drogato da essa. Spero di poter confermare ciò che ho scritto nella storia!


Scritta il 23 maggio 2008
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Mirkodancer