Era da tanto ormai che non ritornavo da i miei nonni a Stratford, tre anni. Quando ero più piccola passavo tutte le estati lì, i miei genitori hanno un lavoro che li tiene occupati tutto il giorno e io non potevo passare le giornate da sola, ma adesso ho 17 anni e posso anche fare a  meno di loro. Questa estate ho deciso di ritornare li, è tanto che non vedo i miei nonni e poi mi mancano i miei amici Chaz, Ryan, Christian, Caitlin e soprattutto Justin. Lui, il primo ragazzo capace di farmi sciogliere con un sorriso e farmi prendere la mia prima cotta. Lui, mio primo ragazzo.

Quando  Justin ricevette una chiamata da un certo Scooter il mio cuore si fermò. Lui non sapeva come dire che avrebbe dovuto trasferirsi ad Atlanta ed iniziare una nuova vita dove tutto era diverso e soprattutto dove non c’era più tempo per i suoi vecchi amici.
Fu allora, da quando Justin partì, che non riesco ad aprirmi o ad instaurare un rapporto con dei ragazzi; le uniche persone di cui mi fido, nonostante non siano sempre accanto a me fisicamente sono i miei amici che ho lasciato a Stratford, quando avevo 14 anni. Nonostante la distanza ci sentiamo sempre e ci raccontiamo le nostre giornate. Poi a volte si riprende il discorso di Justin, ed è li che crollo. Mi manca. Mi manca un casino. Mi manca tutto di lui. Non mi basta parlare al telefono con lui per due minuti una volta al mese, è troppo poco…
Adesso mi ritrovo sola in un aereo diretto a Stratford e la cosa che mi mantiene felice è il pensiero che appena arriverò in aeroporto ci saranno i miei amici che mi aspettano lì a braccia aperte e il pensiero che presto rivedrò lui, Justin, che finalmente ritorna nella sua città d’infanzia dopo un lungo tour mondiale.

Sono sicura che questa sarà un’estate indimenticabile.