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Autore: little devile    02/01/2014    10 recensioni
Amo il mio lavoro, procurare delle parrucche alle persone che ne anno bisogno, però io non uso il solito materiale che si usa per fare e parrucche, io uso qualcosa di veramente speciale.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il parrucchiere
 
Ho una passione sfrenata per i capelli, per questo ho aperto un negozio di parrucchiere e parrucche, così da poter soddisfare ogni tipo di persona. E soddisfare anche i miei desideri più profondi.
 
Questa mattina in negozio è entrata una donna con dei bellissimi capelli rossi. Con voce molto dolce mi domanda se le posso fare un taglio di capelli alla moda, con molta gentilezza le dico di sedersi sulle sedia in modo che le possa fare uno shampoo. La donna si siede e chiude gli occhi in modo che non le possa entrare il sapone negli occhi, mentre la faccio la shampoo. Le guardo i capelli, così rossi e lunghi, ben curati, sarebbe un peccato tagliarli le dico, lei con un dolce sorrisino mi dice che si è stufata di quel taglio e che è arrivata l'ora di cambiare. Beh, allora non posso fare alto che accontentarla.
 
Passano cinque minuti e ancora continuo a lavare i capelli, non posso fare a meno di guardare quella chioma con avidità, ancora non posseggo una parrucca di quel colore così intenso, devo avere quei capelli.
- Prego signorina, venga con me nell'altra stanza. – Le dico educatamente.
- Come scusi? – Domanda lei, un po’ confusa.
- Mi segua, così potremo procedere con il... taglio. – Le spiego gentilmente.
- Oh sì… certo. – Detto questo si alza dalla sedia e mi segue.
È stato piuttosto facile convincerla.
Lei deve essere nuova del posto, perché tutti i miei clienti… quelli ancora in vita almeno, sanno che per il taglio devono andare in un’altra stanza. A dire il vero ci sono due stanze: una serve per il vero taglio dei capelli, l’altro… serve per i miei esperimenti. In questo preciso momento sto portando questa donna nella seconda stanza.
Per lei non ci sarà scampo… i suoi capelli saranno miei.
 
Eccoci, ora posso procedere, ora posso tagliare quei capelli così belli. ‘Devo... devo trovare una sega, non posso rovinare questi capelli meravigliosi’ penso tra me e me. Anche se i capelli sono rossi, quasi come il sangue devo fare attenzione. Non voglio rischiare di rovinarli con qualche schizzo di sangue.
- Signorina, si può sedere sulla sedia, io arrivo subito. – Le dico.
- Ok, posso farle una domanda? –
- Si, certamente. -
- Perché la stanza è così buia? -
- Non si preoccupi, tra poco accenderò la luce e tutto le sarà più chiaro… molto più chiaro. -
- Va… bene, io mi metto qui. – Dice quasi tra se e se. Si vede che la situazione la sta mettendo in agitazione. L’intera faccenda è piuttosto strana anche per me. Nessun parrucchiere come si deve fa spostare i suoi clienti da una stanza all’altra.
La donna va verso la poltrona color ruggine, ma subito la fermo, non è quello il suo posto.
- Oh no, deve stendersi sul lettino. – Le dico sorridendo.
- Sul lettino? Mi sembra una cosa strana. Che motivo c’è di stendersi su un lettino per farsi tagliere i capelli? – Domanda con cautela.
Sono nei guai, nessuna donna ha mai fatto domande di questo genere. Sembra che il piano stia andando in fumo.
Devo fare le cose con molta cautela.
- Non c'è niente da capire, lei deve stare solo sdraiata sul lettino. – Cerco di spiegarle con calma… poi mi viene in mente un’idea. Un’idea scema, ma spero che possa funzionare.
Mi avvicino a lei con molta calma, di certo non voglio spaventarla con la mia vicinanza.
Le orrido, - io ho una tecnica molto speciale per tagliare i capelli – le dico con calma, - in… India ho studiato una tecnica per tagliare i capelli e far rilassare le persone. – Lei mi guarda incuriosita, corruga la fronte e stringe le mani nei pungi. Non so cosa vuol dire questo atteggiamento.
Mi sa che sono nei guai, sto mandando tutto a puttane… questa è la prima volta. Mi trovo in serie difficoltà.
Le sorrido ancora e invento un’altra scusa, sperando questa volta di convincerla a sdraiarsi su quel cavolo di lettino.
- Questa pratica molto speciale consiste nel far rilassare il paziente in modo da ottenere il meglio dai capelli. Così uscirà da questo posto con una chioma molto invidiabile. –
La donna si morde il labbro e sposta il peso da un piede all’altro.
Le guardo i capelli, stanno iniziando ad asciugarsi… stiamo perdendo molto tempo, non vorrei che diventassero crespi!
- Okay… mi sono convinta. Procediamo. – Dice alla fine con un debole sorriso.
Finalmente ci siamo, questi capelli saranno miei tra poco.
Dopo pochi secondi si sdraia sul lettino, la faccio mettere comoda e le lego una mantellina sul collo.
Le pettino i capelli per qualche minuto, giusto per farla rilassare ancora un po’, poi metto in atto il mio piano.
La guardo in viso, ha i tratti facciali tutti rilassati e gli occhi chiusi. Piano piano mi avvicino alla porta scorrevole che si trova alle mie spalle e la apro con delicatezza. Mi volto un’ultima volta per guardare la donna, è ancora sdraiata sul lettino immobile… forse si è addormentata.
Le mie mani sono davvero brave a fare dei massaggi. Questa volta posso dire con sincerità che ho imparato dia migliori massaggiatori.
Guardo la stanza e cerco l’arma da usare per tagliarle i capelli. Potrei usare una sega, oppure un bisturi… con il bisturi ci vorrebbe troppo tempo, meglio usare la sega. La estraggo dalla sua custodia e mi avvio nell’atra stanza.
Guardo ancora una volta il viso della donna… sì, sta proprio dormendo come un sasso. Questo mi renderà le cose ancora più facili.
Ammiro la sua chioma un’ultima volta, prima di dare il primo colpo di sega. Parto dalla testa, così lei perderà conoscenza il più presto possibile. Non c’è niente di più fastidioso quando la vittima si dimena come un’anguilla.
Il sangue inizia a sgorgare dalla sua testa, gli finisce sul viso. Lei apre gli occhi immediatamente e come previsto inizia a scalciare ed urlare.
Devo prende in considerazione l’idea di legare le mie vittime al lettino… ma sarebbe una mossa troppo azzardata. E assurda.
- Che cosa sta facendo… - Urla disperata. Alza le mani e le posa sulle mie, che sono piene di sangue… il suo sangue.
Continuo a segare la sua testa, nemmeno rispondo alla sua domanda, tanto tra pochi minuti di lei non resterà molto.
Continuo a segare con molta più forza, faccio il giro di tutta la testa. Sego, sego, sego finché la parte superiore della testa si stacca con facilità.
Sento l’odore del sangue, mi piace da morire questa fragranza. È una delle mie preferite.
Sento il cuore che mi batte frenetico nel petto, l’adrenalina scorre a mille. Mi sento così vivo, così realizzato. Quello che ho fatto è un’opera d’arte.
Guardo la donna che ormai giace sul lettino senza vita, la testa è tagliata a metà, si vede perfettamente il cervello.
Mi abbasso per prendere una bacinella che tengo sotto il lettino, così tutti i liquidi che escono finiscono nel suo interno.
I capelli che tengo in mano si stanno sporcando di sangue, mi avvicino al lavandino e prendo il bisturi. È arrivato il momento di fare alcune modifiche per questa nuova parrucca.
Dopo aver finito lavo i capelli con meticolosità, li pettino con una spazzola e poi la espongo nella vetrina del negozio.
Poi ritorno nella stanza delle torture per disfarmi del corpo della donna.
 
Sento il campanello suonare, guardo verso la porta. Un signore sulla quarantina mi sorride.
-Buonasera, vorrei un bel taglio di capelli. – Dice lui ancora più sorridente.
Sorridi, sorridi, perché questa sarà l’ultimo…
- Certamente, come vuole che li tagli? -
- Faccia lei. -
- Va bene, lo sa che ha proprio dei bei capelli? Le farò un operazione speciali, per non rovinarli. -
- Oh, è molto gentile. -
-Grazie, prego mi segua... -
 
ANGOLO DELL'AUTRICE:
 
Ehm, salve a tutti, se state leggendo questo allora vuol dire che avete letto tutta la storia, meno male. Spero proprio che vi sia piaciuta, lo so che è cortina, va beh un bel po' cortina, comunque sarei felice se lascerete una bella recensione, si negativa che positiva, però lasciatela (sì, è una supplica) okay bene ora vi saluto, alla prossima.
  
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