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Autore: Iteh in heaven    02/01/2014    3 recensioni
Alcune volte nella vita bisogna cambiare, bisogna prendere delle decisioni che ci portano ad essere diversi, migliori, più felici, più innamorati. Alcune volte, nella nostra vita, arriviamo ad un punto in cui abbiamo bisogno di salvarci, di affidare il nostro cuore ad una persona che non se ne andrà mai, ad una persona a cui vogliamo dare tutto. Spesso abbiamo solo bisogno di sbagliare per avere la forza di saltare.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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When everything starts

 

Un anno e mezzo.

Precisamente un anno, sei mesi e due ore da quando Marta Goffrey si era presentata nella sua villa, da quando aveva suonato il campanello e lui aveva aperto la porta lasciando una ragazza nel suo salone. E lei con la sua solita espressione annoiata lo aveva spinto dentro e aveva cacciato malamente la ragazza, si era seduta sul divano e gli aveva detto che era incinta. Lei non voleva continuare quella gravidanza, non era ciò che voleva, non aveva bisogno di una cosa che le girava attorno e che avrebbe compromesso la sua carriera da modella. E lui era rimasto in piedi, con la bocca leggermente dischiusa e gli occhi sbarrati, si ricordava di essere rimasto per un bel po' muto a guardare Marta che aveva accavallato le gambe e gli chiedeva soldi per abortire. Così l'aveva presa e portata in ospedale, non aveva mai corso così velocemente con la macchina, ma aveva bisogno di farlo perché voleva dare una svolta alla sua vita. Avevano passato tutta la nottata in ospedale, a fare test, a fare prelievi fino a quando non fu certo di essere vero lui il padre, poi si era messo davanti a Marta guardandola seriamente e aveva stabilito le sue condizioni.

Avrebbe tenuto la bambina, si sarebbe preso di cura di lei per quei nove mesi e poi lei, visto che disprezzava tanto lui e quella creatura, se ne sarebbe andata. Le spiegò che se l'avesse fatto, se avesse continuato questa gravidanza, lui l'avrebbe fatta sfondare nel mondo della moda, contattando le migliori case e raccomandandola. Dopo questa proposta Marta gli strinse la mano sorridendo e annuì, Jared sospirò e la riportò a casa comunicando la notizia a Shannon che in un primo momento rimase di stucco, così come la madre che scoppiò a piangere anche se la situazione che aveva stabilito Jared a lei non era molto gradita.

I nove mesi passarono velocemente, la maggior parte del tempo lo passarono a casa, visto che volevano tenere privata questa situazione, Marta stava tutto il tempo sul divano a guardare film o a leggere riviste, e a dormire nella stanza degli ospiti. Shannon la controllava durante il giorno e Jared di sera per non farle fare niente di stupido, anche se non c'era da temere quasi nulla dopo quello che le aveva proposto.

La mattina del nove maggio, a Marta si ruppero le acque e così iniziò quel parto che aveva dato alla luce sua figlia, Jared non la lasciò neanche un secondo, da quando l'aveva sentita piangere si era completamente legato a lei, l'aveva presa fra le braccia e le aveva sorriso mentre la bimba gli stringeva il dito. Aveva fatto un cenno a Marta che ricambiò e seguì l'infermiera che si doveva occupare dei primi controlli e di ripulirla per bene. Tre giorni dopo uscirono dalla clinica, il cantante aveva quello sguardo felice e carico d'amore e non la dava mai a nessuno, neanche a Constance che gli camminava dietro osservandola, guardando quei due cristalli che aveva apposto degli occhi e quel naso all'insù uguale al padre.

E un anno e mezzo dopo cercava di mettere il giubbotto a sua figlia, Eveleen Rose Leto. Era Natale, e sua madre aveva organizzato un cenone con tutti i parenti e amici, era il primo Natale con Eveleen, il primo di molti.

-Okay tesoro, ora ti metto il giubbotto rosso-disse Jared poggiando la bambina a terra e mettendole il cappotto mentre lei si muoveva scombinandosi i capelli castani -Fai la brava, altrimenti niente regali!-

La bambina sbarrò gli occhi azzurri e annuì con forza, facendo ridere il padre che le baciò una guancia e la prese in braccio, afferrò la borsa con il cambio e altro e uscì fuori.

-La nonna cutina tanto bene-disse Eveleen toccando i capelli di Jared che annuì mentre usciva di casa e vide Shannon già seduto in macchina. Aprì lo sportello e salì -Buon Natale!-

-Anche a te, bimba-sorrise il fratello portandole alcune ciocche dietro le orecchie -Si va a mangiare!-

Quando arrivarono Constance abbracciò entrambi i figli e si soffermò ad adorare la nipote che rideva felice, le tolse il giubbotto e la prese in braccio mentre lei sempre con occhio vigile guardava tutti i parenti, alcuni per la prima volta. Alcuni cugini lo guardavano con leggero ribrezzo, altri con pietà, alcune zie si avvicinavano per salutare Eveleen che spesso si aggrappava a lui con un sorriso timido stampato sulle labbra rosee. Dopo la cena, in cui Jared dovette pregare la figlia per farle mangiare la pasta, misero della musica, fu l'unico momento in cui Eveleen scese e si mise a girare sbattendo i piedi rumorosamente, il cantante era appoggiato alla parete con le braccia conserte che osservava con un sorriso la bimba, Constance gli si mise accanto accarezzandogli il braccio.

-Stai facendo un ottimo lavoro-gli disse e lui non smise di guardare la bambina che guardava gli zii che ballavano a tempo di musica, si era portata l'indice in bocca e lo succhiava.

-Mi ha cambiato-disse Jared guardando sua madre che ricambiò con occhi lucidi.

-Ha tirato fuori la parte di te che avevi paura di mostrare-concluse Constance vedendo tornare Eveleen correndo velocemente.

-Papà papà papà!-urlò la bambina alzando le braccia per farsi sollevare -'colato!-

-No, Eveleen. Il cioccolato fa male a quest'ora-le disse Jared togliendole il dito dalla bocca -Vuoi dormire un po'?-

-No-pigolò aggrottando la fronte e strizzando gli occhioni azzurri facendolo ridere -Ho fame!-

-E cosa vuoi mangiare?-le chiese mentre la bambina gli stringeva il naso indispettita.

-'colato-urlò facendo girare alcuni dalla loro parte, Constance scosse la testa dolcemente.

-Come suo padre! Vieni angelo, ti faccio assaggiare una cosa-disse Constance cercando di prendere la bambina ma lei si strinse di più a Jared che sorrise.

-Niente cose dolci, mamma.-borbottò Jared seguendo la madre in cucina, e la nonna porse alla nipote una fetta piccola di torta allo yogurt, Eveleen la prese battendo le mani e iniziò a mangiare senza sporcarsi.

-Gnaaam! Tegui l'aeloplanino papà!-disse la bambina facendo volteggiare il pezzo di torta e lo infilò in bocca al padre, mentre Constance rideva divertita per l'imitazione della bimba.

Alla fine della serata, Jared era in un angolo della casa con Eveleen tra le braccia che dormiva profondamente appoggiata al suo petto. Gli era sempre piaciuto guardarla dormire, trasmetteva quel senso di pace, con la bocca socchiusa e le guance rosate e il leggero respiro che usciva dal naso.

-Andiamo?-gli chiese Shannon vedendo Eveleen profondamente addormentata -Guidi tu, ho bevuto un po'-

-Il solito-rise Jared passandole la figlia che prese delicatamente come se potesse romperla -Vado a prenderle il giubbotto, non farla svegliare-

-Non voglio scatenare l'ira della piccola Leto, l'ultima volta mi ha morso-rise Shannon cercando di non muoversi troppo, Jared scosse la testa e infilò lentamente le braccia della piccola nelle maniche, quando finì salutarono la madre e andarono via. Quando tornarono a casa Shannon coricò Eveleen sul letto del fratello e dopo averle baciato la fronte uscì lasciando che il fratello si riposasse. Jared si svestì, si mise i pantaloni del pigiama e si coricò sotto le lenzuola con le braccia dietro la testa. Durante la notte Eveleen si svegliò, si stropicciò gli occhi reggendosi sulle piccole braccia e si guardò intorno.

-Papà, ho fatto butto sogno-pigolò la bimba gattonando sopra Jared come faceva sempre.

-Ora ci sono io e i brutti sogni vanno via-le disse accarezzandole i capelli mentre lei si sistemava meglio e riprendeva a dormire.




Ecco, questo è un piccolo esperimento che è nato durante le vacanze, mi sono vista un film e mi è venuta fuori questa idea di Jared-padre, spero vi piaccia e grazie per aver letto! 
Ire

  
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