Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: Rebecca houdson    02/01/2014    0 recensioni
La storia tratta della storia amorosa tra Carolina e Mattia, due adolescenti, quattordicenni che frequentano la stessa scuola e abitano nello stesso paese, affronando un amore più grande di ciò che possono gestire.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dicono che gli occhi siano lo specchio dell’ anima. Se la tua anima è triste allora il colore diventa grigiastro e assumi un aria cupa, buia. Se invece l’anima è felice diventano di colori più chiari e splendenti, brillando alla luce. E se sono innamorati come sono? Bella domanda! Un amore talvolta è corrisposto o sofferto… L’amore prende tante sfaccettature ognuna di un essenza diversa. L’ amore è il mistero più infinito. L’ amore è ciò che ci salva da tutto e da tutti portandoci in paradiso. Insomma… l’amore è l’amore! Una cosa unica!
A lei, che era innamorata, glielo si leggeva negli occhi: liberi da ogni pensiero, sinceri, vivi, presenti!
Le piaceva vivere lo si capiva, bastava guardare il suo sorriso sempre stampato sulla bocca per ogni piccola cosa. Lei riusciva a vivere ogni istante, ogni gesto, ogni piccolezza del mondo! Ed è proprio questo che fa la differenza. C’è chi vive solo per le grandi gioie che portano solo ad un’ istantanea felicità…ma c’è anche chi vive per le piccole cose… godendo eternamente!
Camminava tra la folla, con un po’ di imbarazzo, anche se non sapeva il perchè…
Però era sicura di sè, libera da ogni pensiero, da ogni preoccupazione, da ogni cosa! 
Infatti le piaceva andare in vacanza qui, per il semplice motivo di non vedere le solite facce che vedeva in paese per nove mesi su dodici. Le solite facce che le procuravano timore e insicurezza. Almeno in vacanza poteva stare tranquilla e godersi questi giorni…erano o non erano vacanze anche per questo motivo?!
Camminava direzionata al laghetto, nel quale i pescatori pescavano le trote. Fin da piccola le piaceva pescare, o meglio, vedere pescare, perchè una canna da pesca vera e propria non l’aveva mai toccata, ma per imparare prima bisogna osservare, come in ogni cosa!
Anche adesso le attraeva la pesca, quando aveva un po di tempo libero, se poteva andava sempre a pescare con suo padre in un posto vicino a casa sua. 
Il paesaggio del laghetto, dove era in vacanza Carolina, era bellissimo. Carolina non aveva mai visto niente di più bello, niente che le regalasse tante emozioni così in fretta, eccetto Mattia. 
Mattia era il ragazzo che piaceva a Carolina. Dire che le piaceva era troppo poco.
A lei era iniziato a piacere a maggio. Lo aveva capito da una serie di piccoli gesti che le piaceva. Con lui si divertiva sempre, con lui non pensava alle disgrazie che le capitavano, pensava a..anzi, con lui non pensava a fatto. Era questo il bello, con lui era sè stessa veramente. Solo con lui riusciva a fare prima di pensare e quindi con lui riusciva a vivere veramente. Sì, questo è il bello della vita: giocare, mettersi in gioco, rischiare. Mattia era il ragazzo che le regalava gioie ma allo stesso tempo dolori, ma non le importava, a lei fregava solo di stare bene con lui, perchè si sentiva serena. Lui la trattava come fosse la sua principessa.Tra coccole e baci la scuola finiva e anche gli esami di terza media finivano. Iniziò l’estate. Carolina partì per il mare, si sentivano ogni giorno, anche se a lei non piaceva iniziare la conversazione, infatti aspettava che fosse sempre lui a scriverle e così era; allora lei poteva saltare sulla sabbia che scottava, ma in quei momenti il calore della sabbia non aveva importanza; oppure se era felice perchè nel saluto c’erano quei rari cuori rossi che lui metteva rare volte, allora correva, correva sempre più veloce fino ad entrare in acqua, schizzandola da tutte le parti, fregandosene della gente che commentava; a lei che importava?! Lei era felice.
Appena tornata dal mare, Carolina doveva subito partire per la montagna e lo stesso giorno Mattia partiva per il camposcuola. Mattia tornava, ma Carolina doveva rimanere in montagna. Per un mese e mezzo  non si sentivano più. Ieri pomeriggio invece arrivava un messaggio tanto atteso di Mattia. Quando l'aveva visto si era messa subito a saltellare sul letto, aveva il cuore che batteva all’impazzata e il suo corpo tremava. Dopo essersi calmata un po’, rispose al messaggio e da quel momento messaggiarono tutto il giorno. Non si sapeva cosa avesse Mattia di diverso dagli altri ragazzi. Era castano con gli occhi marroni, anche l’altezza era media e non era neppure bellissimo, ma aveva fascino; é strano affermare che un ragazzo di quattordici anni abbia fascino, eppure era così. Più che fascino, Mattia aveva un abilità nel mettere a suo agio le persone, con un po di simpatia le conquistava e ciò lo faceva un ragazzo intelligente e arguto.
All’ improvviso Carolina si ricordò che poco mancava al giorno del suo quattordicesimo compleanno. Precisamente mancavano sette giorni, ovvero una settimana. Una settimana e avrebbe compiuto quattordici anni. Cosa sarebbe cambiato nella sua vita dal giorno del suo compleanno? Sarebbe cambiato qualcosa almeno? 
Il suo compleanno era il 27 agosto infatti oggi era il 20 agosto. Carolina si domandava se Mattia le avrebbe fatto gli auguri, ci sperava almeno.
Lei gli aveva fatto gli auguri il 25 gennaio e di conseguenza si aspettava che lui li facesse a lei.
Lo schermo del cellulare di Carolina si illuminò: era l’amica Bianca che le aveva scritto come faceva ogni giorno. “ciao” c’era scritto. Erano le 12:16 quando iniziarono a messaggiare. La fame iniziò a farsi sentire nello stomaco di Carolina.
“Carolina, sbrigati che se vuoi mangiare devi preparare la tavola almeno!” Era la madre che la chiamava dalla cucina. Finchè Carolina preparava la tavola la madre la osservava e la spensieratezza della figlia le colpiva moltissimo.Carolina invece non si accorgeva dello sguardo, fisso, posato su di lei, della madre. Lei era concentrata a pensare a Mattia, infatti capitava che al posto di mettere un coltello e una forchetta, metteva due forchette, o due coltelli ma poi, frettolosamente se ne accorgeva e furtivamente tentava di risistemare la distrazione più velocemente possibile.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Rebecca houdson