-Quali sono le tue ultime parole?-
Esordì lui con quel sorriso.
-Se ti abbiao causato dolori o sefferenze, spero che riuscirai a perdonarci, un giorno...-
-Non si può perdonare un mostro.-
Alzò la lama, e la trafisse.
Sentì il coltello, freddo, trapassarla, conficcarsi in profondità nel suo stomaco.
Con le sue ultime energie, alzò lo sguardo con occhi lucidi e supplicanti.
-Scusa ancora per quel che ti abbiamo fatto...- sospirò.
Sputò sangue e morì.