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Autore: Mars_WhoSong    02/01/2014    1 recensioni
Un incontro (o meglio uno scontro), un'estate da ricordare, amicizia, amore e tanta ironia
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!
Questo è il primo commento che lascio su di un capitolo pubblicato,
fino ad ora ho preferito aspettare per osservare le vostre reazioni davanti alla storia,
anche perché questa è la prima volta che pubblico una storia qui.
Voglio ringraziare Miss Mistery per la recensione positiva, sei stata molto gentile e il tuo incoraggiamento mi è stato prezioso.
Spero che questo nuovo capitolo non vi deluda e anzi vi faccia sorridere.
Verrà introdotto un nuovo personaggio, importante per lo svolgersi degli eventi, quindi leggeteleggete.




 
Live your life

 
4. Rain over me.
 
Sono a casa.
Mentre chiudo la porta d’ingresso il mio cellulare inizia a trillare
“Messaggio da Sara”
Ciao Anna, spero di non disturbarti, sei a casa?

Lettura del pensiero? Sono rientrata ora…
Hanno appena aperto una nuova gelateria in centro…
Ti va di andarci oggi pomeriggio?

Non sai quanta voglia ho di gelato!!!
Anche io! Con questo caldo poi… magari anche una bella granita al caffè!
E poi… al cinema è appena uscito l’ultimo film di Tom Cruise!
Tom Cruise, capisci?

Capisco benissimo! Definirlo il suo attore preferito è riduttivo. Fondamentalmente è l’amore della sua vita...
(Rassegnati Stefano, è così.)
E proiettare un film in cui lui è protagonista a una sola settimana dal compleanno di Sara…beh…
immagino non potessero farle un regalo più bello.
Non vedrà l’ora di vederlo e…
Oh no! Aspetta! So cosa sta per chiedermi e la risposta è NO!
Ciandiamociandiamociandiamo?
Ecco appunto.
Stefano non ne vuole sapere.
Ha tutta la mia comprensione.
Alle volte proprio non lo capisco.
Fammi sapere al più presto
Un bacione
p.s. chissà quanti ragazzi carini avrai conosciuto oggi ai corsi di inglese…
non voglio sapere niente, mi dirai tutto quando ci vediamo!

Sigh.
Povera illusa.
Non sa cosa la aspetta.
Comunque anch’io ho una gran voglia di uscire e, Tom Cruise a parte, ho bisogno di distrarmi un po’.
Ci mettiamo d’accordo e di lì ad un’oretta sono sulla strada per casa sua.
Mentre ci incamminiamo verso il centro le racconto di questa prima giornata di corsi.
Le parlo dei compagni, di Clara e… sì, anche di Edoardo.
“Davvero ha bloccato la porta con un chiodo?! Non ci posso credere!”
“Eppure è così, ho come compagno un potenziale vandalo.
Ahahahahah non so immaginare cosa architetterà per il giorno degli esami… allagare la scuola? Darle fuoco?”.
“YYuuu-uuuu lo voglio conoscere per esprimergli tutto il mio appoggio! Quando pensi di presentarmelo?”.
Mi strizza l’occhio.
“E se poi è anche un bel ragazzo…”.
“Sara! Tu hai già un ragazzo! Il nome Stefano ti dice niente?”.
Alza le spalle, un’ ombra di tristezza negli occhi.
“Ieri abbiamo litigato…alle volte è così noioso!”.
Scuote la testa come a voler mandare via quel pensiero.
La conosco troppo bene per non capire che vuole evitare di parlarne,
almeno per ora.
Ricominciamo a parlare del mio corso.
Sara si volta verso di me sorridendo.
“Però non ho ben capito questa storia dei soprannomi, davvero ti ha chiamata AnnaPanna?”.
“Lasciamo stare che è meglio… di tutti i soprannomi possibili… ”.
“Ahahahah non oso immaginare che occhiata devi avergli lanciato!
Non sa cosa lo aspetta. Chi è stato l’ultimo a osare tanto?”
“Se non mi sbaglio Simone, in terza elementare… ”
Ridacchia.
“È vero! E tu eri tanto arrabbiata che all’intervallo con un calcio hai spedito la palla rossa tra i rami della quercia…
a dire il vero penso sia ancora lì, come monito per la posterità. Quanti ricordi!”
“Proprio! Sapessi quindi che piacere sentirmi chiamare di nuovo così dopo tutto questo tempo.
Ma già! Dovevo aspettarmelo: quando si ha a che fare con dei lattanti… ”
Arriviamo davanti al cinema. Il gelato è stato rimandato a dopo il film.
Due ore di complotti, inseguimenti, esplosioni e sparatorie ci aspettano!
Enjoy.
Abbiamo dei buoni posti, esattamente al centro del cinema, e tanto spazio per distendere le gambe.
Il film non è nemmeno tanto male e io e Sara passiamo la maggior parte del tempo a congetturare
su chi possa essere la mente di una stranissima società segreta che…
Beh avete capito, nonostante il mio scetticismo iniziale alla fine ci siamo divertite.
Quando usciamo dal cinema abbiamo un brivido, fa più freddo e tira vento.
Decidiamo comunque di non rinunciare al gelato.
Pessima idea.
Appena comprati iniziano a squagliarsi a una velocità davvero notevole e finiscono per impiastricciarci le mani.
Del gelato macchia la maglietta preferita di Sara che inizia a dare in escandescenze.
Immaginatevi la scena… due ragazze in maglietta e pantaloncini,
un gelato che si scioglie in mano,
il buon umore inizia ad incrinarsi.
Non vi sembra manchi qualche cosa?
Ma certo!
Pioggia!
Giusto per non farsi mancare niente il tempo peggiora sempre di più e di lì a poco inizia a cadere una pioggerella fitta e insistente.
Ora, ditemi voi come si può aprire un ombrello (sì, miracolosamente ho un ombrellino un po’ scassato nella borsa:
la preveggenza di mia madre non conosce confini!) con le mani tutte appiccicose di gelato.
Semplicemente non dovrebbe capitare!
Ci ripariamo per un po’ sotto i portici sperando che passi in fretta.
Non passa.
Semmai peggiora.
Mai visto un cielo così nero a luglio.
Alla fine, non potendone più decidiamo di tornare comunque a casa.
O almeno di provarci.
La pioggia si è fatta davvero fitta adesso e il vento ci versa addosso scrosci di acqua gelida.
“Brrrrin!”
Un messaggio sul cellulare. Ma proprio ora?!
“Messaggio da Davide”
Ho provato a chiamarti a casa ma mi hanno detto che eri uscita.
Quando ho saputo che anche Sara era fuori ho fatto due più due.
È riuscita a convincerti ad accompagnarla al cinema, vero?
Così ora siete fuori e piove a dirotto… tipico! Ahahahah
State bene? Avete un ombrello?
Vi sto venendo incontro, ho con me un ombrello in più, spero basti.
Sto andando al solito posto, ci troviamo lì.

Aah, Davide! Semplicemente il mio migliore amico insieme a Sara.
Noi tre siamo cresciuti insieme, condividendo tutto come fratelli.
Siamo inseparabili e ci vogliamo davvero bene.
Lo troviamo lì, appoggiato ad un muro,
il cappuccio calato sui capelli castani sempre spettinati,
ha con sé un sacchetto e l’ombrello promesso.
Ci vede arrivare e si avvicina sorridendo…
un sorriso ironico.
“Tipico! Solo voi poteva… ”
Io e Sara ci guardiamo, un lampo di intesa,
lei gli toglie il cappuccio, io gli scompiglio i capelli.
Non lo sopporta.
“Ehi, ma che… Basta! Basta ti dico!”
“Solo se smetti di sfottere”
“Va bene, va bene mi arrendo…”, sorride “anche se…”
“Come scusa?”
“Niente, pensavo ad alta voce”
“Ah ecco!”
Bofonchiando tira fuori dal sacchetto tre bicchieri pieni di caffè caldo.
Lo guardiamo come si guarderebbe un angelo.
“Lo so, mi adorate! Sono un genio e siete fortunate ad avere me come amico”
“Ma soprattutto ti ammiriamo per la tua impareggiabile modestia”
Sara alle volte se ne esce con queste frasi, significa che è di buon umore.
Scoppiamo a ridere, Davide ci prende a braccetto e tutti e tre ci avviamo chiacchierando verso casa.


Mars_time:
Rieccomi qui!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Se vi fa piacere lasciate un commento, ovviamente sono benvenute tutte le recensioni,
anche quelle negative.
I vostri consigli sono preziosi, sappiatelo!
Ci si vede con il prossimo capitolo!
Bacimusicali a tutti!
  
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