- We are like two ghosts.

- Avevo bisogno di vederti. –

- Ho saputo quello che è successo, mi dispiace….è colpa mia. –

Claudia abbassò lo sguardo, non poteva sopportare la presenza di Gabriel davanti a se in quel momento, non dopo aver scoperto che lui la usava come una consolazione, non poteva sopportare di essere usata come ruota di scorta da un uomo per cui lei provava dei veri sentimenti.

- Non c’è nessuna colpa. –

Il suo viso ora era maledettamente vicino, non sapeva se avrebbe potuto resistere o meno, doveva essere forte perché lei era una donna adulta, non poteva continuare ad illudersi di vivere una vita felice assieme ad un prete.
Gabriel le posò un timido bacio sulla labbra come a chiedere il permesso di poterla amare, quella stessa sera fra quelle mura.

- Gabriel… -

Stava quasi per respingerlo.

- Ascoltami, so che tutto questo è sbagliato, io e te non possiamo stare insieme è vero. –

Claudia chiuse gli occhi appoggiando le spalle al muro.

- Però io voglio stare insieme a te Claudia, ho bisogno di te ogni singolo giorno. –

Gli sollevò il viso da sotto al mento con due dita costringendola a guardarlo negli occhi, lei evitò i suoi occhi con tristezza.

- Ehi, cosa c’è? –

Gli chiese guardandola con amore.

- Tu stai agendo d’impulso Gabriel, non è veramente quello che vuoi….-

Gabriel la guardò serio, indietreggiò lentamente scuotendo la testa, cosa voleva dire con quello? Perché avrebbe dovuto dubitare del suo amore? Voleva capire.

- Nononono Claudia, cosa ne sai di quello che voglio veramente? Non capisci che io per te voglio lasciare tutto? Solo che ora non posso….finchè tutta questa faccenda non sarà finita ma se dovevo fare una scelta allora l’ho già fatta, ed ho scelto te, la mia Claudia, la mia scettica psicologa. –

Claudia lo guardò arrossendo, cominciava a non credere più alle parole di Demetrio, erano solo un lontano ricordo ormai.
|Non capisce che Gabriel la sta usando solo
 come una consolazione?
lo lasci in pace e viva la sua vita|
Si lasciò abbracciare da quell’uomo che ormai aveva preso un posto fisso nel suo cuore, si fece spogliare di tutte le sue paure di perderlo e tutti i doveri verso la chiesa sparirono, si baciarono contro ogni parete che incontrarono lungo il cammino verso la camera da letto, lei le strappò via con rabbia la placchetta bianca e gli tolse la camicia, Gabriel la prese in braccio posandola delicatamente sul materasso continuando a baciare ogni strato di pelle di lei che si ritrovava davanti, era così liscia e morbida, quella pelle che da diverse notti sognava così avidamente.

- Ora non siamo più Gabriel Antinori e Claudia Munari, il prete con dei doveri da rispettare e la psicologa scettica piena di impegni, ora siamo solo Gabriel e Claudia, siamo come due fantasmi sotto queste lenzuola, non esistiamo per nessuno. - 

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Angolo autrice
Lo so, è davvero breve....ma mi immaginavo questa cosetta da tempo :')
Da molto tempo non scrivo e ho deciso di ricominciare pensando a questi due *-*
Spero vi abbia fatto sorridere :3 forza e coraggio che manca davvero pochissimo!