Pioveva quel giorno. Tom era a farsi la doccia per riscaldarsi. La pioggia li aveva colti alla sprovvista e Tom aveva invitato Aine a casa sua per asciugarsi. La ragazza era incollata alla finestra a guardare le gocce scendere e sbattere contro  la finestra. Quel ticchettio la rilassava.
 
Ecco uscire Tom dal bagno con indosso solo i pantaloni.
-Aine- esordì lui con la sua voce sensuale che fece sussultare la ragazza ancora assorta nel suo mondo –Oh… Scusa ero distratta…- rispose lei un po’ imbarazzata. –Vuoi farti una doccia?- chiese lui sorridendole –Oh… No… Grazie comunque- rispose lei ricambiando il sorriso. –Senti Aine… Posso dirti un segreto?- chiese lui facendosi serio –Ma certo, dimmi- rispose lei incuriosita e allo stesso tempo preoccupata per l’espressione seria che aveva assunto. Tom le si avvicinò e si sedette vicino a lei prendendole la mano tra le sue –Aine… E’ da quando ti ho incontrato la prima volta che io… Insomma… Mi sono innamorato di te…- confesso lui con un leggero rossore sulle goti. Aine era sul punto di piangere, si portò una mano davanti alla bocca e timidamente rispose –Tom… Oh Tom… Io… Io credevo che i miei sentimenti non fossero ricambiati- cominciò a piangere e Tom sorridendole le prese il viso tra le mani e le si avvicinò lentamente, per poi posare le sue rosee labbra su quelle diafane e leggermente dischiuse di Aine. I due si scambiarono un tenero bacio che sembrò durare ore. “Allora il lieto fine esiste veramente? No, questo non è un lieto fine. Almeno credo. Non lo posso sapere ora. L’unica cosa di cui sono certa è che voglio provarci. Se non dovesse  andare a buon fine non me ne pentirò. Voglio provare a credere in qualcosa per una volta. Voglio provare a dar retta al mio cuore almeno questa volta. E il mio cuore dice: -Amalo e lasciati amare-. Sono felice, mi sento al sicuro tra le sue braccia, che sia questo che le persone chiamano “Amore”?”