Saluto gentilmente la farmacista, prendo la bustina di plastica che mi porge e mi incammino verso casa; durante tutto il tragitto non faccio altro che bere acqua, bevo e non penso a nulla cercando di svuotare la testa da preoccupazioni e timori vari.
Ignorando le vetrine invitanti dei negozi che si susseguono lungo al strada e le persone accanto a me che mi additano bisbigliando di tanto in tanto 'quella del reality' giungo fino al vialetto di casa e lo imbocco senza pensarci due volte.
Salgo con calma gli scalini che mi separano dal mio appartamento mentre, con molta lentezza frugo nella mia borsa; con lentezza ancora maggiore infilo la chiave nella serratura per poi girarla ripetutamente in direzione del lato destro.
 Una volta entrata faccio scorrere svogliatamente la mano lungo la fredda parete dell'ingresso e quando essa incontra l'interruttore lo premo; mi avvicino al tavolino che mi guarda spaesato al centro della sala e vi depongo l'ultimo acquisto farmaceutico per ritrovarmi le mai libere e poter sfilarmi di dosso la leggera giacca di jeans con più facilità.
Estraggo dalla busta una piccola scatolina di flacone contenete l'ennesimo  test di gravidanza e mi dirigo con riluttanza verso il bagno; eseguo tutte le stupidissime operazioni descritte dall'ancor più stupido foglietto delle istruzione che oramai sapevo a memoria per poi restare lì ad attendere come una scema.
'Quante volte ho fatto questo test?' mi domando retorica 'almeno sette' mi risponde una vocina all'interno della mia testa 'e quante barrette sono sempre comparse?' mi chiedo nuovamente posando lo sguardo sullo specchio dinnanzi a me; non mi rispondo ma so benissimo che sono sempre comparse due fottutissime barrette.
Cosa vogliono dire? Semplice: una barretta e sei  salva, due barrette e di li a pochi mesi ti ritrovi con una pancia da far paura: vi è mai capitato di non sentirvi partecipi della vostra vita? Di sentirvi solo spettatori di ciò che vi accade? In questo momento mi sento esattamente così, ma so fin troppo bene che quella con una gravidanza indesiderata sono io e non la vicina di casa o una sconosciuta qualsiasi....
Ripenso a quella notte di passione in cui mi sono completamente lasciata andare; mano a mano che le scene di noi due nudi su quel dannato sedile di quella dannata prima classe di quel dannato aereo si fanno largo tra i miei ricordi, mano a mano che i fotogrammi si ripetono nella mia mente ricordandomi il piacere e l'eccitazione provati sento i miei occhi inumidirsi sempre maggiormente, li strizzo fino a farmi male ricacciando indietro le lacrime indietro: sono forte e non posso lasciarmi andare!
Mi accascio sul pavimento ed attendo, attendo ed attendo finché su quello stupidissimo test non compaiono due fottute barrette ed un unico pensiero si fa strada nella mia testa 'ed ora come glielo dico?'
Sono passate tre settimane dalla fine del reality e da allora ho perso ogni contatto con Duncan e la sua Darkettona da strapazzo; per quel che ne so potevano essere andati anche a vivere su Marte o in Australia....
Prendo il mio telefono, apro la rubrica indugiando sul nome "Dunkino❤" 'perchè non lo ho ancora cambiato?', dopo un attimo di esitazione premo il pulsante di chiamata: sono giorni che provo a chiamarlo ma la codardia ha sempre la meglio su di me...
-Courtney!- la voce del ragazzo mi fa sobbalzare, sento l'impulso irrefrenabile di attaccare la chiamata, di mandarlo al diavolo ma nel mio orgoglio trovo il coraggio di non farlo
-Duncan devo dirti una cosa...-


Angolo dell'autrice: salve s tutti! Sono tornata con un altra schifez... Ehm volevo dire fanfic😁
Non so cosa dire... Ditemi che ne pensate se vi va...
A presto