Scritta per la dodicesima Notte Bianca della community maridichallenge su LJ, con il prompt: Dragon Trainer, Hiccup/Sdentato, 'Cause different doesn't feel so different ("Come clean" - Hilary Duff).
Il titolo è preso dalla canzone How it will end di DeVotchKa (rubato dalla soundtrack del film Little miss sunshine <3).
Il titolo è preso dalla canzone How it will end di DeVotchKa (rubato dalla soundtrack del film Little miss sunshine <3).
[Now you’ve seen his face, and you know there is a place.]
Forse, se si fermasse un attimo a riflettere, sentirebbe dentro di sé premere urgentemente una domanda – un interrogativo che si esprime casualmente con una voce molto simile a quella di suo padre. Hiccup, cosa diavolo stai cercando di fare? Ma soprattutto Hiccup, stai per caso fraternizzando con un drago?
Hiccup vorrebbe che ci fosse una risposta razionale a quel tipo di domande. È la verità. Una spiegazione ragionevole, che potrebbe essere declamata con spirito fiero e una bella faccia tosta.
Ma non c’è.
Hiccup neppure sa come si risponda a qualcosa ostentando fierezza, e in più non ha minimamente la cognizione di cosa stia facendo e a che scopo. Non sa neppure chi è, quale sia il suo posto nel mondo e quali diavolo siano le sue capacità.
Non l’ha mai saputo, eppure eccolo a tentare d’avvicinarsi a un drago e a riuscirci.
Si ritrova a sentirsi bene, a casa, quando lui – Sdentato – si lascia toccare il muso.
Sdentato si muove in un corpo completamente diverso dal suo – e davvero, Hiccup non vorrebbe mai avere l’occasione di scoprire quanto i suoi denti siano affilati o se anche lui può sputare fuoco –, ma i suoi occhi non gli sono estranei, e desiderare d’avvicinarglisi sempre più gli viene un po’ troppo naturale.
Sdentato non è davvero tanto diverso da lui. Non quanto i suoi coetanei nel villaggio o gli ideali di suo padre.
Perché, ecco, lasciando perdere ogni ricerca di una logica razionale e affidandosi all’istinto e a cosa prova… nello spirito Sdentato – un drago, il Diverso e il Nemico per antonomasia, a Berk – sembra molto simile a lui.
E quando gli si avvicina ancora di più, e lui trova così facile farsi intendere con un solo sguardo, ecco, a Hiccup il “diverso” semplicemente non sembra più così diverso.