With so little to be sure of
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Lawliet contemplò l'immensa struttura che si trovava davanti: al di là dell'imponente cancellata si stagliava la figura maestosa della Wammy's House. Era un edificio dalle mura bianche e solide, con ampie finestre affacciate sul giardino che lo circondava su tutti i lati.Si voltò verso l'uomo al suo fianco.<< È qui che vivrai, d'ora in poi. >>Lawliet annuì debolmente. L'austerità di quel luogo lo intimoriva, ma non aveva più una casa a cui tornare. Le certezze lo avevano abbandonato una dopo l'altra: ora poteva solo fidarsi del signore coi baffi che lo teneva per mano.<< Dovrò continuare a portare le scarpe? >><< No, se non lo desideri. >><< ...e potrò mangiare i dolci? >><< Alla mensa viene servita un'ottima torta di mele, tutte le domeniche a pranzo. >>Lawliet sospirò. Era abituato a gustare deliziosi biscotti aromatizzati all'arancia, prelibate torte con crema e fragole e squisiti pasticcini al cioccolato.Tutti i giorni. A colazione, a pranzo, a merenda e a cena.Tuttavia, gli sembrò un compromesso accettabile. Sua madre se n'era andata e probabilmente non avrebbe mai più rivisto la vecchia signora Tamura: un'ottima torta di mele e un uomo dal sorriso amichevole potevano essere un buon punto di partenza su cui costruire una nuova vita.<< Andiamo... L? >>Vita nuova, nome nuovo. Si scrollò di dosso le restanti lettere, una ad una - a w l i e t - finché non rimase solo l'iniziale. L.L sorrise, stringendo un po' più forte la mano di Watari.<< Andiamo. >> rispose, cercando di spogliare la sua voce di ogni incertezza.
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Questo è il prologo/epilogo di una fanfiction di massimo tre capitoli, compreso questo, sull'infanzia di L. La madre di Lawliet e la signora Tamura sono ovviamente personaggi di mia invenzione. Non aspettatevi un aggiornamento a breve: la storia è praticamente finita nella mia testa, ma per buttarla giù ci vorrà tempo, voglio dedicare attenzione alla caratterizzazione di questi due personaggi originali, e anche ad altri, se ce ne dovessero essere. E penso che un paio, di marginali o quasi, ce ne saranno.
Baci, tinebrella