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Autore: Pesh    03/01/2014    1 recensioni
Quella sera, Peeta, era da solo in casa. Il ragazzo stava infornando il pane, mentre aveva la testa da tutt’altra parte. Tra meno di 15 ore c’era la mietitura. A distrarlo, però, è Katniss, che arriva a casa del ragazzo per barattare uno scoiattolo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera, Peeta, era da solo in casa. Il ragazzo stava infornando il pane, mentre aveva la testa da tutt’altra parte. Tra meno di 15 ore c’era la mietitura. Lui non ha mai avuto molta sicurezza per se stesso, forse era per colpa della madre… ma chi può dirlo. Eppure aveva sentito dire in giro, che c’era un ragazzo che aveva ben 42 nomine. Peeta non aveva motivo di essere in ansia, le probabilità di essere pescato erano bassissime. Insomma, viveva nella parte più “ricca” del Distretto 12, non ha mai avuto bisogno di tessere. Si fece trasportare dai pensieri, e fece bruciare il pane che aveva infornato. Lo tirò subito fuori dal forno. Ormai era tutto nero, da buttare. Adesso doveva sentire le urla della madre. Come se i problemi non fossero già abbastanza, per lui… Si udi il rumore del campanello un po’ arrugginito appeso vicino alla porta. Era entrato qualcuno. Il ragazzo corse all’entrata per accogliere il cliente, ma si fermò. Era appena entrata Katniss Everdeen, la ragazza di cui Peeta si è follemente innamorato all’età di 5 anni, quando l’aveva sentita cantare a Scuola. Peeta non aveva il coraggio di avvicinarsi a lei, così tornò al forno. Ma la ragazza continuava a chiamare il padre del ragazzo, così era obbligato a raggiungerla. Arrivò da lei. Katniss lo guardò. Non poteva mai dimenticare il volto del ragazzo che l’aveva salvata, quando non aveva niente da mangiare. “Ciao…” Disse la ragazza abbassando lo sguardo. “Ciao.” Rispose Peeta, guardandola. “Cerco tuo padre, è in casa?” Chiese. “No, al momento non c’è. Però mi ha avvisato del tuo arrivo.” In realtà non era vero. Peeta gli aveva detto una bugia, voleva sapere cosa cercava. “Oh, allora se è così…” Katniss prese uno scoiattolo. “Dobbiamo barattare lo scoiattolo con una pagnotta. Siamo rimasti così, la volta scorsa.” “D’accordo. Vado a prendere una pagnotta, aspettami qui.” Il ragazzo si voltò e andò in cucina, prese dal cesto due pagnotte sfornate qualche minuto prima di far bruciare quelle di poco fa. Ne aveva prese due, invece di una. L’accordo, come aveva appunto detto Katniss, era una sola pagnotta, ma Peeta voleva essere generoso con la ragazza. In realtà si sentiva in colpa, quando tempo fa non è sceso sotto la pioggia per dargli il pane, ma gliel’aveva buttato come l’aveva buttato ai maiali.
Li mise in una busta, poi tornò da lei e gliela porse. “Ecco, tieni. Mio padre mi aveva detto di darti due pagnotte per premiarti.” Peeta trovò una scusa. “Premiarmi di cosa?” Disse Katniss seccata. “Per la tua mira eccezionale, la tua selvaggina è davvero deliziosa. Riesci a perforare l’occhio, e non il corpo. Sei davvero una brava cacciatrice.” Peeta la elogiò. “Grazie, ma non ho bisogno di ricevere tutti questi elogi. Io lo faccio per sopravvivere e per mandare avanti la mia famiglia.” Peeta non parlò. “Non voglio due pagnotte. L’accordo, la volta scorsa, era una sola pagnotta per un solo scoiattolo, come abbiamo sempre fatto io e tuo padre. Questa potrebbe essere una scusa inventata da te, e dopo passerò io i guai.” La ragazza prese una pagnotta e la posò sul bancone. “Ciao.” Katniss si diresse verso la porta. “Non c’è niente di male nel ricevere aiuto.”  Disse Peeta prima che lei aprisse la porta. Katniss si voltò verso di lui, e con molta rabbia in corpo gli disse: “Non voglio ricevere aiuto da nessuno!” Andò via, sbattendo la porta. Peeta, un po’ scosso dalla reazione della ragazza, rimase immobile per qualche secondo, per poi ritornare al forno e sfornare il pane che aveva infornato prima che Katniss arrivasse, e poi immegersi di nuovo nei suoi pensieri.  Portò lo sguardo fuori dalla finestra, e vide la ragazza sedersi proprio di fronte alla casa del ragazzo. Cominciò a piovere. Peeta uscì fuori da casa sua con un ombrello, e si diresse verso Katniss. Lei lo guardò arrivare, ma non si mosse da lì. Lui arrivò e si sedette a fianco a lei. Katniss rimase immobile, a guardare la pioggia mentre cadeva, formando tante pozzanghere. Anche Peeta osservò quella scena, ma poi riportò l’attenzione alla ragazza. “Sei preoccupata, non è così?” Chiese Peeta. “Preoccupata per cosa?” Rispose lei, portando l’attenzione al ragazzo. “Per la mietitura.” “No, non sono per niente preoccupata.” Rispose, portando lo sguardo alle pozzanghere. “Hai una sorella di 12 anni… sarà il primo anno per lei, vero? Sei preoccupata per questo?” La ragazza non rispose. “Andrà tutto bene… non verrà mai scelta. E’ il suo prino anno. Ha solo una nomina. La fortuna sarà a suo favore, vedrai.” Dice Peeta rassicurando Katniss. Lei sorrise. “Ora devo proprio andare…” Lei si alzò. “Anche io devo ritornare al forno.” Si alzò anche lui. “Tieni, prendi questo.” Gli cedette l’ombrello. “Puoi accettare almeno questo?” Chiese il ragazzo. “Te lo riporterò domani, prima della mietitura.” Rispose Katniss. “D’accordo… allora a domani.” Lui sorrise, lo stesso fece Katniss. Ognuno tornò a casa, aspettando l’ansioso giorno in cui la paura era inevitabile: la mietitura.
 
 
-Angolo Autore-
Ciao, sono Pesh. Questa è la mia prima Fan Fiction, e ho decisa di farla su Hunger Games, la mia trilogia preferita. Forse come prima FF non è un granchè, però ce l’ho messa tutta e spero vi piaccia…
 
  
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