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Autore: robs_10    03/01/2014    5 recensioni
"Davvero pensavate che tutto ciò era finito? Stolti ragazzini. Tutto questo non finirà mai!"
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Salve a tutti. Mi chiamo Alexandra, per gli amici Alex. Vengo da una cittadina del Mississippi. Frequento il Liceo; Non ho molti amici. Solo Lucy, Michael, Daniel e Demi. Voglio raccontarvi una storia, una sera  passata con loro. Non aspettatevi la solita storiella romantica o divertente, perché sarà tutto tranne che questo.
Dunque, era Halloween.. un giovedì, credo. Eravamo tutti a casa di Demi per festeggiarlo. Mentre eravamo alla mensa di scuola, abbiamo chiacchierato e ci siamo organizzati insieme.
“Allora, veniamo da te?” chiedemmo  tutti.
 “Sì. Per le 8 p.m.”, rispose lei.
Lucy venne da me a prepararsi. Solita maglietta bucata, leggins neri, scarpe vecchie. Lei si vestì come me. Poco dopo essere uscite di casa, Michael mi chiamò: “Ehi Alex, dove siete?”
“Sono con Lucy e siamo appena uscite di casa. Stiamo andando da Demi. Tu? Sei con Daniel?”
“Sì, stiamo andando anche noi da Demi. Comunque.. Ho trovato un sito fantastico. Dopo ti racconto. A dopo.”  ..  “A dopo.”
Arrivati tutti quanti da Demi, andammo tutti nella sua stanza a chiacchierare. Il sole stava tramontando.
“Mich, ma tu non dovevi raccontarmi di quel sito che hai scoperto?” Dissi.
“Aaah! Sì! Dunque, girovagando per Internet, ho trovato sulla cronologia questo sito. Si chiama Creepypasta. Ho aperto la pagina. E’ davvero interessante. Ci sono scritte Storie, Leggende  e ci sono anche alcuni ‘Giochi’.. ovvero dei riti inquietanti e strani.”
“Che ne dite se leggiamo qualcosa?” Disse Daniel, grande amante dell’horror. 
Acconsentimmo tutti. Lucy non voleva, ma era la notte di Halloween.. quindi acconsentì anche lei.
Dopo varie letture, ne trovammo una interessante.
“Umh. Cosa c’è scritto qui?”  Dissi.
“Mmh, ‘Slenderman, la leggenda.’.. Mmh.. L’ho già sentito da qualche parte... Oh, sì! Il mio gioco! Ho un videogioco alla PlayStation su questa creatura.” Rispose Michael.
“Davvero?” Esclamammo tutti.
“Sì! Vi spiego. C’è questo essere, di nome Slender. Nel gioco, ti ritrovi in un bosco, con in mano una torcia e basta. Devi trovare circa 8 foglietti, nella quale vi sono disegni di lui, e scritte come ‘Non correre’ o ‘Aiuto’.  Dan, possibile che non te lo ricordi? Ci abbiamo giocato insieme!”  Spiegò Mich.
“Sul serio? Non ricordo bene..” Affermò Dan titubante.
“… Tralasciando il gioco, leggiamo.” Disse Lucy con aria spaventata. Acconsentimmo. Lessi io.
Finita la lettura, abbiamo provato a disegnarlo. Ne è uscito un essere alto, con una giacca nera, braccia talmente lunghe da toccare terra, una faccia bianca, senza volto.  Incuriositi da questo essere, eravamo decisi a trovare di più. A quanto c’era scritto, questo essere  esiste  davvero. Trovammo numerose foto di testimonianze, e tanto altro. Poi trovammo un gioco su Creepypasta. In poche parole, si dovevano fare le stesse cose del videogioco; stessa ora, stesso luogo.  
Mi affacciai alla finestra, e vidi che non molto lontano da casa mia c’era un bosco. Al centro di esso, una casa un po’ vecchiotta.  Ci guardammo tutti negli occhi, con aria decisa.
“Ci vediamo alle 11.30 da me, vi offro una cioccolata calda e andiamo.” Disse Dan.
“N.. No.. Non vorreste mica andare.. lì? A mezzanotte?!” Urlò Lucy spaventata come non mai.
“Eh già. E tu? Vieni con noi?” chiedemmo.
 “…Preferisco di no, ma..  verrò lo stesso. Tanto non succederà niente.. O almeno spero.” Disse con voce indecisa.
“Brava Lucy! Mi raccomando, portatevi una torcia e tenete i cellulari carichi!” dissi.
Arrivate le 11.30, ci siamo visti da Dan. Salimmo a casa sua, ci preparò una bella cioccolata calda.
“Bene ragazzi. Andiamo, ora. Avete le torce cariche?” Chiesi.
“Sì! Ma.. umh.. Cosa dovremmo fare? Non l’ho capito ancora bene.” Disse Demi.
“Dobbiamo girovagare per il bosco come degli imbecilli, ovvio!” Disse Lucy.
“Ah ah ah, che simpatica. Comunque, proviamo a vedere se esiste davvero questo Slenderman.” Dissi.
“Ragazze, calmatevi. Qui c’è scritto che non dobbiamo assolutamente provocarlo, in nessun modo. Se veniamo rapiti ci scortica vivi.” Lesse Mich.
“Sì, certo, oppure ci porta in un’ altra dimensione! Ma per favore, non dire cavolate!” Disse Lucy decisa.
“Emh.. In effetti c’è scritto così. Ma lasciamo stare, dai. Andiamo.” Rispose Mich.
Arrivammo nel boschetto dopo circa venticinque minuti, o mezz’ora.
“Bene, cominciamo.. E mi raccomando, non fatevi prendere dal panico, o siete fregati.. per il resto della vostra vita!” Con quelle parole, Dan ci tranquillizzò tutti. Ovviamente, si fa per dire.
Addentrati nel bosco e con le torce accese, cercavamo di arrivare nella casa. Faceva freddo, tanto freddo. Bhe, certo, cosa si ci poteva aspettare in quello che ormai era novembre?
Dan trovò un’altra lettura. Parlava di un boschetto dove vi erano testimonianze dello Slenderman. ‘Una volta entrati in questo bosco, non si può più tornare indietro. Sono due le opzioni: O vinci, o muori.’ Parole che ci tranquillizzarono molto, detto in tono ironico.
“Che foto?” chiesi.
“Una del bosco.. e una di un ragazzo trovato morto appeso a testa in giù, tutto tagliuzzato  con un foglio accanto con scritto: ‘Ti ho detto di non girarti’.” Lesse Mich.
“Vediamo il bosco.” Disse Demi.
L’ansia si personificò in noi. Era.. era.. il bosco dove eravamo noi.
“ Qui c’è scritto  ‘raramente chi entra, riesce a uscire’.” Disse Demi.
 Eravamo in preda al panico, ma riuscimmo a contenerlo.
“E ora cosa diamine facciamo?! Io vi odio! Rischio la morte per colpa vostra! Non parlatemi più!” Disse Lucy con le lacrime agli occhi singhiozzando.
“Calmati. Rilassati. Non succederà niente, sono tutte cavolate.” Disse tranquillo Mich.
“Cavolate un corno, ti odio!” Urlò Lucy.
“Basta! Finitela! Proviamo a rifugiarci in quella casa.” Dissi.
Arrivati lì davanti, vedemmo dalla finestra che era una bella casetta.  Vi era una signora che cucinava. Bussammo, ci sentimmo rispondere ‘Avanti!’. Entrammo ma.. non c’era niente. Si vedeva il bosco. ‘Che sia stata tutta un’illusione? Che sia tutto un incubo della nostra mente?’ pensai.. ma non era affatto così.
Mich si girò e trovò un foglio con scritto  ‘Run to right. I’m coming for you.’ E poi sentimmo  tutti  dietro di noi ‘fast!’ A quel punto eravamo tutti nel pieno panico. Corremmo tutti a destra, e  Lucy inciampò. Trovò un foglietto con scritto  ‘Stop. Don’t turn around. Look straight and walk. SlOWLY!’
“Ma quale slowly e slowly, io mi sto spaventando da morire! Disse Lucy singhiozzando.
“Calmati Lù. Ha evidenziato ‘Slowly’, un motivo ci sarà no? Obbedisci e taci.” Disse Dan. Lucy si zittì.
Trovammo un altro foglietto, e sopra c’era scritto: ‘Good, guys. Now I’ll take one of you. I don’t kill him/her.. If he/she will stay calm. SHUT UP.’
A quel punto calò il silenzio tombale tra noi. Ci sedemmo per terra, muti. Ci guardavamo tra noi. Poi, uscì qualcosa di spaventoso dalla terra. Vedevamo solo delle lunghe braccia nere circondare Lucy. Lei respirò affannosamente, cercava di non parlare. Il suo corpo trapassò il terreno umido, e al suo posto ci fu il quarto foglietto. Vi era scritto: ‘Good, Good. Dear Guys, this is my game. I’m Slender. There’re still 2  tests.’ C’era una scritta dietro. ‘Walk fastly to straight and don’t turn around. FOR NOTHING REASON.’
Così facemmo. Dopo di che trovammo un coltellino e il quinto foglietto nella quale c’era scritto: ‘This is the penultimate test. Cut yourself with this knife. One cut for everyone. Everywhere. After walk right’. Ognuno si procurò una ferita, poi camminammo. Non c’era scritto di fasciarlo e robe simili, quindi lasciammo stare.  Eravamo quasi arrivati alla fine del bosco, si vedeva la luce. Alla fine della ‘passeggiata’, Dan trovò l’ultimo foglietto. C’era scritto ‘Good. You’re the winners, our friend is in her home. But, you has disturb me, so we’ll met in your dreams. Every night. Bye, see you in next nightmare.’
Eravamo a casa, finalmente. Ci abbracciammo commossi.
“E’ tutto finito, è tutto finito.” Disse Demi.
“Non proprio.. ci perseguiterà nei nostri sogni..” dissi.
“Vedremo.. Notte ragazzi.” Esclamarono gli altri.
La mamma di Demi ci diede a tutti un pizzicotto sul braccio, ci svegliammo.
“Co.. cosa? Siamo sempre stati qui?!” Dissi.
“Ma certo, ragazzi! Avete dormito a lungo. E avete anche parlato, hahaha. C’era qualcuno che diceva ‘Slenderman, Slenderman’, eccetera.  Ahahah! Andate in cucina, vi lascio la colazione. Ciao!” disse la madre di Demi.
“Arrivederci”, “Ciao Mà.” Rispondemmo.
“E’ stato tutto un sogno?!” urlai.
“A quanto pare sì. Ma.. perché lo abbiamo fatto tutti identico?” disse Lucy.
“Non lo so. Ora basta, andiamo a scuola e non parliamone mai più.” Disse Mich.
D’improvviso, tutto si oscurò. Lasciammo stare; Aprimmo la porta. Ci fu un urlo. Non trovammo il solito quartiere, ma.. il bosco.
Per terra c’era scritto : “Davvero credevate di aver finito? Stolti ragazzini. Tutto questo non finirà mai.” E così fu…
 
  
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