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Autore: Sami_    04/01/2014    8 recensioni
E se la Strega Bianca avesse avuto una figlia?
E se questa figlia fosse sotto un incantesimo? Beh, solo uno può spezzare l'incantesimo.. Chi?
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Edmund x ...
Peter x Susan (NO INCEST!) Leggete e saprete! ;)
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Edmund Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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A Bess, la mia scrittrice preferita, che è diventata una vera amica anche se a distanza, nella speranza che mi degni del suo superbo essere in una recensione.
A Soffio, l'altra mia scrittrice preferita, che non conosco anche se riesce a mettere pezzi di sè in ciò che scrive nella speranza che il capitolo non le faccia schifo.
Martina, la mia migliore amica, la fangirl per eccellenza, nella speranza che riesca a mettere da parte un attimo SH per lasciare un commentino al capitolo.
A Francesca, l'altra mia migliore amica, senza la quale probabilmente non andrei avanti, nella speranza che nella vita di dolori non ne subisca più perchè non li merita. 


Chapter 3 :                                            PROPHECY

- Mi metteresti ancora una volta al corrente di quello di cui stai parlando? -
 
Chiese cortesemente Edmund, che per la verità era evidentemente irritato e si sentiva estremamente stupido a causa del fatto che non sapeva mai di cosa la moretta che gli faceva battere il cuore stesse parlando. Arrabbiato e un po' in imbarazzo per quello che aveva appena pensato, il ragazzo arrossì violentemente e così tanto che Shine, nonostante fossero quasi al buio, riuscì ad osservare l'improvviso colorarsi delle sue guance, e di fronte ad un'azione così infantile, Sun non resistette, e si lasciò sfuggire una risatina intenerita, dopo la quale Ed mise il broncio.  '' Si, decisamente infantile '' pensò lei..

- In cosa trovi tanto da ridere?

Edmund non sapeva se amarla per la sua enigmità, in tutto il suo mistero, o strapparsi via i capelli dalla disperazione.

- Sei così carino.

Le parole gli uscirono senza che se ne accorgesse, ma Sun era così schietta che molto probabilmente glielo avrebbe detto di sua volontà - magari più avanti - invece che lasciare che il suo incoscio parlasse senza un freno. '' Dovrei far riposare la lingua più spesso '' pensò poi.
Edmund mosse le orecchie indietro come fanno gli animali quando prestano attenzione, e se prima aveva le guance arrossate, adesso era viola dalla punta dei capelli a quella dei piedi. '' Oh ma insomma! Io sono Re Edmund Il Giusto! Maschilista, bello, fiero, una ragazza vale l'altra! Cos'è questo modo delicato di reagire ad un complimento? Spalle dritte, testa alta!'' si comandò Ed in conflitto con se stesso; perchè una quindicenne o millenaria - dipende dai punti di vista - gli faceva quell'effetto?
Tentò di comporre una frase di senso compiuto, si schiarì la voce ormai bassa e disse:

- Mh. Grazie. E.. cos'era la cosa della profezia?


'' Colui che ti libererà il tuo cuore scalderà,
  Se questo amore sarà, le catene lui vedrà,
  Come spezzarle solo lui saprà e se il suo cuore interessato a te sarà,
  Una guida riceverà, ma presta attenzione:
  Se il suo cuore impuro sarà, la maledizione si compirà..
  Mesi passeranno prima che la verità, alla luce verrà. ''  


Shine aveva imparato la profezia sottoforma di filastrocca quand'era bambina.. Sua Madre era venuta nella sua cella, aveva puntato la bacchetta contro il cuore della bimba e aveva pronunciato la profezia, certa che nessuno l'avrebbe mai salvata.

- Eeehmmm.. Praticamente.. Dice che solo una persona può vedere le catene, e che se questa .. vuole liberarmi.. riceverà una guida, e deve capire da solo come fare.. -

Edmund sgranò gli occhi e schiuse la bocca, creando un'espressione di panico mista a dolore. Non aveva idea di come spezzare le catene.
Però lo sapeva, in cuor suo sapeva di doverlo fare, e di essere l'unico che realmente avrebbe potuto farlo.
Gli ritornarono in mente le parole di Peter  '' se vuoi, puoi '' gli ripeteva sempre il grande quando gli insegnava come muoversi, come combattere, come agire, e persino come lasciare le ragazze anche se questo era un gesto che si addiceva davvero poco all'essere nobile che apparteneva ad un Re.
D'un tratto Edmund capì, gli si illuminarono gli occhi:

- Ma certo! Ecco chi è la mia guida!
- Chi?

Chiese incuriosita la Principessa, volenterosa di sapere chi era quel fantastico uomo che ispirava il suo cavaliere - ed ora era certa di poterlo chiamare così - e lo guidava nella sue gesta..

- Mio fratello, Peter!

Esclamò lui in preda all'eccitazione, speranzoso di vedere una reazione positiva in Sunnie... Sunnie?

- Ah.

Mugugnò Sun. Si era aspettata il Virgilio di Dante, l'Achille di Patroclo, il Gesù degli Apostoli, il cantante per eccellenza e la matricola.. non.. Peter.
Per carità rimaneva uno dei quattro re dell'età d'oro, ma per l'amor del cielo, era solo.. un ragazzo di qualche anno più grande di lei fissato con la guerra ed eccessivamente orgoglioso.





Se c'era una persona che Peter aveva odiato fin dal primo istante che l'aveva vista, quella era Caspian.
Con quella sua aria da 'sono un reale, sono bello e blablabla'  
'TZK. Così banale e pieno di sè' aveva commento Pete, salvo poi ricevere l'occhiataccia di sua sorella Susie che aveva tagliato ogni sua speranza di insulto fondato con un: 'Se non altro se lo può concedere Pete non come te, che ti atteggi a grande re anche dove sei considerato solo un ragazzino.'
'NON COME ME? 
Non come me? Eh no questo è troppo' aveva pensato il biondo, fermamente convinto che la sorella si stesse sbagliando, e l'unico che potevano biasimare, se si diceva bello ed audace era proprio lui!
La verità era, che oltre ad essere bello e audace nella stessa misura in cui lo era lui, il Principe Caspian non era il fratello di Sun.
Da lì era nata immediatamente la rivalità tra i due, Caspian in realtà non se lo spiegava perchè combatteva con 'il ragazzino' - questo era l'appellativo che aveva assegnato a Peter - va bene che è il fratello maggiore e che la deve proteggere e che forse in quanto fratello qualcosa dentro ti cambia quando vedi un ragazzo che fa le avance alla propria sorella, la quale invece di respingere le attenzioni, se ne bea con fare altezzoso, ma cavolo! Era anche lui un uomo! Lo dovrebbe sapere cosa si prova.. Dovrebbe capirlo! Un conto è l'ostilità. la protezione, un conto è cominciare un combattimento all'ultimo sangue ogni qual volta se ne presentava l'occasione, e in mezzo a quella confusione di spade ci metteva sempre qualche parolina tagliente su Susan.
Aveva provato addirittura ad allontanarli, dicendo ad ognuno i difetti dell'altro - ovviamente con scarsi risultati -.
Evidentemente l'immaturità maschile era un difetto di famiglia.
Sta di fatto che l'ultima cosa che Peter avrebbe potuto sopportare era che la sua cara Sue, nel bel mezzo di una ritirata improvvisata dove lui da bravo sovrano pensava al suo amato popolo e a salvarsi la pellaccia - ritirata necessaria causata dall'incoscienza del Grande Principe Caspian, come avrebbe aggiunto poi, giusto un attimo prima di puntargli la spada alla gola -  LEI aveva pensato a LUI. A Caspian! E se n'era uscita con un'affermazione simile a 'se non c'è lui non esco di qua' salvo poi l'arrivo del capo centauro, e si sa che i centauri non si fermano davanti a nulla, neanche ad una regina che fa i capricci. Peter per spirito di sopravvivenza della sorella aveva incaricato il centauro di provvedere a portare in salvo Sue la quale, nonostante fosse ancora in parte arrabbiata, disse a Peter solo un ' CASPIAN! '
E Peter capì. Infondo che ci poteva fare lui? Al cuor non si comanda, e se la sorella amava Caspian lui non poteva opporsi, nè come fratello e tantomeno come pretendente a causa proprio del primo problema. Peter era la persona più determinata che lui stesso conoscesse e probabilmente anche la più incosciente, in quanto non pensava quasi mai che amare la sorella equivaleva ad un incesto. Gli incesti erano, se possibile, la cosa che la società circostante sia a Narnia che a Londra dove i nostri cari quattro ragazzi vivevano, riteneva più.. schifosa, ignobile, impossibile, inadeguata e stupida che ci potesse essere.
Eppure a Peter non glien'era mai fregato niente e questo era decisamente un problema. In realtà lui non aveva mai pensato a nulla.
Non aveva mai riflettuto su come conquistarla, nè se voleva realmente farlo, non aveva mai pensato a questo benedetto incesto che era praticamente un sacrilegio, nè se per amore era disposto a fregarsene, non si era mai soffermato a riflettere quanto il suo amore era profondo o quando era cominciato.
Aveva deciso di ignorare tutto, che agisca nel bene o nel male, non gliene era mai importato nulla, aveva deciso di adempiere al suo compito di re con saggezza e riflessioni ma di lasciare i sentimenti e le relazioni che aveva al puro istinto, era semplicemente se stesso.
A volte era come se dentro di lui fosse intrappolato un altro, un mostriciattolo in versione piccola di lui, che strillava e si dimenava per dar voce alle emozioni che provava, e mentre all'inizio era fermamente convinto che aveva bisogno di trattenere quello che sentiva, era arrivato un giorno in cui era scoppiato.
Trattenersi, aveva significato allontanarsi, restare lontano da Susan per più di un mese era stata la tortura cinese più terribili di tutte le torture che avrebbe mai potuto subire. Era arrivato ad essere paranoico, non le faceva più una carezza per paura che potesse fraintendere le sue intenzioni, non si confidava più con lei perchè aveva paura che potesse lasciarsi sfuggire qualche parola di troppo, era finito per non aiutarla più a scegliere un qualche vestito per le tante feste che c'erano a Cair Paravel, non facevano più le loro lunghe passeggiate nel bosco, e questo era troppo per Peter. Così un giorno ..

- Susan ti devo parlare. 
- Oddio, che brutta frase, non mi piace nè quando mi chiami Susan, nè se aggiungi quelle tre parole, se non altro.. almeno.. mi parli.
- Esattamente di questo..
- Passeggiata?
- Passeggiata.
- Mi dispiace tanto Sue.

L'abbracciò. Mossa semplice, banale, fraterna.. ma importante.

- Per.. per che cosa?
- Per come mi sono comportato in quest'ultimo mese.. Io.. io non volevo. Sai sono un ragazzo. Nel pieno dell'adolescienza. Con un regno sulle spalle.. Forse.. Forse è stato questo che mi ha reso così scorbutico e un po'.. così insomma. Mi.. mi dispiace tantissimo voglio che tu lo sappia e voglio anche che torniamo come prima!
Ti va?
- Inginocchiati.
- Che cosa?
- Hai capito perfettamente.

Peter si inginocchiò.

- Adesso giurami che non lo farai mai più.
- Te lo giuro.
- E giurami che mi vuoi bene.
- Lo giuro Sue, non immagini neanche quanto te ne voglia.
- Abbaia.
- Perchè devo abbaiare?
- Perchè te l'ho detto io! Vuoi o no che io accetti le tua scuse?

Peter non ci pensò su un attimo e cominciò ad abbaiare, in ginocchio, guardando Susan esattamente come fanno i cagnolini.
Lei lo guardò. Si inginocchiò. Lo guardò fisso negli occhi. E poi scoppiò in una risata fragorosa che la fece addirittura piangere e si buttò all'indietro con tutto il corpo.
Inutile dire quanto Peter fosse in imbarazzo..

- Perchè mi hai fatto abbaiare!
- Volevo vedere cos'eri disposto a fare per il mio perdono!
- Ah, è così eh!

E subito Peter cominciò a farle il solletico e a rincorrersi. 'Un classico' direte voi, ebbene sì. Esattamente come una coppietta felice, cominciarono a scherzare e a fare le cose tenere che danno tanto fastidio a chi non ha qualcuno con cui farle. Da quel giorno Susan e Peter diventarono più affiatati di prima, al punto che Peter non si preoccupò neanche più del suo amore facilmente fraintendibile, gli bastava stare con lei, il resto sarebbe venuto col tempo.


Invece ecco come era andata a finire. Che gli toccava salvare il probabile futuro ragazzo di Susan.
Così fece il suo gesto eroico, restò indietro cercò Caspian e insieme uscirono a gambe levate dal castello.
FERMI TUTTI. E EDMUND?
Le porte del cancello però erano ormai chiuse, e Peter per risolvere l'inquietudine e i contrasti che il suo amore, il suo orgoglio e il suo essere creavano, aveva dimenticato un fratello, un fratello. Si era scordato che Edmund era ancora dentro. Oltre all'orgoglio, all'amore, e l'odio per se stesso e la sua incoscienza, si era aggiunto il rimorso.











Angolino dell'autrice:

HELLO BABIEES! Ci tenevo a dirvi che vi voglio tanto bene, che potete chiedermi qualsiasi cosa, e che se mi lasciate un commentino positivo o negativo che sia continuerò a volervi bene ;) <3
  
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