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Autore: Stillnotginger_221b    04/01/2014    1 recensioni
Ebbene, dopo aver visto la 03x1 non ho potuto fare a meno di scrivere qualcosa di più sulla mia scena preferita in assoluto, ovvero quando John e Sherlock si trovano davanti ad una bomba da disinnescare.
Dal testo:Sherlock continuava a tamponarsi il naso per cercare di fermare l'emorragia. D'altronde se l'era meritata, in parte, ma comunque non era un diritto di John attaccare con la sua zucca, e la seconda volta per giunta, il suo naso.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Angolo autrice: bene bene,è statisticamente provato che queste parti non vengono lette molto, quindi sarò breve, per non tediarvi ;) è la prima storia che pubblico su EFP, quindi non siate troppo crudeli *si nasconde nell'ombra* . Spero vi piaccia, buona lettura e segnalatemi se trovate qualche errore di ortografia, visto che l'ho scritta alle tre di notte senza occhiali :)
ciau 


"Ti prego John perdonami."
Sherlock era li in ginocchio, le mano giunte davanti al viso, per la prima volta non per concentrarsi.
"Sherlock hai la minima idea di cosa ho passato in questi due anni?" Sussurrò John. 
"Mi dispiace, mi dispiace John." Sherlock aveva quasi le lacrime agli occhi. Aveva paura che questa volta John non l'avrebbe perdonato, che stavolta non avrebbe sorvolato. 
"Sherlock..."
Eccola, ecco che arrivava la sentenza. Sherlock strizzò gli occhi, preparandosi all'impatto con quelle parole.
"Sherlock tu sei in assoluto l'uomo migliore che io abbia mai conosciuto."
Sherlock alzò lo sguardo, cercando gli occhi di John, cercando quelle iridi cristalline che gli erano mancate alla follia. Si guardarono negli occhi, poi John sorrise. 
"Certo che ti perdono." Sussurrò.
Lacrime calde iniziarono a solcare il volto di Sherlock, come avvenne copiosamente sul voltò di John. 
Poi John superò la bomba e si inginocchiò a fianco di Sherlock, stringendolo in un abbraccio. Sherlock rimase un attimo indeciso sul da farsi, ma poi si sciolse e lo abbracciò a sua volta, poggiando poi la fronte sulla sua spalla, piangendo silenziosamente.
"Smettila di piangere idiota!" Disse John con voce rotta. 
"Sono solo felice, John."
"Perché?"
Sherlock alzò la testa dalla spalla di John, portandosi ad un soffio dal suo viso.
"Perché tu sei la persona che più conta per me. In assoluto la più importante."
Gli occhi di John si riempirono di nuove lacrime. 

"Lo sapevo, lo-sapevo." Continuava a ripetere John.
"Odio constatare L'OVVIO" disse Sherlock con voce ovattata dal fazzoletto che si premeva sul naso "ma non avresti reagito così altrimenti."
"SHERLOCK"
"Mpf"
Sherlock continuava a tamponarsi il naso per cercare di fermare l'emorragia. D'altronde se l'era meritata, in parte, ma comunque non era un diritto di John attaccare con la sua zucca, e la seconda volta per giunta, il suo naso. 
"Non ti preoccupare, non te l'ho rotto." Soffiò John.
"John dovevo farlo. Altrimenti non avrei mai saputo..."
"SAPUTO COSA SHERLOCK?! Che ti avevo perdonato? Beh notizia flash, io ti perdonerò sempre!" Urlò John senza pensare.
Sherlock strabuzzò gli occhi, sorpreso.
John rise istericamente, voltandosi dall'altra parte 
"Tanto l'hai sempre saputo, perciò..."
"No John."
Quelle parole lasciarono ammutolito il dottore
"Non ne sono mai stato sicuro. Lo sai, sono sempre sicuro delle mie deduzioni, ma quando si tratta di te....tutto cambia. Non....non riesco a decifrarti completamente, c'è sempre una parte di te che mi sfugge, e questo mi irrita, ma non posso non tenerne conto. Capisci perché per me era importante tutto questo?"
John si voltò lentamente verso Sherlock, gli occhi ancora più spalancati. Non riusciva a parlare, la sua facoltà di pensiero si era momentaneamente spenta. 
Nel mentre, Sherlock si era alzato da terra, levandosi gli ultimi rimasugli di sangue rappreso dal mento. Non voleva guardare John negli occhi. Aveva paura di quello che avrebbe potuto trovarci. 
Rabbia. 
Paura.
Tristezza.
Amore.
Era ancora perso nel filo dei suoi pensieri, quando John gli si avvicinò. 
"Sherlock .." Lo chiamò.
Lui so voltò, restio ad incrociare comunque il suo sguardo. 
Fu allora che accadde. 
John si alzò sulla punta dei piedi e raggiunse quelle labbra che lo avevano tanto tormentato. 
In quel momento Mary, Mycroft, Greg, la signora Hudson, nessuno esisteva più. Esisteva solo Sherlock.
Dopo un attimo di smarrimento, Sherlock rispose a quel tocco, dischiudendo poi la bocca in modo da poter incontrare la lingua di John.

John.
Sherlock. 
  
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