< No Alibi 
We're fading faster 
than the speed of light 
[...]
And I fell apart 
But got back up again and then 
I fell apart 
But got back up again and then 
I fell apart 
But got back up again 
Way oh 
Way oh 
Way oh 
Way oh 
Way oh 
Way oh 
[...]>>
Lunedì.
Posai la chitarra per terra e mi alzai dallo sgabello aspettandomi un applauso che non arrivò, ma non mi demoralizzai per questo, era un'audizione davanti al maestro di canto più famoso dello stato, Mr.Fallon,  e ,secondo varie voci, non esprimeva mai il suo stupore,qualora ci fosse.
--Signorina Foster, grazie per aver partecipato alle audizioni.L'elenco degli ammessi al corso sarà appeso il primo giorno di scuola.Buona fortuna.--.
Rimasi un attimo interdetta, ma non volli replicare o chiedere altro ,così, semplicemente, presi le mie cose , salutai,e uscii dall'auditorium.
Non ero ancora consapevole di aver davvero cantato davanti a quell'uomo! Erano anni che cantavo per me stessa e per la mia insegnante di canto, non avevo mai avuto il coraggio di esibirmi davanti ad un pubblico , ma avevo deciso di dare una svolta alla mia vita, di prendere delle iniziative, come tutte le ragazze di 16 anni; così convinsi  i miei a cambiare scuola (solo per il corso di canto)  e ho passato l'estate ad esercitarmi in varie canzoni , alla fine scelsi Alibi dei miei cari 30 Seconds to Mars.

Primo giorno,nella nuova scuola.
L'agitazione mi stava divorando tanto  da continuare a girare in circolo per la mia stanza aspettando che un segno divino mi indicasse cosa indossare.Non credo sia bello essere "la nuova" , al terzo anno, e inoltre avrei scoperto il "risultato" dell'audizione.
Alla fine optai per una gonna nera ampia , a vita alta , e una canottiera  bianca con sotto i miei anfibi;mi specchiai e non mi sorprese il fatto che non mi piacesse ciò che stavo vedendo ma , pazienza, non è un dramma!
Salutai la mia famiglia, indossai un giacchetto , presi la borsa e mi incamminai verso scuola.Durante il tragitto pensai più volte di tornare a casa e pregare mia madre per accompagnarmi , come si fa come i bambini, ma ricordare la mia età  mi fece vergognare dei miei pensieri e  ,così,continuai con un passo che mi convinsi fosse deciso.

Il parcheggio della scuola era stracolmo di studenti, la maggior parte con grandi occhiaie sotto gli occhi.Potei dare un primo sguardo alle persone che avrei potuto conoscere  e mi accorsi che c'erano vari gruppi ,come quello  delle "ochette",bionde ,magre senza forme  e "vestite" con mini abiti.Non le invidiavo, ho le mie forme   e sto bene con me stessa  e comunque non mi interessavano.
C'era il gruppo degli "studiosi", dei punk, dei gotici , dei "figli di papà"...alcuni gruppetti sembravano essere normali  e sentii come se fossero li per me!
Solo un gruppo non riuscii bene a  catalogare: era composto da soli ragazzi , tutti con gli occhiali da sole, ed erano in disparte , alcuni appoggiati su delle auto  che  parlavano animatamente;alcuni erano davvero carini, uno in particolare, catturò la mia attenzione: aveva  un fisico perfetto messo in risalto da una T-shirt  bianca  e la cosa che più mi affascinò furono i suoi capelli, di un marrone non troppo scuro che , sotto il sole, apparivano quasi dorati.Spostai lo sguardo appena lui giro la testa  nella mia direzione ma non ero sicura  che mi avesse notata, perchè indossava gli occhiali.

Cinque minuti più tardi andai in segreteria  per prendere i fogli per le mie lezioni.Alle prime due ore avevo letteratura  inglese cosa che mi fece piacere  visto che amavo varie opere ,come "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen o "Jane Eyre" di Charlotte Bronte.
Arrivai in classe e presi posto al terzo banca della fila a sinistra ; il banco era vuoto  ma la lezione ancora non era iniziata.Poco dopo arrivò una ragazza e si sedette ,"pesantemente",al posto accanto al mio. --Scusa se sono arrivata così ,sai, "di fretta".Comunque io sono Mariana,Mariana Sanchez --/strong>, poi mi sorrise.Un sorriso , a parer mio, molto dolce e sincero. Aveva un aspetto molto curato , e si notata la provenienza  Latino-Americana ,dalla tonalità della sua pelle e dai suoi capelli castani molto scuri.
Non potei fare a meno di sorridere.--Io sono Ivonne,Ivonne Foster.E' un piacere conoscerti.-- e sorrise di nuovo.
--E' la prima volta che ti vedo qui a scuola, nella classe di letteratuta...--
--Si, sono nuova ...oggi è  il primo giorno!-- --E' una gran bella scuola, l'amerai!--
La lezione iniziò  e fortunatamente non fui costretta a presentarmi agli altri.La professoressa era la signorina Walter, una donna esile , abbastanza alta , ma la cosa che mi colpi di lei fu la sua voce acuta e sicura che stona con il suo corpicino.Non si fece granché, chiacchiere  soprattutto,  la prof ci chiese di parlare di un libro che avevamo letto in estate e io  ebbi modo di parlare del mio amore per la trilogia di "Hunger Games", che avevo scoperto nel mese di luglio  e di cui mi ero perdutamente invaghita.

Arrivo la pausa, di 15 minuti, in cui  ebbi modo si andare verso la bacheca dove erano affissi i risultati.Mariana si offrì di accompagnarmi e io di certo non rifiutai.
La bacheca era vicino alla "sala centrale"  e vidi una lunga fila davanti a me. Prima di me c'era una ragazza dai capelli rossi che tremava  e scalpitava e ,  mi si accodò una ragazza  dalla voce stridula e fastidiosa , che parlava con un ragazzo  dalla voce calda  e profonda.Non mi girai ad osservarli , mi sembrava scortese, cosi aspettai per 5 minuti in fila,mentre Mariana era a prendere del caffè.
Ero agitata , ma terribilmente curiosa! 
Arrivato il mio turno  , feci un passo avanti cautamente e iniziai a scorrere l'elenco che non era in ordine alfabetico;arrivata a metà iniziai a sentirmi triste.
"IVONNE FOSTER".
Il sesto nome prima della fine nell'elenco degli ammessi.
Mi venne da urlare ma mi trattenni;mi girai pronta per abbracciare Mariana ma ancora non era tornata.E così mi ritrovai davanti una ragazza bionda , alta, con delle gambe lunghe ed abbronzate e davvero un bel corpo, diverso da quello delle "ochette";accanto a lei c'era un ragazzo.
Il ragazzo.
Quello con i capelli marroncini , al sole quasi dorati che vidi nel parcheggio. Era senza occhiali questa volta e non ci misi molto a perdermi in quelle pozze di caramello che si ritrovava come occhi. Passarono pochi secondi che forse sembrarono un 'eternità , poi fui costretta a  "svegliarmi". --Hey, tesoro, ora potresti spostarti!? Sai...non esisti solo tu!--  disse, la bionda con un falso sorriso.Notai che, intanto, il biondo mi fissava , cosa che mi mise a disagio; non disse niente  solo ,"rafforzò" la stratta attorno ai fianchi della ragazza facendo scendere la mano verso il fondo-schiena.Lo notai e lui se ne accorse e  mi accennò un sorriso con qualcosa di perverso e furbo.
--Comunque,bella gonna dolcezza!--..sempre con quel sorrisetto.Diedi un'ultima occhiata al ragazzo  e poi feci loro posto.Mentre andavo via mi girai e lui mi fece l'occhiolino.
Non seppi come interpretarlo , alla fine decisi di non farci caso.
Sembrava stronzo,non sapevo il suo nome, o qualunque altra cosa su di lui.
L'unica cosa per me certa era che fosse dannatamente sexy.




Hey, io sono Andreana e questa è la mia prima FanFiction!
Se sei arrivata fino a qui sotto te ne sono grata  e se ti è piaciuto questo primo capitolo , mi farebbe piacere se lasciassi una recensione , lunga o corta che sia. Anche se non ti è piaciuto accetto critiche e consigli per migliorare.
Aggiornerò  in base all'esito di questo primo capitolo , ma non credo che elimierò la storia già dopo il primo capitolo , anche se andasse male.
Quindi , grazie per la vostra attenzione :)