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Autore: AlexVause    04/01/2014    3 recensioni
For You (per Te)
Cosa non farei per te, Amore Mio...
Ogni giorno che passa sei nel mio cuore.
Ogni attimo in cui non ci sei, sento la tua mancanza.
Ogni mio passo lo farò verso te, ogni mia azione sarà per te.
Always (sempre)
Ogni cosa te la dedicherò, fosse anche solo un sorriso. Finchè vivrò e per sempre.
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Swan Queen
Seguito di Trust.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amarsi e perdersi per poi ritrovarsi. Destino.'
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Capitolo 19
 
- Di qua Emma!
Disse il padre a bassa voce.
L’ombra di Pan era entrata nel mausoleo dei Mills, stranamente aperto.
- Fa attenzione.
Avvertì la figlia, mentre varcavano la porta.
Il sarcofago in pietra del padre di Regina, era scostato.
Rivelava una scalinata, che scendeva nei sotterranei di quel luogo umido e freddo.
James ed Emma, impugnarono le pistole e scesero lentamente dalle scale.
Un rumore li fece voltare. Qualcosa era caduto a terra frantumandosi.
- No!
Un grido li allarmò.
- Regina!
Esclamò lo Sceriffo preoccupato.
Il Sindaco, si materializzò nel lungo corridoio alle loro spalle.
- State attenti!
L’ombra travolse James che cadde rovinosamente a terra. Emma, dopo aver visto che il padre stava bene,  corse su per le scale seguendola.
La Evil Queen aiutò il Principe a rialzarsi, quando un rumore fortissimo li fece sobbalzare.
James si mise a correre, raggiungendo la porta d’entrata.
Si era chiusa.
Le luci che illuminavano la cripta, si spensero una ad una.
- Regina? Che sta succedendo?
Chiese il Principe, con una vena di preoccupazione nella voce.
- Non lo so.
Rispose la donna, subito dietro di lui.
Le tenebre li circondarono, facendoli rimanere nel silenzio più assoluto.
- Sfonda la porta, James!
Ordinò la Evil Queen alle sue spalle.
- Ma sei impazzita? È di legno massiccio!
Protestò l’uomo.
- Si, come la tua testa! Spostati, che la sfondo da sola!
Regina, formò una palla di fuoco con entrambe le mani, per poi scagliarla addosso all’entrata del mausoleo di famiglia.
L’impatto con la porta, ebbe l’effetto di una bomba.
Frammenti di legno volarono per il prato, confinante la tomba dei Mills e sia James che Regina corsero fuori dal mausoleo, alla ricerca di Emma e dell’ombra.
 
- Emma!
Gridò James, correndo a perdifiato, verso quella che poteva essere la voce della figlia in lontananza.
Si trovavano  in mezzo al bosco che circondava il cimitero.
La Bionda, braccia tese e pistola puntata dritta davanti a se, tentava di far fronte all’ombra di Pan che, a mezz’aria, la stava fissando pronta ad attaccarla.
- Emma, abbassati!
Gridò Regina.
La Ragazza all’udire quella voce pronunciare il suo nome, si pietrificò.
Il padre intervenne, gettandosi sulla figlia, prima che la Evil Queen lanciasse una sfera di fuoco a quell’essere.
- Via, toglietevi di li!
Esclamò Regina.
I due eseguirono, andandosi a riparare dietro ad un tronco d’albero.
L’ombra tentò un altro attacco, ma il Sindaco lo bloccò nuovamente, stavolta con un raggio d’elettricità verde.
L’ombra, restò a guardarli sospesa in aria, pochi istanti prima di svanire nel nulla.
- Ma che le è preso! Le grido di abbassarsi e lei che fa, si imbalsama sul posto?
Regina era furiosa. Sospirò per calmarsi.
- State bene?
Chiese poi con tono meno duro, ai due, intenti a rialzarsi da terra.
- Si…si.
Rispose la bionda, guardando il padre.
- Che ci facevi nel Mausoleo Regina?
Domandò James, alla mora di fronte a se.
- Cercavo un incantesimo, per proteggere Henry da Pan o sim…
Gli occhi della Evil Queen si spalancarono. La paura si impadronì del suo volto.
Fu l’unica cosa che scorsero Padre e figlia, prima che il Sindaco sparisse in una nuvola viola.
Emma e James, si guardarono perplessi, per poi mettersi a correre in direzione della tomba dei Mills.
- No, no, no, no!
Si sentì gridare da una stanza presente nei sotterranei.
Regina la stava mettendo sotto sopra frugando ovunque, minuziosamente.
- Regina, che succede?
Chiese Emma preoccupata.
- La maledizione, ha rubato la maledizione!
La Evil Queen, non aveva mai avuto paura ma ora, era nel panico.
Conosceva le conseguenze di tutto ciò, e più di tutto sapeva cos’avrebbe perduto...Henry.
- Che cosa!!
Esclamò James.
- Ma ormai l’hai attivata…non ce ne può essere un’altra…vero?
Domandò Emma cercando di confortare i due, davanti a se.
- Purtroppo può esserci, si. La maledizione, segue i desideri di chi l’attiva.
Tentò di spiegare la mora.
- Un disastro…è un disastro.
Borbottava fra se il Principe.
- Dobbiamo subito andare da Gold. Lui l’ha creata…avrà un’idea per evitare che il piano di Pan, vada a buon fine.
 
- Che cosa?
Gridò Gold su tutte le furie.
Alzò il bastone spingendo Regina, con un gesto secco del manico, addosso alla parete del banco dei pegni.
- Ehi!
Esclamò Emma, ma venne bloccata assieme agli altri, impossibilitati a muoversi.
- Sei impazzita forse?
Continuò l’uomo rivolto alla Evil Queen.
- Il mausoleo era sotto incantesimo di protezione. Doveva essere al sicuro!
Urlò Regina verso colui che le aveva fatto da maestro.
- E sentiamo, come ha fatto ad impadronirsi della maledizione…uhm?
Quel “uhm” fu enfatizzato, spingendo con forza la donna, ulteriormente addosso al muro.
Il bastone con impugnatura d’oro era poggiato sulla bocca dello stomaco del Sindaco, che gemette di dolore a causa dell’urto.
- Dimmelo!
Le gridò Gold. Le uniche volte che quell’uomo si era infuriato così, i malcapitati sotto di esso, erano quasi morti.
- Ero andata alla tomba di mio padre, per prendere…un…
Il Sindaco faticava a parlare da quanto le doleva esser trattenuta in quel modo.
-…un incantesimo per proteggere mio figlio da Pan.
Regina si aggrappò all’oggetto che le premeva sullo stomaco, tentando così di scostarsi, ma Gold la spinse nuovamente facendola gemere ancora una volta. Le mancava il respiro.
- Avevo… appena tolto l’incantesimo. Sono entrata e quando ho spostato il sarcofago, Pan mi ha attaccata.
Sono riuscita a…contrastarlo, ma in aiuto è arrivata la sua ombra che mi ha colpita…facendomi andare a terra.
Emma e James erano giunti, poco dopo…l’essere e durante il trambusto, Pan è svanito.
Non…non sembrava avesse preso qualcosa.
Gold lasciò la presa, sia su Regina che si mise una mano sullo stomaco dolorante, sia sul gruppo che tornò a muoversi.
Emma corse subito dalla sua ex compagna che, poggiandole una mano sul petto per allontanarla, la guardò con occhi di fuoco.
- Non provi nemmeno ad avvicinarsi. Se non foste intervenuti, questo disastro non ci sarebbe stato!
Sbottò Regina, deglutendo a fatica. Il dolore era così acuto che rischiava di sentirsi male.
- Se non fossimo intervenuti, forse non saresti qui!
Sentenziò la bionda. Aveva sempre odiato l’eccesso di orgoglio, da parte della mora.
- Zitte voi due! Concentriamoci su questo problema!
Urlò Gold, facendo sobbalzare Bell al suo fianco.
- Per attivarla…deve…comunque…sacrificare la cosa più importante per lui.
Disse la Evil Queen a fatica.
- In questo, posso aiutarvi io. Vostra maestà, non avete una bella cera.
- Hook!
Esclamò Snow, voltandosi verso l’uomo che aveva appena parlato.
- Da daaan. Eccomi qui.
Canticchiò il Pirata.
- E come pensi di esserci utile?
Domandò Gold, incuriosito.
- Nella mia nave, è nascosto il suo braccio destro. L’ho catturato la sera del nostro ritorno.
Si stava imbucando alla nostra festa, senza invito.
Informò i presenti, Hook.
- E perché non ce l’hai riferito?
Chiese James, contrariato della cosa.
- Dovevo?
Disse il Pirata con aria innocente ed interrogativa.
- Dov’è?
Chiese Regina. Il dolore stava passando.
- Nella stiva, Maestà.
Sorrise Hook al Sindaco.
- Muoviamoci! È probabile che sia salito sulla nave, proprio per aiutare Pan.
Esclamò Gold, uscendo dal negozio, seguito a ruota da Neal, Malefica, Henry, Emma, i Charming, Hook e Regina.
- Eri più sexy, con i tuoi corsetti stretti…uhm…stretti.
Disse Hook, accarezzando la schiena della Evil Queen.
La donna, rispose alla provocazione, lanciando una saetta sul sedere del Pirata.
L’uomo gridò, saltellando.
- Brucia! Preferivo un pizzicotto.
Rise l’uomo, massaggiandosi il punto colpito.
- No, no. Scherzavo!
Esclamò allontanandosi da Regina, quando lei tornò a voltarsi verso di lui, con l’indice alzato pronta a colpire nuovamente.
 
Il gruppo scomparve, per poi apparire sulla prua della nave.
Hook si precipitò accanto alla porta che portava alla stiva.
- No.
Sussurrò il Pirata. La porta era aperta.
Scesero le scale con attenzione.
Gold in cima al gruppo, illuminava l’ambiente con una palla di fuoco, pronto a colpire nell’evenienza.
L’uomo fu imitato da Regina e da Malefica che, a differenza loro, usò la pietra situata sulla cima del suo bastone.
Hook, poco distante da Rumple, lo guidò verso una botola.
I due si guardarono, notando il lucchetto aperto.
Sapevano già cos’avrebbero trovato, meglio dire, non avrebbero trovato.
Il Pirata alzò la grata, che portava in una specie di magazzino merci.
- È scomparso. 
Disse poi Hook, voltandosi verso il resto del gruppo.
 
 
 
 
Note di Alex: Penultimo capitolo. Che succederà nel finale?
A voi scoprirlo :D
A presto.
  
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