~ ~ CAPITOLO 1

Touko si svegliò a fatica in quella tiepida giornata primaverile, che si preannunciava serena nonostante qualche nuvola in cielo.

Sonni inquieti l’avevano tormentata quella notte, riportandole alla memoria i “Cappucci Grigi”, così li chiamava mamma, e la sfortunata morte del padre e del gemello, Touya.

Era successo tutto dieci anni prima, ma la giovane sedicenne lo ricordava con l’amaro in bocca come se fosse successo ieri.

Era il sette Agosto 2006, per l’esattezza, i pokemon uccello svolazzavano liberi nel cielo limpido, alcuni Foongus osservavano incuriositi dei fiorellini di campo e i raggi del sole illuminavano i tetti delle case, coronandoli con i suoi caldi raggi dorati.

Ricordava di star giocando con Touya, Belle e Komor, i due inseparabili amici d’infanzia, in una vaschetta di sabbia, mentre mangiucchiando dei gustosi Poffin preparati in casa dalla madre del corvino, appena tornata da un viaggio di lavoro a Sinnoh, costruivano allegramente dei traballanti castelli di sabbia, anche se malapena si poteva definirli tali.

Il gemello della mora aveva appallottolato un po’di sabbia e ricamata con un bastoncino a formare i lineamenti di una pokeball.

<< Visto sorellina? >> Aveva esclamato alzandosi di scatto e tendendo il piccolo braccio con la sfera di sabbia verso il cielo.
<< Io diventerò il più forte allenatore pokemon di tutti i tempi, batterò i capipalestra, i super quattro ed infine Nardo, diventando il campione assoluto di Unima!>>

La mora aveva ridacchiato a quella improvvisa confessione e così anche i suoi due amici.

<< Dico sul serio! Io diventerò il migliore! >> I suoi occhi cristallini erano luminosi come non mai, pieni di sogni sfumati e speranze che non sarebbero mai state realizzate.

<< Magari potessimo avere dei pokemon nostri! Ma per ora siamo troppo piccoli, almeno così dice mamma. >>
Aveva risposto Komor, sistemandosi gli occhiali a mezza luna e pulendosi una ciocca di capelli color pece da dei rimasugli di sabbia.

<< Gia, sarebbe magnifico partire all’avventura con un Team! Ma non so se mio padre me lo permetterebbe.. >> Commentò invece la bionda, sospirando e portando lo sguardo al cielo, che fu subito irradiato dalla calda luce del sole, facendole brillare i luminosi occhi verdi.

<< Io allora sarò la tua rivale, Touya! >> Tutti si voltarono stupiti a guardare la mora, che si era alzata anche lei di scatto fissando carica il gemello.

Touko sorrise ricordando quella dichiarazione e ridacchiò nostalgica rivedendo nella sua mente il volto stupito del defunto gemello.

<< Hai sentito bene. E non fare quella faccia da Espurr sorpreso! Se tu vuoi diventare il campione, prima devi battere la tua sorellina! >>

<< Benissimo, allora da oggi, saremo anche rivali! >> Aveva esclamato il moro di tutta risposta, battendo il suo pugno contro quello della sorella.

Ricordò anche dei botti che si susseguirono un’ attimo dopo, del fumo proveniente dal centro della città, di come la sua anima fu divisa a metà da un colpo di pistola e di come la sua infanzia le sia stata portata via in un solo maledetto istante.

Touko chiuse gli occhi, si diede due colpetti sulle guance, come per scacciare quel pensiero e scese energica dal letto, andando nel bagno adiacente alla sua stanza per lavarsi e cambiarsi.

Si legò i lunghi capelli mori con una coda alta, mise il suo amato cappellino bianco e rosa, una giacchetta nera, canotta bianca e un paio di pantaloncini corti, strappati alle estremità da cui usciva la tasca.

Quando torno in camera da letto, noto un piccolo pacchetto poggiato su un tavolo di fianco al letto.

Evidentemente mamma lo aveva portato in camera mentre si vestiva.

Ci trovo un biglietto che recitava: “ Scegline uno, per catturarli tutti! Buon viaggio ragazzi!"
Firmato prof Aralia.

A Touko scappò un sorriso, avrebbe aspettato Belle e Komor per aprirlo.

Si diresse verso le scale che conducevano alla cucina, ma non fece tempo ad appoggiare lo stivale sul primo gradino che Komor le corse incontro come una furia, facendola cadere sul soffice tappeto e lui sopra di lei.

Il corvino arrossì violentemente e, tossicchiando sistemandosi nervosamente gli occhiali, cercava di rialzarsi il più velocemente possibile.

La mora ridacchiò, alzandosi subito dopo l’amico.

<< Siamo agitato oggi, eh? >> Commentò sarcastica Touko, sistemandosi la canotta bianca.

<< Uh, come darmi torto, oggi è un giro speciale! >> Sorrise un poco, sempre rosso in viso.

<< Piuttosto, Belle non era con te? >> Domandò la mora confusa, spostando lo sguardo verso le scale, come se potesse far arrivare prima l’amica.

<< Credo abbia avuto i soliti problemi a casa, ma tranquilla, vedrai che arriverà. >> Rispose Komor, andando ad esaminare il pacchetto contenente le tre sfere pokemon.

Passarono i minuti, ma della bionda nemmeno l’ombra e Touko cominciò a preoccuparsi.

<< Cosa credi che stia facendo? >> Chiese nuovamente dopo una mezz’ora abbondante al corvino, che spostò lo sguardo su Touko solo per qualche secondo.

<< Mah, sai com’è quella sbadata. Avrà tenuto la sveglia spenta. >> Rispose sarcastico dopo qualche secondo di riflessione, sorridendo beffardamente al pensiero di Belle, tutta agitata in pigiama, nella sua stanza a preparare tutto il necessario per il viaggio.

Non rispose, si limitò a sorridere un poco per poi riportare la sua attenzione verso le scale.

Dopo una decina di minuti, in cui Komor cominciava davvero a stufarsi, soprattutto durante gli ultimi tre, la bionda si fiondò a tutta velocità nella piccola stanzetta, inciampando goffamente nel tappeto e farfugliando frasi senza senso che Touko interpretò come Sincere Scuse.

<< Belle! Dannazione, proprio oggi fai tardi? >> La sgridò il corvino, guardandola con aria severa.

<< M.. Mi dispiace! Ho dimenticato di impostare la sveglia.. >> Rispose la bionda mortificata.

Touko rimase sorpresa dalla perspicacia dell’amico nell’averlo capito.

<< Ma ora sono qui! Direi che è ora di scegliere il nostro Primo Pokemon! >> Esclamò poi euforica, andando vicina a Komor per vedere lei stessa il pacchetto.

<< Beh, direi, dato che la camera è di Touko, di far scegliere prima a lei il pokemon! >> Aggiunse poi, voltandosi verso la mora, che sorrise avvicinandosi al duo.

<< Nulla in contrario, allora Touko, chi scegli? >> Domandò l’amico, porgendo il pacchetto all’amica.

Lei lo aprì trovando all’interno tre piccole pokeball, che prese in mano pigiando il piccolo bottoncino bianco di ognuna.

Ne uscirono tre piccoli esserini, solo a guardarli, si poteva capire la loro personalità.

Quello verde, probabilmente un tipo erba, era fiero e altezzoso, tanto che le ricordò un poco il carattere di Komor.

L’altro era un piccolo cucciolo rosso e marrone, aveva un grosso naso e delle orecchie nere che scrutavano attente la stanza, anche se, quando fece un passo, inciampò goffamente nelle pantofole della mora.

Capì subito che si trattava di un tipo fuoco quando cadendo sputò dalle narici della cenere scura, che sporcò non solo le povere pantofole, un tempo bianche e azzurre, ma anche il pavimento davanti al tenero pokemon.

L’altro invece se ne stava seduto sul pavimento a giocherellare con una piccola conchiglia gialla, da cui si intuiva fosse un tipo acqua, aveva la testa bianca con un piccolo naso arancione, penetranti occhi neri, il corpo azzurro ed un piccolo ciuffetto sulla testa.

Aveva un’aria talmente annoiata che fece tornar sonno anche a Touko ma, nonostante questo, sentì una strana sensazione percorrergli la schiena appena il loro sguardi si incrociarono.

La mora sorrise, indicando il piccolo esserino che ne rimase totalmente esterrefatto.

La giovane si avvicinò al cucciolo, gli si rannicchiò davanti e gli mostrò la sua pokeball.

<< Ho scelto te, piccoletto. >> Disse sorridendogli carica di energia, questo però, in un primo momento sorpreso, si voltò dando le spalle alla giovane, quasi fosse imbarazzato.

Intanto Komor e Belle avevano gia scelto i loro compagni, la bionda il pokemon di tipo fuoco e Komor il tipo erba.

A Touko torno in mente il fratello, avrebbe di certo voluto essere li con loro.

Il suo sguardo si fece cupo e la bionda doveva essersene accorta perché subito cominciò a saltellare allegramente per la stanza, riportando Touko coi piedi per terra.

<< Bene! Che dite di iniziare con una piccola battaglia? >> Propose poi sistemandosi il cappello verde sulla testa e puntando la pokeball del nuovo amico verso Touko.

<< Belle, cavolo, ma lo sai che il tuo Tepig è un tipo fuoco ed il suo Oshawott è un tipo acqua! Saresti in totale svantaggio! >> Esclamò Komor con tono severo, stupendo nuovamente la mora per il fatto che sapesse di che pokemon si trattasse e vergognandosi un poco per essere arrivata a questo giorno con zero esperienza.

<< Ma non conoscono altro che mosse di tipo Normale! >> Disse di rimando Belle << Questa volta va di bravura! >> La giovane rise, spostando poi lo sguardo dal corvino a Touko.

Lei guardò Oshawott, strinse i pungi e sorrise a sua volta.

<< Allora piccolo, vuoi divertirti un po’? >> Il piccolo pokemon guardò Touko con aria persa, per poi alzarsi e rivolgendo un’ intenso sguardo al pokemon dell’avversaria, che intimorito indietreggio un poco.

<< Bene.. ma cercate di non fare troppi danni! >> Disse rassegnato il corvino lasciandosi andare sul letto della mora.

<< Uhm.. ok! Tepig, u-usa ripetutamente colpo coda! >> Esclamò Belle agitata.

Il pokemon cominciò a roteare su se stesso, facendo astute finte che lasciarono scoperta la difesa del piccolo Oshawott.
<< Non lasciarti distrarre! Sono solo finte! >> Urlò la mora nel tentativo di far concentrare l’amico.

<< Uh, ora usa azione! >> Ordinò nuovamente la bionda.
Tepig si fermò, ma non riuscì ad attaccare, stordito dalle continue giravolte provocate da colpo coda.

<< E’ il momento! Oshawott, usa Azione! >> Urlò la mora al piccolo, che, con rapidità sconcertante, si lanciò sul Tepig della bionda.

Il piccolo crollò a terra esausto, il colpo esercitato da Oshawott era stato così diretto da provocare un colpo critico.

<< Evviva! >> Urlò Touko estasiata per aver vinto la sua prima lotta, correndo ad abbracciare il piccolo amico.
Questo voltò il capo dall’altra parte facendo il broncio, emettendo però un piccolo versetto soddisfatto.

<< Sbalorditivo Touko! Che colpo potente! >> Esclamò Komor, stupito dalla forza del piccolo tipo acqua.

Belle fece rientrare il suo amico nella pokeball, guardando poi la sfera con aria dolce.

<< Komor, ora vuoi lottare tu? >> Domandò poi la mora, con gli occhi cristallini che brillavano per l’emozione.

<< Va bene. Iniziamo! >> Il corvino si alzò di scatto dal letto, puntò il dito indice verso Oshawott cominciando a dare ordini ben studiati al suo Snivy, schivati a fatica dal piccolo pokemon di tipo acqua.

Dopo l’ennesimo “Graffio” il piccolo Oshawott era ridotto allo stremo, ma, nonostante questo, non sembrava essere intenzionato a perdere.

<< Oshawott, ascolta! >> Urlò la mora, attirando l’attenzione del piccolo.<< Appena Snivy userà graffio, tu usa colpo coda! >>
Il pokemon guardò stupito l’allenatrice, pensando che fosse impazzita.

<< Fidati di me! >> Esclamò nuovamente.
Il piccolo rivolse lo sguardo al piccolo pokemon di tipo erba, pronto per l’attacco.

<< Snivy, graffio! >> Urlò il corvino.

Il piccolo pokemon si lanciò a tutta velocità verso Oshawott e, quando furono a pochi centimetri di distanza, usò colpocoda, colpendo il piccolo Snivy dritto sulla faccia.

<< Cosa?! >> Urlò il corvino vedendo il suo amico cadere a terra esausto,<< Hai trasformato una mossa diversiva in una di attacco?! >> Era sconvolto ma nei suoi occhi si leggeva un pizzico di ammirazione.

<> Esclamò la mora, tornando ad abbracciare l’amico.

<< Uhm, ragazzi? >> Chiamò un’ attimo dopo la bionda, con la voce che le tremava.

<< Che succede? >> Domandò Komor, facendo rientrare il suo starter nella sfera.

La bionda indicò la stanza, completamente in disordine.
<< Abbiamo lottato così tanto che abbiamo distrutto tutta la camera! >> Esclamò Touko, portandosi le mani sul cappello.

<< Meglio andarci a scusare con tua madre, è al piano di sotto, giusto? >> Propose il corvino scendendo le scale.
Le due amiche lo seguirono, scusandosi per il guaio combinato.

<< Nessun problema, ragazzi! >> Esclamò la signora White, sorridendo ma con una vena pulsante sulla fronte.<< Metterò a posto io, ora andate da Aralia, vi sta aspettando. >> Aggiunse salutando Belle e Komor che uscirono a tutta velocità dalla casa dell’amica.

<< Ah, tesoro! >> Chiamò poi la madre di Touko, avvicinandosi alla figlia e consegnandole il suo Pokegear.

<< Ricorda di chiamare! >> Esclamò sorridendo dolcemente alla mora e stampandole un bacio sulla fronte.
<< Touya sarebbe stato così contento oggi.. >> Commentò Touko abbassando lo sguardo.

La signora White le accarezzo una guancia tristemente.
<< Touko, non guardare il passato..  Concentrati sul futuro, senza perdere di vista il presente. Cerca di divertirti assieme ai tuoi pokemon e non dimenticare che la tua mamma ti ama da morire.. >>

Le due si abbracciarono, dopo di che la giovane mora si avviò verso la porta guardando con nostalgia la madre, ed in fine uscendo, chiudendosi la porta alle spalle.

Quello è stato il primo passo verso un mondo nuovo e Touko ne era consapevole.

Da oggi la sua vita sarebbe cambiata e questo la caricava di una nuova energia.

Si avviò verso il laboratorio delle professoressa Aralia, con gli occhi azzurri rivolti verso il futuro e il cuore pieno di speranza.

 - Angolo dello scrittore -
Allora, questa è la mia prima fan fiction pubblicata, spero che l'idea sia di vostro gradimento e che continuerete a seguirmi anche nei prossimi capitoli.
Si accettano critiche (E insulti, se proprio ci tenete xD)
I consigli sono sempre ben accetti, spero continuate a seguirmi!
-Svi