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Autore: HopeAndHuggy    04/01/2014    2 recensioni
"Mi ha solo... Colpita. Colpita come nessun altro prima d'ora.
In ogni caso, anche se fosse io di certo non sono la ragazza ideale per lui, da ciò che i miei occhi hanno visto, se la mente non mi ha giocato un brutto scherzo, lui è decisamente attratto dalle donne con belle curve, i cui occhi trasmettono lussuria, non da ragazze come me, spaventate anche dalla semplice idea del peccato, che sognano di vivere in una favola."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                The first time ever I saw your face

 

                                      { Halloween Party }

 
 
 
01-11-12      04:42
 
 
 
Caro diario,
 
Che giornata curiosa quella di oggi, o meglio, di ieri, sono ormai già le quattro del mattino. 
 
 
 
Sarei dovuta andare a dormire già da tempo ormai, ma gli avvenimenti mi hanno travolta a tal punto che non mi sono nemmeno resa conto dell'orario improponibile che si era fatto, se mia madre fosse stata in casa si sarebbe preoccupata terribilmente.
 
Sono raggomitolata sotto le coperte, ma i pensieri vorticano nella mia mente come trottole e non mi lasciano riposare, ogni qual volta abbasso le palpebre vedo i suoi occhi, di un azzurro innaturale, quasi magico, e il suo sorriso furbo, malizioso. Mi chiedo se riuscirò a dimenticarlo.
 
Finn dice che sono una stupida, che non è possibile. "Non esiste l'amore a prima vista" Mi ha detto, ma io non ho mai detto di esserne innamorata, mi ha solo... Colpita. Colpita come nessun altro prima d'ora.
 
In ogni caso, anche se fosse io di certo non sono la ragazza ideale per lui, da ciò che i miei occhi hanno visto, se la mente non mi ha giocato un brutto scherzo, lui è decisamente attratto dalle donne con belle curve, i cui occhi trasmettono lussuria, non da ragazze come me, spaventate anche dalla semplice idea del peccato, che sognano di vivere in una favola.
 
 
 
Purtroppo ora, caro diario, devo proprio addormentarmi, o domani non potrò partecipare alla messa e Don Pier Paolo non ne sarebbe felice.
 
 
 
Dolce notte, e speriamo in un giorno migliore domani.
 
Sempre tua, Juniper.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Crys, perché siamo venute qui, insomma- c'è... Tanto caos e- rumore, e- musica metal" Si lamentò Juniper, guardandosi intorno, mentre Crystal la trascinava con forza tra la folla, strattonandole il braccio, ignorando le sue continue lamentele.
 
La gente le dava gomitate a destra e manca, c'era puzza di sudore e alcune persone avevano un trucco talmente realistico da farla rabbrividire, mentre lei aveva un semplice costumino da gatta con un paio di orecchiette, a detta sua, troppo carine. 
La ragazza continuava a guardarsi attorno, cercando disperatamente una via d'uscita da quell'incubo. Era decisamente troppo per lei, una ragazza di casa, che passava le sere su un divano a leggere libri. Un ragazzo sudato e decisamente troppo ubriaco venne spinto contro di lei da un altro più alto, che sembrava piuttosto arrabbiato, e lei ci mise tutta la sua forza di volontà per evitare di urlare a pieni polmoni.
 
"È la festa di Halloween di Silery, non potevamo mancare, sai che ci tiene!" Sbuffò la ragazza vestita da guerriera, decisamente stufa del comportamento infantile della ragazza più giovane. 
Juniper, ormai sul punto di arrendersi, cercò di concentrarsi sull'armatura lucida della sua amica: era fatta bene, sembrava quasi vera, i dettagli erano perfetti, e sarebbero stati un'ottima distrazione, almeno fin quando non fosse stata libera di nascondersi e leggere in pace. Sospirò, già esausta, e smise di lottare contro Crystal, lasciandosi trascinare.
Quando raggiunsero colei che aveva organizzato quell'inferno Crystal la stritolò in un abbraccio, mentre Juniper la salutò con un timido bacio sulla guancia, come suo solito.
 
 
Dopo poco meno di cinque minuti, finalmente, Juniper fu libera di sedersi da sola in un angolino, per poter leggere un libro: sarebbe stata una serata molto lunga e quattrocentocinquantadue pagine del suo libro preferito, sarebbero stati di certo il miglior passatempo del mondo.
Sfilò le orecchie da gatta dai lunghi capelli arancioni e mise le cuffie nelle orecchie, cercando inutilmente di sovrastare il rumore della musica metal. Aprì il libro e iniziò a leggere, ignorando gli sguardi straniti e divertiti delle persone presenti che di certo stavano pensando che fosse matta. 
 
Passarono ore, che a Juniper sembrarono solo pochi minuti, scorreva pagine e pagine di parole, dimenticando totalmente la musica e lo spazio attorno a lei. Mimava ogni singola frase del libro e la sua espressione cambiava continuamente, seguendo quella che immaginava avesse la protagonista.
 
Molti ragazzi erano andati via e la musica era cambiata, ma lei era troppo presa dalla storia per rendersene conto.
 
Il suo coprifuoco era scattato da tempo, ma le parole del libro la attiravano come se fosse una falena attratta dalla luce.
Non sapeva quanto tempo fosse passato, sapeva solo che era quasi alle ultime pagine, e nonostante avesse letto e riletto quel libro fino ad impararlo a memoria, non riusciva a staccare gli occhi da quelle piccole lettere d'inchiostro, almeno fin quando qualcuno non chiuse chiuse il libro al posto suo.
Alzò la testa di scatto e quasi urlò quando vide la maschera di Silery. Appoggiò una mano sul petto, come per fermare il cuore che aveva inziato a battere all'impazzata per lo spavento.
"Non per infastidirla, cara, ma sono le tre, e se non sbaglio doveva essere a casa già a mezzanotte" Disse, divertita, la ragazza dai capelli colorati.
Juniper spalancò gli occhi e si alzò "Perchè mi avverti solo ora?!" Sbottò, recuperando le sue cose 
"Non volevo darti fastid-" Cercò di scusarsi la più grande, ma Juniper la ignorò urlando un
 "Scusa devo andare!" mentre correva via.
Era quasi arrivata all'uscita quando inciampò nel mantello di una ragazza, sarebbe caduta, se non fosse stato per un ragazzo che la afferrò per le braccia.
"Tutto okay?" Chiese, mentre Juniper arrossiva: aveva appena fatto una pessima figura.
"I-io sì." Disse, prima di sollevare il viso per guardare il ragazzo che le aveva appena evitato una terribile caduta; quello che vide la lasciò senza parole. 
Azzurro. Il mondo era appena diventato di un bellissimo azzurro cielo. 
 
 
 
 
 
E mentre danzava, lei cadde tra le sue braccia, sentendosi come se fosse sempre appartenuta ad esse.  
 
Proprio così citava il libro, raccontando del primo incontro tra Colin ed Amiahn.
 
 
 
 
 
Per un attimo Juniper immaginò di ballare con quello sconosciuto, proprio come i personaggi del suo libro preferito; immaginò di legare le braccia attorno al suo collo, mentre lui appoggiava le mani sulla sua vita e-
 
 
 
"Allora, hum- io- grazie" Disse, ricomponendosi. Come sempre Juniper dovette tornare di nuovo sulla terra, o probabilmente quel ragazzo avrebbe iniziato a credere che fosse pazza.
 
Guardò le ragazze attorno a quello che, molto probabilmente, sarebbe stato il suo chiodo fisso per settimane.
 
Dopo aver balbettato un ultimo "Grazie" si allontanò, con lo sguardo puntato sul pavimento.
 
 
 
 
 
Quando fu tempo di andare nessuno dei due disse nulla, si allontanarono l'uno dall'altra e si sorrisero.
 
 
 
 
 
Prima di uscire dal locale si voltò un'ultima volta e un piccolo sorriso spuntó sul suo viso quando vide che anche lui la stava guardando. Il ragazzo, di cui non conosceva nemmeno il nome, rispose a sua volta con un sorriso e lei uscì, chiudendosi la porta alle spalle.
 
 
 
 
 
Entrambi sapevano che quel sorriso valeva più di mille parole.
 
 
 
 
 
Nel viaggio verso casa Juniper non fece altro che pensare alle parole del libro, a come rispecchiassero ciò che era appena successo.
 
Chissà, magari anche lei aveva una possibilità. Magari anche lei poteva vivere la sua favola.
 
 
 
 
   
 
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