"Se n'era andato quel giorno di ottobre. Luke se n'era andato senza lasciare un messaggio, un biglietto, niente."

Oggi abbiamo dimenticato tutto di quel giorno o meglio giorni, per la precisione 248.
Lui è arrivato, con la sua chitarra. Ci troviamo sulla spiaggia di Sydney, fa freddo e Luke indossa il suo berretto blu di lana. Stranamente la spiaggia è completamente deserta, non un'anima viva. Stiamo li, io e Luke, a guardare le onde del mare arrivare potenti sulla riva e poi ritirarsi lentamente inghiottite da altre onde. Tutto è come l'anno passato: il mare, il ventro tra i suoi capelli, i nostri vestiti -o per lo meno i suoi, sempre i soliti jeans neri, la maglia sgualcita con il logo dei Nirvana e le Vans nere-, la sua voce stupenda e melodiosa che finora l'avevo sentita pronunciare un semplice 'ciao' al suo arrivo all'appuntamento. Non diciamo niente, stiamo lì fermi. Ormai era quasi mezzora che stavamo guardarando l'oceano. Luke spezza poi quel silenzio assordante: -Allora Ginny, come va?-
-ti sembra la domanda giusta da fare 'come va?' come credi che stia quando l'unico ragazzo che ho sempre amato se ne va senza spiegazioni per suonare con la sua band, eh?- rispondo io secca
-scusami, io...- ma non fà in tempo a concludere che io mi alzo dicendo: -anzi sai che ti dico, me ne vado, tanto tutte le volte che parliamo non facciamo altro che litigare- 
-Ginny no ti prego. Ti prego non te ne andare- 
Mi risiedo accanto al ragazzo che poco prima si era alzato per convinvermi a rimanere. Restiamo per più di venti minuti a guardarci negli occhi -o almeno a me pare-. Amo guardare i suoi occhi, sono blu come l'oceano che abbiamo davanti e profondi come quelli di nessun altro. Mi perdo in quegli occhi, sono davvero stupendi, resterei ore a guardarli senza mai stancarmi, come resterei ad ascoltarlo cantare, cantare per me con la sua chiatarra, sulla riva dell'oceano. Un paio di minuti più tardi sul viso di Luke è comparso un sorriso. Non so cos'ha in mente, ma amo quel sorriso. Sentendo le guance che ribollisscono, ritorno a guardare l'oceano. Sento che Luke prende la chitarra, così capisco cosa vuole fare, istintivamente comincio a sorridere e sento la voce di Luke che comincia a cantare:
"I remember the last time I saw your face
I feel so lonely without the crowded space
You left with me without direction".
E' la mia canzone preferita, Lost Boy, e lui lo sa bene. Mentre continua a cantare comincia anche a sorridere, guardandomi. 
"I've gone from place to place
Trying to bring you back
I've walked for days and days
Cause I can't face the fact
That nothing is better than you
I'm coming because I need to find you
Is anybody there to the rescue
Somebody like me
Cause I'm just waiting 
For somebody like you 
Somebody like you"
Si ferma e io non so il perchè, -perchè hai smesso? ti prego continua- mi lamento io
-Ti amo Ginny...e ti amerò sempre-
Io inizio a piangere, ma lui mi fa sorridere -ti prego sorridi perchè quando lo fai sei ancora più perfetta- così dicendo tira alla mano la felpa e mi asciuga le lacrime che mi stanno rigando il viso.
-Ti amo Luke- rispondo finalmente io sorridendo, come un ebete, e piangendo nello stesso momento. Intonando di nuovo le note io canto assieme a lui: "Cause without you I'm a lost boy
Without you I'm a lost boy
Come find me I'm a lost boy
Cause without you I'm a lost boy"
Dopo aver finito di cantare, Luke mi bacia. Un bacio intenso che dura più di un istante. Un bacio perfetto.

Restammo tutta la notte sulla spiaggia, dopo aver steso degli asciugamani, ci sdraiammo e ti sussurai nell'orecchio -Io ti amo Lucas Robert Hemmings-. Qui passai la notte più bella della mia esistenza. E giuro in quel momento noi eravamo infinito.