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Autore: Tolls_    05/01/2014    4 recensioni
Katniss, dopo la guerra, è costretta ad affrontare le numerose perdite. Tra queste, quella di Finnick è una delle più dolorose. Come reagirà Katniss vedendo suo figlio?
Dal testo:
A un certo punto il neonato, fino a quel momento addormentato, si sveglia e nel mugolare, apre i suoi occhietti. Ed è a quel punto che rivedo quel verde mare che pensavo di aver perso per sempre sottoterra a Capitol City. E invece sono ancora qui, gli occhi di Finnick. Del mio egocentrico, vanitoso, coraggioso, amico Finnick.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Recarmi nel Distretto 4 è una delle cose più difficili da affrontare dopo la fine della guerra. L’unica cosa che mi permette di non scappare per rifugiarmi in qualche armadio sono le braccia di Peeta, che riescono a donarmi la forza e la calma necessaria per affrontare questo viaggio. Cerco di continuare a ripetermi di controllare le mie emozioni, di convincermi ad essere forte e non mostrare segni di fragilità. Perché andare a trovare Annie e conoscere il bimbo appena nato, aprono in me una di quelle voragini, che per quanto stiano diventando meno asfissianti, non si chiuderà mai del tutto. Perché so che lì vicino ad Annie, dove dovrei vedere Finnick e i suoi occhi illuminati dalla gioia, troverò solo il vuoto. E non posso fare a meno di sentirmi in colpa, per aver voluto perseguire la mia battaglia personale, senza pensare alle vite dei miei compagni, dei miei amici, accecata dall’odio e dalla voglia di vendetta. Il risultato del mio egoismo è che un bambino, un esempio di molti altri, crescerà senza padre e una moglie, che aveva combattuto tanto per un po’ di pace con l’amore della sua vita, che voleva solo costruire una famiglia dopo tanta sofferenza, dovrà invecchiare da sola.

Mentre il treno ad alta velocità sfreccia, lasciandosi dietro i vari Distretti, mi addormento. Come spesso mi capita non sono sogni felici. Nel mio incubo gli occhi verde mare di Finnick prima mi implorano di salvarlo, poi mi condannano a soffrire. Per fortuna, Peeta mi sveglia per avvisarmi dell’arrivo al Distretto 4. Sospiro e tenendolo per mano usciamo dalla stazione, respirando la salsedine. Davanti a noi si stende l’oceano, e capisco perché Annie è voluta tornare qui da sola per far nascere il bambino, invece di trasferirsi in un altro Distretto dove qualcuno di noi avrebbe potuto aiutarla. Tutto di questo posto urla la presenza di Finnick. È nella brezza marina, nei voli dei gabbiani, nel sorriso dei bambini, nelle conchiglie colorate.Il Distretto 4 emana la pace e la tranquillità in cui il figlio di Finnick merita di crescere. È finalmente il luogo per cui Finnick ha combattuto, un luogo dove tutti possono vivere sereni, senza la paura di poter perdere i propri figli per il divertimento dei ricchi.

 

La casa di Annie si trova sulla spiaggia. Non è una grande villa, ma una piccola casetta color del cielo, con le tendine verdi e le porte bianche. Il motivo che ha portato a scegliere la collocazione della casa non è difficile da comprendere. Qui Finnck poteva essere vicino ai più grandi amori della sua vita. Annie e il mare. Quando entriamo, troviamo una Annie raggiante. I suoi occhi non sono più vuoti e inespressivi, ma sono finalmente accesi di quella gioia che ho visto solo quando era vicina al marito. E’ seduta nel letto, ancora stanca per il parto avvenuto da pochi giorni, e nasconde tra la pieghe di una leggera coperta un piccolo tesoro. La salutiamo calorosamente e il suo sguardo così felice mi fa dimenticare tutto il timore di incontrarla, per paura della sua possibile rabbia nei miei confronti. –Annie siamo così contenti per te.- le sussurra Peeta mentre si sporge per osservare il bambino –è un bambino meraviglioso.-

Anche per Peeta è difficile sopportare la morte di Finnick. Più volte nell’Arena gli ha salvato la vita e anche dopo, nel periodo del suo depistaggio,Finnick ha cercato di farlo ritornare il Peeta di una volta. Per Peeta era un vero amico, uno dei pochi rimastigli dopo la distruzione de nostro Distretto.

–Grazie Peeta- gli risponde dolcemente Annie, accarezzando il volto del bambino –Mi ricorda sempre di più il padre. Forza Katniss, vieni a conoscere il piccolo.- continua poi rivolgendosi a me.

Seguo l’incoraggiamento di Annie e mi avvicino, prendendo il piccolo dalle braccia della madre. Non sono mai stata pratica di bambini, ma adagio il bambino tra le mie braccia e lo osservo.  Annie ha ragione, è la fotocopia di Finnick. I pochi capelli del neonato sono dell’esatto colore di quelli del padre,, come i lineamenti del volto e la boccuccia. Solo il naso assomiglia a quello di Annie. –Annie…è uguale a lui,stupendo. Beh, con un padre di tale bellezza, non poteva che essere così.-le mormoro cercando di sdrammatizzare e buttare indietro il groppo che mi si è formato in gola. A un certo punto il neonato, fino a quel momento addormentato, si sveglia e nel mugolare, apre i suoi occhietti. Ed è a quel punto che rivedo quel verde mare che pensavo di aver perso per sempre in quelle fogne a Capitol City. E invece sono ancora qui, gli occhi di Finnick. Del mio egocentrico, vanitoso, coraggioso, amico Finnick. Un’ondata di ricordi mi travolge, e a differenza delle altre volte, sono così tranquilla che la lascio attraversarmi. Finnick che mi offre una zolletta di zucchero, quasi nudo. Finnick che diventa mio alleato nell’Arena e salva la vita a Peeta. Finnick che piange silenziosamente la morte di Maggs, e continua a combattere al nostro fianco. Finnick che impazzisce quando sa che Annie verrà torturata per fare del male a lui. Finnick che condivide il mio stesso dolore, la mia stessa paura ed è l’unico che mi capisce. Finnick che mi insegna a fare nodi per far passare il tempo, che sembra interminabile mentre aspettiamo di conoscere le sorti dei nostri amati. Finnick che ritorna a vivere quando ritrova Annie e può finalmente sposarla. Finnick che combatte al mio fianco, fino alla fine.

Ed ora che ho questo bambino, questo miracolo tra le braccia, so che nulla è stato vano, che nulla è svanito. Finnick continuerà per sempre a vivere nei nostri ricordi, e suo figlio ce lo ricorderà ogni volta che incroceremo il suo sguardo. Per onorare il sacrificio di Finnick, l’unica promessa che possiamo impegnarci a mantenere è di conservare la pace nel nostro paese, per evitare che i suoi sforzi, come tutti quelli degli altri guerrieri, siano stati vani. Per far si che questo bambino cresca felice, sicuro nel suo Disrtetto, diventando un uomo coraggioso come suo padre.E ogni timore,ogni dolore scappa via, lontano da me. Perchè so che potrò mantenere la promessa.



Non so come mi sia uscita questa cosa a quest'ora di notte. Ma rileggendo Mockinjay mi è venuto da piangere e non potevo non onorare FInnick Odair. Lui e Katniss sono carinissimi. Non so se vi piacerà, spero di si. Scusate eventuali errori, spero non sia troppo pesante. Grazie se leggerete.

Un bacio,

Tolls_
  
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