Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
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Autore: Marinamarini90    05/01/2014    5 recensioni
Courteny Barlow -stando a ciò che dicono giornali- è il miglior avvocato di tutta Toronto e tra i primi cinque dell'intero Canada.
Da quando ha iniziato a lavorare neanche uno dei suoi clienti è stato condannato e così, inassando un successo dietro l'altro, è divenuta famosa cancellando i pregiudizi dovuti alla sua partecipazione ad a tutto reality.
Ha un lavoro perfetto, amici perfetti ed il ragazzo perfetto: il suo presente è perfetto ed il futuro si prospetta roseo.
Ma il passato?
Cosa accadrebbe se il passato tornasse a tornentarla?
Cosa accadrebbe se si ritrovasse a dover difendere il signorino Nelson in un aula di tribunale?
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Courtney, Duncan, Heather, Un po' tutti | Coppie: Alejandro/Heather, Duncan/Courtney, Trent/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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È lunedì mattina e -come ogni lunedì mattina- mi ritrovo a sbrigare le ultime pratiche: anche questo cliente è stato scagionato da ogni accusa ed io posso ritenermi più che soddisfatta!
Sto per alzarmi ed andare a prendere un caffè quando la chioma rossa della mia assistente sbuca dalla porta dell'ufficio facendo irruzione nella stanza
<< Scusi l'interruzione ma il capo la vorrebbe vedere... >>
'Proprio ora che volevo prendermi qualcosa bere? Ma non ho un assistente o roba sim...' Guardo la "cara vecchia" Jane e mi ricordo che lei è qui per obbedire a tutti i miei ordini...
<< Mi andresti a prendere il caffè? >>
Le sorrido porgendole un dollaro; lei mi guarda con aria scocciata e visto che non accenna a muoversi mi avvicino a lei, le apro il palmo della mano e -dopo averle rifilato la banconota- lo richiudo; dato che la signorina qui presente ha intenzione di giocare a fare le belle statuine le indico la porta alle sue spalle.
Mentre la "principessa sul pisello" si allontana mi sembra di udire qualcosa del tipo "schiavista" o "stronza" ma lascio correre e la vedo dirigersi verso la macchinetta del caffè mentre sculetta nella sua gonna di velluto (no comment).
A passi svelti percorro il corridoio che mi separa dallo studio del direttore e, dopo aver bussato educatamente, entro per ritrovarmi davanti due occhi celesti ed un pizzetto troppo familiari; il soggetto in questione mi rivolge un sorrisetto ma lo ignoro e -ripetendomi mentalmente 'lui non è qui'- mi incammino verso la scrivania del direttore.
<< Carissima! Ha sentito parlare dell'omicidio Covsky? >>
Chi non ne ha sentito parlare? Non si fa altro che parlare di questo omicidio da ben tre mesi: più se ne parla più la polizia non lascia trapelare notizie e più la gente fa vagare la fantasia pensando al peggior tipo di serial killer/pazzo schizzato da manicomio.
C'è addirittura chi sostiene che il vecchio Covsky in realtà sia ancora vivo, ma dico io: uno che precipita dal quarto piano con mani e piedi legati può essere ancora vivo? E se poi aggiungiamo quelle quindici coltellate...
Mi accorgo di essermi persa nei miei pensieri solo quando il direttore mi richiama spazientito
<< Certo, ne ho sentito parlare! >>
<< Perfetto, vede lei è la migliore nel campo e il signorino Nelson ha proprio bisogno di un buon avvocato! >> Duncan sorride ed alza la mano 
<< Già, sono io! >>
<< Non ho intenzione di difendere il signorino Nelson >> sentenzio guardano negli occhi il direttore il quale fa una faccia a dir poco stupita 'ma che cavolo non ha visto a tutto reality?' 
<< Ma questa è un' ottima opportunità per la sua cartiera >>
<< Già principessa un'ottima opportunità per la tua carriera! >> 
<< Pensaci bene Bralow >>
<< Principessa, non ti farai mica scappare l'opportunità di stare sola soletta con me? >>
il sangue mi ribolle nelle vene e sento che sto per girarmi e rifare la faccia al signorino Nelson-barra-ottima-opportunità-per-la-mia-carriera ma ripenso al corso di autocontrollo;  faccio un bel respiro ed inizio a contare fino a dieci per poi allungare la conta quando sento che la rabbia non è minimamente calata 'ventitré, ventiquattro, venticinque,.. Oh al diavolo lo yoga!'
<< Andiamo lei è la migliore Barlow: non si faccia pregare! >>
<< Dai, tu sei la migliore non farti pregare! >>
Io ed il direttore Tramps ci giriamo di scatto e fulminiamo con lo sguardo quello scocciatore, lui alza le braccia al cielo in segno di resa
<< Ok, ok! >>
Mi volto verso il direttore posando le braccia sulla scrivania e -ritrovandomi faccia a faccia con lui- bisbiglio
<< A tutto reality le dice niente? >>
<< No >>
Indico con la testa il cliente e bisbiglio
<< Mi ha tradita in mondo visione.. >>
<< Barlow, lei ci aveva assicurato che la sua vita privata non avrebbe in alcun modo interferito con la sua carriera: ha mentito? >>
No, non ho mentito: sono realmente cambiata e -volenterosa di dimostrare a me stessa poter fare qualsiasi cosa- accetto il cliente.
<< Allora principessa, come vanno le cose? >>
Chiede Duncan faceno un gieretto sulla sedie "con le rotelle" come dice lui; mi giro e lo fulmino con lo sguardo
<< Ok, ok... la smetto >> dice puntando i piedi al suolo facendo così fermare la giravolta in atto.
<< Ti va di uscire? >>Siamo nel mio ufficio ed io sto finendo di sistemare le ultime scartoffie mentre questo non fa altro che importunarmi; lo ignoro per la centesima volta cercando di concentrarmi sul foglio di carta che mi ritrovo fra le mani quando la segretaria poggia distrattamente una tazza di caffè caldo sulla mia scrivania rovesciandone il contenuto sulla mia camicia nuova e parte dei documenti che  ero intenta a leggere.
Schiumante di rabbia alzo lo sguardo con tutta l'intenzione di sfigurarla ma -con mio grande stupore- mi accorgo che lei non si è minimamente resa conto dell'incidente col caffè: è la -a due passi dalla sua sedia girevole- che fa gli occhioni dolci al nuovo arrivato.
<< Jane, penso che tu abbia altro da fare >> lei mi fulmina con lo sguardo ed io ricambio con un sorrisetto da stronza in piena regola.
Una volta rimasti soli Duncan si alza e si siede accanto a me 
<< Interessante >> commenta poggiandomi una mano sulla spalla, rabbrividisco a quel contatto e lo scanso in malo modo.
<< Non mi lascerai in pace giusto? >>
<< E tu non la smetterai mai di essere gelosa? >> questo è davvero troppo 'calmati Court, calmati!' Torno a fissare il documento che sto compilando ma il signorino ci poggia la sua mano sopra
<< Che stai facendo? >>
<< Leggo >>
<< Ma se questo foglio è tutto sporco di caffè! >>
Mi prende per un braccio ed inizia a trascinarmi verso l'uscita della struttura
<< Ora tu vieni a prendere un caffè con me >>
<< Lo ho già preso >>
<< Vedo che alla tua camicia è piaciuto molto >> osserva indicando la macchia marrone.
Jane ci corre incontro e fingendo di inciampare getta le braccia al collo di Duncan 'che gatta morta!' Penso incrociando le braccia al petto
<< Ops, sono inciampata! >> proclama in tono solenne; Duncan mi guarda ed io scoppio a ridere mentre lui mi segue a ruota.
<< Cosa c'è da ridere? >> domanda la rossa interrompendo la scenata magistrale
<< Non hai da lavorare? >> le domando retorica.
<< Oh, prendi una pezza e ripulisci la mia scrivania.... Grazie >>
Mentre la guardo allontanarsi stizzita mi decido ed accetto la proposta del ragazzo del resto che può succedere?
  
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