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Autore: Mirandolina    05/01/2014    6 recensioni
SPOILER 6x10
Avevano litigato.
Era Dicembre, un sabato pomeriggio come tanti.
Erano accoccolati sul divano come sempre.
Eppure avevano litigato.
Naturalmente non per colpa sua.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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È delicato
 
 


“Questo cuore sparpagliato è delicato
 e tutto qua.”
 
 
 
 
Avevano litigato.
Era Dicembre, un sabato pomeriggio come tanti.
Erano accoccolati sul divano come sempre.
Eppure avevano litigato.
Naturalmente non per colpa sua.
 

***
 
 
-Non fraintendermi, sono felice che tutto si sia risolto per il meglio e che Ben sia tornato dalla sua famiglia..-
-Però..?-
-Però  mi sarebbe piaciuto avere un bimbo per casa il giorno del Ringraziamento e magari a Natale.-
-Non saprei, secondo me stiamo bene anche solo noi due con Martha e Alexis.-
-E Pi. Purtroppo c’è anche lui.-
-Ecco, direi che abbiamo fin troppa compagnia.- Il suo sorriso era stranamente tirato.
Sperò solo che Castle cambiasse argomento. Sfortunatamente sembrava non averne alcuna intenzione.
-Ma non è la stessa cosa! Vedere un bambino che scarta i regali la mattina di Natale non ha prezzo. Quando avremo un figlio nostro capirai. Sarà tutto più bello! Immagina le vacanze in..-
-Smettila.- Beckett, ormai messa a sedere, si passò nervosamente le mani sul viso. -Io.. senti, lascia perdere.- disse alzandosi per raccogliere le sue cose.
Rick la osservava confuso.
- Aspettami! Dove vai?-
-A prendere un po’ d’aria. Da sola, se non ti spiace.-
 

***
 
 
Stavano facendo una semplice chiacchierata. Non c’era di che arrabbiarsi, giusto?
Giusto.
Che male c’è a parlare di bambini con la donna che si sta per sposare?
Niente.
E allora perché da quando Beckett era uscita, il senso di colpa non l’aveva abbandonato un attimo?
Ok, forse si era lasciato prendere un po’ la mano.
Sapeva benissimo che non era ancora il momento, ma aveva comunque tirato fuori il discorso.
Che stupido.
Sapeva che si sarebbe spaventata e chiusa a riccio al pensiero di perdere la sua indipendenza ma aveva insistito lo stesso.
Che idiota!
Doveva andare subito a cercarla.
 

***
 
 
La trovò proprio dove si aspettava di vederla. Si lasciava cullare dall’altalena, sembrava fissare la punta delle sue scarpe oppure l’erba fresca, chi può dirlo. La cosa certa è che era tanto immersa nei suoi pensieri che non si accorse di lui, se non quando era ormai vicinissimo.
Sicuramente lo stava aspettando: se aveva scelto proprio quel parco e quelle altalene, era perché voleva che la raggiungesse.
-Posso..?- disse indicando il posto vuoto alla sua destra.  
Beckett non alzò nemmeno lo sguardo.
-Come vuoi tu.- disse tra sé. In fondo si trovava in quella situazione per aver affrettato i tempi e se voleva rimediare avrebbe dovuto aspettare che lei fosse pronta ad ascoltare.
-Cosa c’è che non va in me?- la voce di Kate era sottile e rotta dal pianto. -Io ti amo, ci stiamo per sposare.. dovrebbe essere naturale pensare a dei figli! Allora perché al solo pensiero mi si blocca il respiro e mi viene voglia.. di scappare via?!-
-Kate..-
-Il matrimonio mi sembra già un passo da giganti. Non sarò la moglie che meriti..- concluse, prendendosi la testa tra le mani.
-Adesso basta!- E tanti saluti al “aspettiamo i suoi tempi”- Kate, non puoi dire sul serio. Non c’è niente che non vada in te, semplicemente non sei ancora pronta.- Nel dire questo le si era seduto accanto, prendendole una mano.
-Ma tu lo sei..-
-Vero. Però, come hai potuto notare, quando si tratta di te sono dotato di una pazienza sovrumana. Aspetteremo insieme il momento giusto.-
-E se il momento giusto non arrivasse mai?- Eccola, la domanda che non le aveva permesso di guardarlo negli occhi per tutto quel tempo.
-Mi andrà bene lo stesso. Supereremo tutto insieme. Andrà tutto bene.-
E questa era la risposta di cui aveva bisogno.
-Mi dispiace, non avrei dovuto reagire in quel mo..-
-Non fa niente, sono stato io a sbagliare per primo.. ti va se ci mettiamo una pietra sopra e torniamo a casa?-
-Mmh.. si per la “pietra sopra” però vorrei rimanere qui ancora un po’.- Entrambi cominciarono a dondolare piano, avanti e indietro.
-Solo per un po’.. ho il sedere congelato.-
E anche in quella occasione Castle riuscì a strapparle una risata.
 
-Andrà tutto bene- pensò.
 
 
Fine.
 
 
 
 
Note di una Mirandolina:
Ciao a tutti ^^!!
Spero abbiate passato delle buone feste :)
Questa è la prima ff dell’anno, scritta aspettando la prima puntata di Castle dell’anno (Siii!! *____*).
Fatemi sapere cosa ne pensate (i commenti sono sempre ben accetti) :)
A presto!
P.S. il titolo e la frase in alto vengono da una bellissima canzone di Zucchero.

 
  
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