Era ormai mezzogiorno passato ed Eleonora stava dietro il bancone del negozio. Ormai mancava poco alla chiusura, la maggior parte dei clienti era già passata e solo pochi ritardatari ogni tanto si affacciavano dentro il negozio. Per superare la noia, Eleonora si mise a fantasticare.
Immaginò di chiamarsi Elena e di essere una famosa cantante che viaggiava per il mondo tenendo concerti e incontrando gente sempre nuova. Immaginò l’euforia che provava quando era sopra il palco, il senso di prostrazione e insieme di realizzazione dopo il concerto e la snervante attesa prima di un nuovo live. Immaginò la folla entusiasta, le persone famose che avrebbe conosciuto, i viaggi e le emozioni. Immaginò, immaginò…
«È ora.» Una voce interruppe la sua fantasticheria e la riportò alla dura realtà. Elena si alzò e, tesa, si diresse verso il palco dove una marea di persone la stava aspettando, gridando a gran voce il suo nome. Per un attimo aveva immaginato di essere Eleonora, una semplice commessa presso un negozietto qualunque, che viveva una vita quieta e noiosa, senza conoscere l’ansia quotidiana che una simile esistenza comportava.
Per un attimo aveva davvero creduto che…