CAPITOLO
4
TUTTO
E’ BENE QUEL CHE FINISCE BENE… O QUASI!
Un
brivido percorse la schiena di Kanata.
-
Mamma, ma che stai dicendo!!!- a Miyu tremavano le gambe; intanto i suoi
compagni che non capivano più niente, parlottavano interrogandosi se stessero
sognando o se era tutto vero, ma non avevano il coraggio di chiederlo, perché
capirono che si era venuto a creare un grosso problema: Miki voleva portarsi via
quella creatura per esaminarla, e Miyu e Kanata non avevano nessun’intenzione
di lasciarglielo fare. Kanata corse incontro a Miyu le si mise davanti e la coprì
con un braccio.- Non può farlo signora Kozuki, Lou è ancora un bambino!!!
Non
può sopportare gli esami che gli farete, e poi così diventerà una cosa di
dominio pubblico, e Lou non avrà mai pace!!! Per favore non
ce lo porti via!!!!-
- Mi dispiace Kanata, ma è mio dovere. Il
mondo ha il diritto di conoscere la verità sugli alieni e…-
-
Ragiona mamma!!! Se tutti si aspettano gli alieni entreranno nel panico e la
navicella di soccorso non potrà mai atterrare!!!-
-
Ormai la decisione è presa. Dammi quel bambino: ho intenzione di partire
subito.-
Kanata
stava per aprire bocca, quando Miyu tirò fuori tutto il suo coraggio e in preda
ai nervi urlò: - IO NON TI DARO’ LOU!!! E’ SOLO UN BAMBINO, E POI APPENA LO
HAI VISTO NON HAI PENSATO ALTRO CHE AL TUO LAVORO, SENZA NEANCHE PREOCCUPARTI DI
ME O DI KANATA CHE LO ABBIAMO ACCUDITO COME DEI GENITORI!!! PER TE E’ SOLTANTO
UNA COSA, NON TI RENDI CONTO CHE PUO’ AVERE DEI SENTIMENTI ANCHE LUI. SEI
UN’EGOISTA!!!- tutti erano rimasti sorpresi da quello sfogo, Kanata compreso.
Miyu si era ormai sfogata, e rendendosi conto che sua madre aveva capito, si
spostò dalla protezione di Kanata, e continuò con voce dolce: - Se non mi
sbaglio, una volta mi hai detto che i tuoi due sogni più importanti erano avere
un figlio e scoprire una nuova forma di vita… ebbene ora li hai davanti
entrambi, perché non lo accetti e lasci tutto così? Te lo scongiuro, non
portarcelo via, noi ci siamo affezionati a lui e abituati ai suoi difetti. E poi
Lou per il momento ha bisogno di noi!-
-
Ho capito… non dirò niente. Mi dispiace piccola mia!- e l’abbracciò.
Finalmente Santa e gli altri ebbero il coraggio di avvicinarsi.
Il
resto del pomeriggio lo trascorsero mostrando i poteri di Lou agli altri e
festeggiando il compleanno di Miyu, che era stato completamente dimenticato. Lou
in compenso, era contentissimo di poter volare liberamente e di essere diventato
il centro dell’attenzione. A sera inoltrata, tutti andarono via.
Erano
ormai passate le 11.00, e Miyu era seduta sotto il portico ad osservare la luna.
Baumiau e Lou erano già nel mondo dei sogni, e anche sua madre aveva deciso di
andare a dormire, e si era ritirata in camera sua. Ovunque c’era silenzio,
quando ad un tratto qualcosa ruppe la tranquillità: Kanata aveva aperto la
porta, ed uscito, si era seduto accanto a Miyu. Subito lei incominciò a
sentirsi in imbarazzo, perché Kanata non apriva bocca, e non sapeva come
rompere il ghiaccio; ma anche Kanata era in impaccio, per questo non aveva il
coraggio di parlare!!! Dopo 5 minuti di silenzio, Kanata si lanciò: - Certo che
oggi è stata proprio una giornata dura!!!Credevo non finisse più!!!Stamattina
mi sono alzato anche più prest…-
-
Perché ti sei alzato presto stamattina e sei uscito?- Miyu si era ricordata del
fatto inspiegabile della mattina.
-
Fatti miei!- Erano ritornati nel silenzio imbarazzante; era come se lui volesse
dirle qualcosa, ma non ci riusciva. Lei d’altro canto era immersa nei suoi
pensieri, e si chiedeva il perché di quello strano comportamento di Kanata.
Comunque dopo altri 10 minuti, Kanata tentò di nuovo di parlarle: - Oggi…
oggi hai avuto una reazione che non mi aspettavo. Hai urlato contro tua madre,
quindi eri molto in collera-
-
Bhe… se si tratta di Lou posso cacciare tutto il coraggio che serve!!! Non so
proprio come farò quando se ne dovrà andare, eppure un anno è quasi passato,
e presto potrebbero arrivare i suoi veri genitori-
-
Lo sai che questo prima o poi doveva accadere, non possiamo farci niente…-
Kanata tirò un sospiro, dopotutto anche a lui stava a cuore Lou!
-
Caspita com’è tardi!!! Domani dobbiamo andare a scuola, è quasi mezzanotte,
e…-
-
Allora dovrò sbrigarmi a darti questo, prima che sia troppo tardi!!- Kanata gli
lanciò qualcosa che aveva finora tenuto nascosto, e scappò in camera. Miyu
ricevette la “cosa”: era un regalo!!! In fretta lo aprì felicissima, e
dall’involucro di carta colorata ne uscì fuori… un peluche a forma gattino
cariniiiiiiissimo. Miyu era diventata tutta rossa: ecco cos’era andato a fare
quella mattina!!!Miyu, prima di andare a letto bussò alla porta della stanza di
Kanata, e sicura che fosse ancora sveglio disse: - Grazie Kanata!!-, che fece
arrossire lui che si trovava dietro la porta, ma questi, con un:- ma che sto
facendo!!!-, si ricompose e andò a letto.
*
* *
Erano
passate quasi due settimane da quando La signora Kozuki era partita, ma tutto
era passato in fretta, perché ogni giorno c’era un gran da fare, e poi data
la nuova situazioni, gli amici di Miyu e Kanata si trovavano spesso al tempio
per stare con Lou, il quale era felicissimo di poter scorazzare ovunque e
sollevare qualsiasi cosa. Al contrario di Miyu e Kanata, che non ne potevano più
di quel trambusto giornaliero, e di Baumiau che era più apprensivo che mai, Lou
era al colmo della felicità. Niente avrebbe potuto turbarlo. Ma…
-
Gno!!!Gno!!!Uhhhhhh…Buaaaaaaaaaaaaa!!!!!!-
-
Si calmi signorino Lou. Non faccia così!!! Perché sta piangendo. Si fermi un
attimo, la prego!!!!-
-
Che sta succedendo Bahaaaaauuaaaann- Kanata e Miyu erano stati svegliati dal
pianto di Lou e dalle urla disperate di Baumiau.
-
Oh signorino Kanata, signorina Miyu, non so che fare. Il piccolo Lou si è
svegliato così strano stamattina, è molto inquieto e non vuole fare nulla di
quello che gli dico. Vi prego, aiutatemi un po’ voi. Magari con voi ragiona un
po’-
Miyu
abbracciò il bambino, ma questo si districò dalle sue braccia e volò via.
Miyu rimase di sasso: non si era mai comportato così con lei, che stava
succedendo?. Intanto Momoka era entrata in casa, e appena vide Lou, gli butto le
braccia al collo, ma anche con lei il piccolo si comportò male. Risultato:
Momoka ritornò a casa piangendo. Miyu e Kanata guardarono la scena
esterrefatti, e si chiedevano che gli stesse succedendo. Ma ormai si era fatto
troppo tardi, e dovevano andare a scuola. In fretta e in furia si prepararono.
Prima di scappare via, però, tentarono nuovamente di avvicinarsi a Lou, ma
senza risultato.
A
scuola Miyu non aveva altro per la testa che Lou, tanto che si beccò una nota
dall’insegnante di inglese e una rimprovero da quello di chimica;
all’intervallo, Chris si avvicinò a Miyu:
-
C’è qualcosa che non va?-
Miyu
tornò alla realtà:- Sì Chris, è per Lou-
-
Che è successo?-
-
Non lo so, si comporta in modo strano, non vuole che ci avviciniamo a lui e ha
il broncio-
-
Forse fa un po’ i capricci, ma stai tranquilla, ai bambini capita!!!-
Nonostante
gli incoraggiamenti di Chris, Miyu non si tranquillizzò, e l’amica se ne
accorse:
-
Dai non ti preoccupare. Se ti fa piacere questo pomeriggio vengo da te, così
vediamo un po’ che succede-
-
Ti ringrazio!!- Miyu si sentì meglio. Kanata invece era ancora preoccupato,
perché oltre a Lou avrebbe dovuto pensare anche a Chris.
Una
volta a casa la situazione non era cambiata. Lou continuava ad essere
insofferente e smanioso, e Baumiau, non sapendo più cosa fare piangeva
disperato e in preda al panico.
-
Avanti Baumiau non piangere vedrai che si sistemerà tutto!!!- Kanata come al
solito, cercava di nascondere le proprie preoccupazioni, col risultato di
sembrare strafottente; infatti Miyu, arrabbiatissima, gli urlò contro:- MA
INSOMMA, SI PUO’ SAPERE PERCHE’ TE NE FREGHI SEMPRE DI TUTTO? NON ABBIAMO LA
MINIMA IDEA DI CHE ABBIA LOU, E TU FAI FINTA DI NIENTE!!! SEI ODIOSO!!!!-
Kanata
non rispose, ma se ne andò in camera, e se avesse fatto trasparire le sue
emozioni, si sarebbe capito che era preoccupato, e triste per le accuse di Miyu.
Chris
e Momoka erano già arrivate da un po’, senza combinare niente, quando squillò
il telefono:- Pronto Miyu? Sono mamma-
-
Oh, ciao mamma!-
-
Come state tutti quanti? Lou e Baumiau ci sono ancora, vero?-
-
Sì mamma, ma perché me lo domandi?-
-Non
ti preoccupare, ma visto che sto per arrivare e portato con me alcuni strumenti
io…-
-
Aspetta mamma, tu sei qui?-
-
Bhe, non proprio sto salendo adesso le scale del tempio, ma sono quasi
arrivata!-
Miyu
corse fuori dal tempio e si trovò sua madre davanti; velocemente andò ad
abbracciarla:
-
Oh mamma, meno male che sei qui; non sappiamo più che fare. Lou si comporta in
modo strano, e neanche Baumiau sa che gli prende!!!-
-
Dici sul serio!!! Su avanti, non ti preoccupare, entriamo dentro-
In
casa, Miki tentò di visitare Lou, credendo si possa trattare di qualche
malattia, ma tra i capricci del bambino, e i risultati dell’ufo fatti da
Baumiau, presto ritornarono al punto di partenza. Dopo molte ore di capricci e
di urla, finalmente Lou si addormentò; erano tutti stremati per essere stati
dietro al bambino per tanto tempo, però erano ancora tutti in sala da pranzo,
cercando di pensare alla causa del comportamento di Lou. Erano ancora tutti
intenti a pensare, e non si resero conto che Lou si era improvvisamente
svegliato, e stava volando verso l’uscita. Era, infatti, l’unico che si era
accorto che fuori stava accadendo qualcosa di strano: il cielo si era fatto
improvvisamente più scuro, e i riflessi del tramonto stavano svanendo dietro a
qualcosa di enorme e luccicante. Non c’erano dubbi: quella era un’astronave,
e Lou sapeva bene chi la guidava.
Continua…