Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: fuoritema    05/01/2014    9 recensioni
Vecchio pendolo tarlato
è già un secolo che batti
e conosci tanti fatti
del romantico passato
Wiress canticchiava la canzone che le aveva insegnato sua sorella Theresa. Intanto i suoi capelli scuri dondolavano da una parte all’altra.
Destra e sinistra.
Tick e Tock [...]
“Non mi lascerai mai, vero Thess?” disse sottovoce. Sentiva che la stava abbandonando: era troppo debole, la malattia stava vincendo.
Genere: Angst, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Wiress
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il tempo non aspetta nessuno
 
 
 



Wiress guardava il vecchio pendolo alla parete. Le piaceva il suo rumore: a volte accompagnava il movimento delle lancette facendo dondolare la testa e battendo dolcemente le mani sul tavolo.
Tick tock, tick tock.
Era così semplice: una musica chiara e divertente. Una nenia senza fine.
Fuori delle goccioline cadevano da una stalattite formando piccoli solchi nel terreno.
Era inverno: il freddo pungente arrivava anche dentro.
 
Vecchio pendolo tarlato
è già un secolo che batti
e conosci tanti fatti
del romantico passato
 
 
Wiress canticchiava la canzone che le aveva insegnato sua sorella Theresa. Intanto i suoi capelli scuri dondolavano da una parte all’altra.
Destra e sinistra.
Tick e Tock.
Era vero: quel pendolo batteva da così tanto tempo, ormai. Avrebbe voluto parlargli: farsi raccontare tutte le cose che aveva visto, che aveva osservato appeso alla parete. Chissà quante persone l’avevano guardato battere i suoi rintocchi. Si schiarì la voce prima di continuare a canticchiare.
 
la tua nenia che non varia
questa notte s’è arrestata,
 
 
“Continua” la supplicò Theresa guardandola negli occhi scuri: uguali ai suoi.
Aveva la testa posata sui cuscini: i capelli chiari lievemente sudati, come schiacciati dalla pesantezza con cui aveva lasciato ricadere il capo.
Wiress si sedette sul suo letto, accanto a lei.
“Ti va di continuare insieme?” chiese sottovoce stringendole forte la mano. Era freddissima, pallida e gelata come la neve fuori. Cercò di riscaldargliela.
“Non mi lascerai mai, vero Thess?” disse sottovoce. Sentiva che la stava abbandonando: era troppo debole, la malattia stava vincendo.
“Sei gelida” sua sorella le fece posto nel letto. Non le aveva risposto. Aveva scacciato la domanda con delicatezza, come solo lei sapeva fare.
Intanto il pendolo continuava a battere.
Tick tock
 
e l’ho invan ricaricata;
la tua nenia che non varia
s’è spezzata! Ahimè, si sa
ogni cosa quaggiù muore
 
 
Theresa cantava con una voce flebilissima, quasi inesistente. Era sempre stata la più intonata tra le due. Le sue guance si erano tinte di un’impercettibile sfumatura rosata.
Intanto sua sorella le cingeva le spalle con un braccio. All’ultima strofa un brivido le salì lungo la schiena.
Il tempo finiva: chiunque, prima o poi, si sarebbe spezzato proprio come il pendolo della canzone. La sua Thess non sarebbe stata risparmiata dal veloce scorrere della vita.
La sentiva: la forza stava lentamente uscendo da lei lasciando al suo posto un involucro vuoto.
Strinse sua sorella forte a sé.
“Continuiamo” disse sorridendo anche se, nel profondo del cuore, sapeva che sarebbe successo qualcosa di brutto.
 
del metallico tuo cuore
il tic tac più non s’udrà.
 
 
Wiress trattenne a stento le lacrime mentre gli occhi le si velavano di una tristezza infinita.
Aveva capito.
Aveva scoperto il significato di quella canzone.
Non avrebbe più sentito il canto di sua sorella, non l’avrebbe più sentita ridere, scherzare. Le sarebbero mancati pure i suoi singhiozzi.
“No…” sussurrò cercando di ingoiare le lacrime mentre Theresa veniva scossa dall’ennesimo attacco di tosse. Si fermò dopo alcuni minuti, spossata.
“Ti va di dormire con me? mormorò con un piccolo sorriso sulle labbra.
Wiress annuì sdraiandosi accanto a sua sorella.
Si strinsero a vicenda in un tenero abbraccio, non si sarebbero mai lasciate. Quella notte non sarebbe mai dovuta finire.
La mora cercò di non addormentarsi, di vegliare sul sonno della sorella, ma non ci riuscì.
“Buonanotte, Thess” disse stampandole un piccolo, dolce, bacio sulla guancia.
“Buonanotte” rispose Theresa passandole una mano tra i capelli scuri.
 
 
 
Wiress si svegliò il giorno dopo. Scosse varie volte Theresa ma non riusciva a svegliarla, la sua fronte, scottante solo il giorno prima, era gelida.
“Thess, Thess” le disse baciandole leggermente la fronte.
Non era morta.
Non poteva morire, non la sua sorellona.
Pianse, anche quando un’infermiera la portò via dalla stanza, anche mentre cercava di liberarsi dalle sue braccia.
Intanto una donna chiudeva dolcemente gli occhi alla sua Theresa.
Chi era lei per decidere se era viva?
L’avrebbe svegliata, ne era sicura.
Fu allora che Wiress capì il “per sempre” della morte: quando vide che posavano dolcemente un lenzuolo sulla sua Thess.
Quando la vide portare via.
Quando capì che non poteva più svegliarla.









 
 
 
 Time waits for no one,
So do you want to waste some time?
Oh, oh tonight?
Dont be afraid of tomorrow
(Hurts, Illuminated)
 


















































Angolino dell’autrice:
 
Premetto che la poesia è di U. Magnani e che l’ho trovata per caso mentre cercavo prestavolti per i miei personaggi. Stavo da tempo immaginando questa scena, nella mia testa, e sull'aereo ho avuto tutto il tempo per scriverla. Ringrazio moltissimo Tinkerbell92, ThanatoseHypnos e Elly24 che hanno letto tutto prima della pubblicazione effettiva <3
Invovinate il libro a cui mi sono ispirata: ce la potete fare ;)
J____ _I_E
Un bacio a tutti e ricordate di tenere dentro la coda, paperelle e paperelli :)

Hope 13
PS: Una delle paperelle del Forno mi ha appena detto dell'esistenza di una canzone omonima alla mia fan fiction, io metto una citazione. So che il significato è molto... inadatto pensando a quello che vuol dire il testo in quella canzone. Ma provate ad associarlo a Wiress e Thess senza pensare al sesso, per favore.



Il Forno ⌠Hunger Games EFPfanfic⌡



 



 
  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: fuoritema