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Autore: momoko89    26/05/2008    2 recensioni
One-shot Kynny. Kenny fa visita a Kyle in camera sua che oggi compie 19 anni.
Da testo:
'La prima cosa che noto quando entro in camera sua è il profumo che impregna l'aria della sua stanza. E' lo stesso profumo fresco e intenso della sua pelle chiara che mi abbraccia ogni volta che mi sta vicino. Ed è proprio la sensazione che ho in questo momento,quella di essere accolto con calore dagli oggetti della sua stanza che profumano di lui.'
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kenny McCormick, Kyle Broflovski
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una piacevole stranezza

 

La prima cosa che noto quando entro in camera sua è il profumo che impregna l'aria della sua stanza. E' lo stesso profumo fresco e intenso della sua pelle chiara che mi abbraccia ogni volta che mi sta vicino. Ed è proprio la sensazione che ho in questo momento, quella di essere accolto con calore dagli oggetti della sua stanza che profumano di lui. Il suo respiro pesante va a perdersi sul cuscino, mentre lievi raggi di un sole appena nato spazzano via le tenebre notturne che hanno ormai fatto il loro tempo, indorando a malapena il suo viso beato. Mi avvicino cautamente al letto e lentamente mi corico vicino a lui, così da non svegliarlo. I riflessi sui suoi ricci, simili ai luccichii delle fiamme, è come se mi sorridessero.

“Kyle?” sussurro vicino all'orecchio, ma lui non sembra recepire, “Kyle, svegliati. Kahl!” stavolta gli do qualche scrollata sulla spalla che gli fa aprire improvvisamente gli occhi.

Mi lancia un'occhiata, incurante "Ancora dieci minuti, Ken" sospira, girandosi dall'altro lato, sino a quando non si volta di nuovo verso di me, questa volta con una certa incredulità, “Kenny?”

"Buongiorno!" lo saluto, sprizzante di gioia.

"Che diavolo ci fai qua? Che ore sono?" mi giro verso la sveglia, sul comodino "Circa le sei del mattino."

"Le se...tu sei pazzo! Cosa ci fai in camera mia?"

"Volevo farti gli augu.." m'interrompe improvvisamente, mettendomi una mano davanti alla bocca.

"Shhh, abbassa la voce, potresti svegliare mia madre!" mi ammonisce, quasi allarmato.

Mi libero dalla sua presa leggermente irritato, "Guarda che l'unico che sta urlando sei tu. Io sto quasi sussurrando."

"Ike sente anche i sussurri, quel ragazzo è un alieno."

"Ma se mi ha fatto entrare lui!"

La mia rivelazione lo lascia a bocca aperta "Cosa?"

Istintivamente lo zittisco con la mano e lo spingo sul cuscino, posizionandomi su di lui "Vedi che sei l'unico ad alzare la voce? Smettila di essere così preoccupato per gli altri e rilassati." gli suggerisco, sistemandogli un riccio fuori posto e posando le mie labbra sulle sue prima che possa ribattere.

Lo sento irrigidirsi "No, aspetta" io lo ignoro volontariamente e mi sposto sul collo, accarezzandolo con la punta del naso "Ken, aspetta un attimo."

Mi fermo di colpo e incrocio infastidito il suo sguardo. Che problema ha questo ragazzo? "Odio quando mi chiami Ken, sembri Cartman. E inoltre non sono il fidanzato di una stupida bambola siliconata."

 

Dai suoi occhi sembra ingoiare velenosamente il paragone con Cartman "E io odio quando non mi ascolti." ribatte invece, quasi di riflesso.

"Ti sto ascoltando ora, che c'è?" incrocio le braccia, ostentando una certa irritazione.

"E' inutile che ti irriti, calmati un attimo."

"Inutile? Ma se io provo a farti una sorpresa e tu fai il difficile!"

"Non sto facendo il difficile."

"Ah no?" rispondo scettico.

Lui tira un grosso sospiro, facendo cadere lo sguardo sul pavimento. Non passa molto tempo prima che lo rivolga di nuovo su di me, “Hai chiuso la porta?”

Sbuffo stanco delle sue incertezze, “Sì, l'ho chiusa.”

“A chiave?” chiede, ancora marcando il tono attento, come se non sapessi già cosa fare in queste occasioni. I miei occhi furiosi si specchiano nei suoi cristalli color smeraldo. Possibile che questo ragazzo non possa lasciarsi andare almeno una volta?

“Sì, l'ho chiusa a chiave. Anzi per essere sicuro l'ho girata per ben tre volte, ho messo la catena, l'ho bloccata con tre lucchetti e poi ho ingoia...” le sue labbra cercano le mie, impedendomi di continuare.

“Bravo” aggiunge poi con un sorriso complice. La sua mano mi accarezza delicatamente la guancia per raggiungere poi i fili biondi.

“Non sono un cane che ha bisogno dell'osso per essere premiato, eh.” ribadisco per il suo tono da padrone soddisfatto. Segue un attimo di silenzio durante il quale percepisco a tratti la punta del suo naso sulla pelle del mio collo incapace di trattenere i brividi, poi alza la testa e mi rivolge uno sguardo assorto. Le sue dita scendono lentamente sul mio braccio, partendo dalla spalla “Uhm vero, ma per avermi fatto questa sorpresa te lo meriti, un premio...”

“Non sembrava dalla reazione che hai avuto.” le sue dita risalgono di nuovo il braccio, seguendo la scia di prima. Quando fa così impazzisco, mi si annuvola il cervello e riesco a malapena ad mantenere il controllo, è come se cadessi in trance.

Un sorriso divertito gli cresce sulle labbra “Mi piace vederti arrabbiato, i tuoi occhi diventano più luminosi.”

Incurvo il lato della bocca all'insù “Bugiardo.”

“No davvero, mi piace.”

“Cioè...” il suo bacio leggero m'interrompe un attimo “...mi stai dicendo che vorresti che mi venisse un esaurimento nervoso?” gli chiedo, disegnando dolcemente delle righe immaginarie con le dita sulla sua maglietta.

Mi fa sprofondare sul letto con lui e prende posizione sopra di me “Ti sto dicendo che adoro quando fai stranezze di questo tipo per me. Non è molto comune che qualcuno si faccia trovare sul mio letto alle sei del mattina per il mio compleanno...”

“Mh ok, risposta accettabile” sorrido, circondandogli il collo con le braccia.

“...e poi...” si blocca a metà strada, fermando lo sguardo vuoto sui miei capelli.

“Che c'è?” chiedo leggermente in imbarazzo.

“...e poi mi piace farti venire l'esaurimento nervoso” finisce, intravedendo un sorriso sulle sue labbra.

"Ah, Kahl!"

  
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